Capitolo 7

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La mattina seguente Benedict si trovò a letto con gli abiti da sera del giorno precedente. Le tende spalancate lascivano entrare un raggio di luce che si posò sul volto del giovane, svegliandolo dal sonno profondo.
Quando fu in grado di alzarsi dalle morbide lenzuola di lino per mettersi seduto, sentì subito le conseguenze delle azioni poco sagge prese la notte prima. Ogni rumore pareva amplificato e la testa sembrava schiacciata in una morsa.
Una volta in piedi si indirizzò verso lo specchio per controllare il proprio volto prima di andare a far colazione, avrebbe voluto evitare di attirare l'attenzione della madre.
La grande superficie riflettente mostrò al giovane i possibili segni di una lotta, la camicia infatti presentava un grosso squarcio. Nonostante si sforzasse di ricordare cosa fosse accaduto quella notte la memoria non collaborava.
Recandosi nello spogliatoio si cambio d'abito, indossando una camicia bianca intatta, accompagnata da un paio di pantaloni blu come la giacca che infilò prima di scendere al piano di sotto.
Colin fu il primo che incontrò appena scese, con non poca difficoltà, le lunghe scalinate.
"Come ti senti?" La voce del fratello minore fu percepita da Benedict come amplificata
"Per quale motivo urli?" Si trattava maggiormente di un rimprovero più che di una domanda.
"Come immaginavo, il tuo comportamento sconsiderato ha provocato delle conseguenze" continuò Colin burlandosi del fratello.
Benedict che non era un tipo violento avrebbe voluto lanciargli le mani al collo e vedere il volto del minore diventare dello stesso colore della giacca che aveva in dosso.
"Credo sia troppo tardi per la colazione in sala da pranzo le domestiche hanno già sistemato, tuttavia nel salotto potresti trovare qualche biscotto" gli consigliò Colin
Benedict si limitò a scuotere il capo. Il salotto sarebbe stato molto affollato visto che l'aridità dell'aria costringeva a casa metà delle famiglie di Londra in quel periodo. Perciò se fosse entrato nella grossa sala avrebbe dovuto affrontare diverse domande prima di poter bere una tazza di The e ingoiare qualche biscotto.
Non avendo altre alternative, visto che il suo stomaco brontolava e la testa non smetteva di pulsare, