Fu un bacio rovente, schiuse le mie labbra con un morso leggero e vi penetrò con la lingua. Aveva un sapore stupendo: tabacco e menta. Inalai il suo profumo ma mi mancava il fiato. Si staccò da me e mi guardò intensamente, come se fosse pronto a ricominciare e ad andare oltre. Mi sentii avvampare, dovevo avere le guance in fiamme.
Prese il bicchiere d'acqua che gli avevo preparato e lo tracannò tutto d'un fiato, una goccia d'acqua gli scivolò dal mento giù per la gola e io ne osservai il percorso. Lui prese il mio dito e asciugò la goccia ormai sul petto appena esposto dallo scollo a v della maglietta, poi si portò il dito alla bocca e lo succhiò. Sentii cedere le gambe e il calore tra le cosce farmi quasi male.
Entrò Taylor dalla porta e ci trovò così, troppo vicini per conoscerci da meno di due ore. Ero imbarazzatissima, temevo che potesse intuire dal mio rossore sul viso che li sotto in realtà ero calda e bagnata.
Approfittai dell'interruzione per andare in salotto da Emily.
Lei mi guardò sorpresa,
"Tutto bene BIbi?"avvampai ancora di più.
"Si , io, sono solo accaldata".
Appena risposi così però mi sentii subito in colpa. Così mi avvicinai a lei sedendomi sul divano
"E' che Samuel mi mette in imbarazzo ".
Lei mi guardò e sorrise, posò lo sguardo sulle mie labbra che bruciavano ancora in modo peccaminoso.
" Lo vedo!" non potei fare a meno di sorridere Ma la situazione in basso era ancora rovente.
Ci attardammo a chiacchierare finché Emily non dichiarò che era esausta e che voleva andare a letto.
Una volta entrata nella mia stanza girai la chiave temendo che Samuel sarebbe entrato nella notte per possedermi e mi accorsi che l'idea non mi sarebbe dispiaciuta affatto, un colpo di testa avrei potuto concedermelo o no.
La notte, com'è facile intuire non chiusi occhio, il languore tra le gambe non migliorava.
È solo un furbo che se ne approfitta, mi dicevo. Fanculo però mica me lo dovevo sposare, avrei giocato anche io con lui, l'avrei usato per dimenticare Chris.
Esausta mi trascinai verso il bagno per farmi una doccia che speravo avrebbe cancellato la notte in bianco dal mio viso.
Entrando però fui accolta da un intenso vapore dal profumo inconfondibile del suo dopobarba. Arretrai per uscire cercando di non fare rumore, forse non mi aveva vista con tutto quel vapore. Invece me lo trovai davanti, i capelli lunghi raccolti in un crocchio scomposto dal quale ricadevano due dreads appiccicati sul viso che gocciolavano sul suo petto nudo e scolpito.
I bicipiti guizzavano ritmicamente mentre si frizionava con un asciugamano. Visto così era da togliere il fiato. Indossava solo un asciugamano intorno alla vita che lasciava intravedere il punto esatto dove i suoi addominali andavano a finire.
Avrei voluto scappare ma non ne trovai il coraggio, l'immagine del mio dito tra le sue labbra accese di nuovo quel fuoco interiore.
Cercai di restare calma.
"Buongiorno" affermai con una sicurezza che non mi apparteneva e con quella cantiere che si fa con le amiche quando in una serata in discoteca incontri un ragazzo veramente fico. Lui mi guardò piegando la testa di lato.
"Baby non giocare a fare la farm fatal con me, lo vedo anche così che hai le guance rosse. E cazzo se mi fa arrapare".
Così dicendo mi passo accanto accarezzandomi la spalla scoperta dalla maglia larga del pigiama. Lo afferrai per il polso ma la mia rivalsa era già finita lì non sapevo cosa avrei dovuto fare.
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Lies
ChickLitEmily è un avvocato di successo, è sposata con Jake e lui è semplicemente l' uomo perfetto. In fondo al suo cuore però ha un desiderio inconfessabile, ritrovare Taylor. Improvvisamente il suo passato bussa letteralmente alla porta, sconvolgendo la p...