Capitolo 11

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Il mattino seguente Isabelle dopo aver fatto colazione si recò a fare una passeggiata in compagnia di Eloise e Penelope, la quale era giunta ad Aubrey Hall il pomeriggio precedente.
La giovane aveva accettato entusiasta la proposta di Eloise sperando di tenere la testa occupata e lontana da ciò che era accaduto la sera precedente. La speranza fu però vana in quanto Isabelle non riuscì ad ascoltare mezza parola dei lunghi discorsi che venivano portati avanti. La sua testa era avvolta dalle parole di Anthony, dall'elenco dei suoi difetti che sembrava allo stesso tempo una dichiarazione; per una volta Isabelle avrebbe voluto portare avanti la conversazione ma lui se ne era andato con la stessa irruenza con cui aveva fatto capolinea nella stanza.
"Che ne pensate?" Le domandò Penelope
Isabelle indugiò a rispondere, ammettendo la sua distrazione: "Perdonatemi, non stavo seguendo la conversazione"
"Lo avevamo capito mia cara" intervenne Eloise ridendo
"Ci stavamo domandando se prendendo dei cavalli dalla stalla potremmo fuggire prima del ballo" disse Penelope bisbigliando
"Oh.." Isabelle sbiancò ripensando a ciò che era successo il pomeriggio passato e alle infauste conseguenze scaturite "Trovo che sia una pessima idea" disse in tono serio
"Stavamo scherzando" la rassicurò Eloise "Che cosa vi prende? Siete strana" domandò poi
"Niente, temo di non aver dormito bene e di conseguenza mi sento un pò frastornata" rispose Isabelle
"Dopo il brunch potreste ritirarvi nelle vostre stanze e riposare" le consigliò Eloise
Isabelle annuì e tutte insieme proseguirono verso i banchetti adornati con fiori e riempiti di cibo.
"Volete qualcosa da bere?" Domandò Isabelle
"Per me una limonata" disse Penelope
"Facciamo due" aggiunse Eloise
Grazie a questa scusa Isabelle si allontanò dalle due ragazze che con le loro domande avevano peggiorato la sua situazione iniziale. Quando si avvicino al banchetto delle vivande afferrò un bicchiere di limonata, trangugiandola in un solo sorso.
"Se volete ho qualcosa che potrebbe farvi più effetto" sussurrò una voce alle sue spalle.
Benedict Bridgerton si trovava immobile dietro di lei, con un ghigno divertito in volto e una fiaschetta tra le mani.  Isabelle pensò che a peggiorare la situazione mancava solo la sua presenza.
"Non ne ho alcun bisogno, sto bene grazie! Ora se mi scusate.." disse, afferrando altri due bicchieri di limonata
"Sembrate alquanto sconvolta, se non sono troppo offensivo" disse l'uomo, sbarrandole la strada
"Non lo siete, mi piace il vostro lato onesto" disse Isabelle sorridendo "Sono solo un pò stanca"
"Comprendo... Avete più pensato alla mia proposta?"
"Il patto diceva che avevo a disposizione due giorni di tempo per pensarci e ne è passato solo uno"
"Avete ragione. Speravo solo in una decisione repentina ma vedo che siete cambiata" la stuzzicò lui
"Cosa intendente dire?"
"Una volta non pensavate troppo prima di decidere, facevate ciò che vi rendeva felice"
"Purtroppo sono cresciuta e ora ho delle responsabilità. Per alcuni la vita non è sempre un gioco"
Benedict si zittì e abbasso lo sguardo verso il prato.
"Non volevo essere così rude. Sono stata una sciocca" si scusò Isabelle
"Sono stato io a sbagliare, non dovevo insistere"
"Prometto che ci penserò..."
"Lo sapevo, sarei riuscito a convincervi" disse Benedict soddisfatto
"Non è un si!"
"Ma nemmeno un no!" Rispose Benedict strizzando l'occhio "Non ve ne pentirete" disse prima di andarsene verso un gruppo di gentiluomini.
Quella mattinata si era rivelata molto impegnativa, tra domande curiose e proposte intriganti Isabelle non riuscì a distrarsi e come se non bastasse in lontananza un'anziana signora che stringeva tra le mani un bastone stava camminando proprio nella sua direzione.
"Lady Danbury" la salutò Isabelle con un inchino
"Isabelle, avete visto che splendida giornata" domandò la donna
Isabelle si limitò ad annuire e guardarsi intorno, consapevole che non sarebbe stato quello l'argomento centrale della loro conversazione ma solo una semplice e cordiale introduzione.
"Avete visto inoltre quanti giovanotti... in cerca di moglie"
"Magari sono semplicemente qui per godersi una splendida giornata di sole" rispose Isabelle e si pentì solo dopo di aver contradetto Lady Danbury
"Cara mia, so per certo che nessun uomo verrebbe a questi eventi se non fosse alla ricerca di una moglie, sarebbero tutti più contenti in un club a bere e scommettere" rispose l'anziana. "Ho già una lista di uomini che potrebbero interessarvi. Alcuni hanno un titolo, che vi consentirà maggiore agio, altri sono uomini di cultura, ma sono tutti raccomandabili e cordiali" aggiunse in seguito.
"Grazie" rispose Isabelle sconsolata.
Aveva compreso che era inutile provare a controbattere, avrebbe dato una possibilità a questi uomini. Se si doveva sposare per forza avrebbe scelto il migliore della lista.
"Ora devo raggiungere Lady Bridgerton, tutta questa organizzazione l'avrà stancata molto, ma ne è valsa la pena!" Disse Lady Danbury congedandosi.
La restante mattinata trascorse quieta, in compagnia di Eloise e Penelope e delle loro continue chiacchiere e del visconte neanche l'ombra, tutto sommato Isabelle riuscì a rilassarsi.
"Ho sentito che mia madre ha invitato un'orchestra con ballerini e dei giocolieri per animare la festa" disse Eloise "Ha organizzato anche una sfida di poesie e ritratti e sotto mio consiglio possono partecipare anche le donne" aggiunse fiera
"Ma è incredibile. Tu ne prenderai parte?" Domandò entusiasta Penelope
"Mi piacerebbe molto è solo che non ho alcun componimento valido"
"Tu, Eloise Bridgerton. Impossibile! Nessuno scrive bene quanto te" la incitò l'amica.
"Aspettatemi qui, vado a prendere il mio quaderno dove annoto tutti i miei pensieri e poesie, potrei leggervene qualcuno" disse emozionata Eloise.
Isabelle ascoltò il discorso senza però intervenire, era convinta che anche Penelope sapesse scrivere molto bene, non la conosceva a fondo ma dal modo in cui parlava, così curato e vario sapeva che sarebbe stata in grado di comporre poesie fantastiche.
"Secondo voi Colin parteciperà?" Domandò Penelope
"Colin? Non credo sappia dipingere" rispose Isabelle
"Oh no" disse ridendo "Io intendevo nella gara di poesie. Sa scrivere molto bene, nelle lettere che ho ricevuto vi erano incantevoli descrizioni di paesaggi, tanto che mi pareva di essere lì. Finirebbe sicuramente sul podio!"
Isabelle rimase sorpresa non era a conoscenza di questa dote di Colin, non le aveva mai scritto una lettera. Ma da come ne parlava Penelope capì che doveva essere molto bravo.
"Non sapevo scrivesse"
"Oh... Non volevo dirlo.. cioè non volevo rivelare un suo segreto... ma pensavo scrivesse anche a voi" disse Penelope preoccupata
"State tranquilla, non dirò nulla. Ad ogni modo non ho mai ricevuto una lettera da lui. Voi si a quanto pare" disse curiosa
"Si... durante i suoi viaggi mi raccontava di ciò che aveva visto e io gli rispondevo. Mi piaceva ascoltare le sue storie" disse sorridendo
Isabelle capì dal modo in cui le brillavano gli occhi quando parlava di lui che Penelope provava qualcosa in più del semplice affetto amicale nei confronti di Colin. Le gote le si arrossavano e le labbra si sollevavano in un sorriso, oltre ai termini lusinghieri con cui si rivolgeva a lui.
"Beh siete stata molto fortunata, vi deve volere un grand bene se si è impegnato tanto a scrivervi durante i suoi viaggi. Non lo ha fatto con tutti!" Rispose Isabelle sorridendo
"Lo pensate davvero.. cioè, non credo..." disse la giovane imbarazzata
"Di cosa state parlando?" intervenne Eloise con il fiatone per la corsa
"Della bellissima giornata" si affrettò a risponde Isabelle, indirizzando un occhiolino a Penelope
"Non ho trovato il diario, lo avrò lasciato da qualche parte nella casa. Mi aiutereste a cercarlo?"
"Se non vi dispiace io vorrei andare a prendere qualcosa da mangiare prima" rispose Isabelle
"Vi aspetteremo in casa allora" disse Eloise afferrando Penelope dal braccio e correndo verso l'ingresso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 19 ⏰

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Una Lady da contendere| Bridgerton ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora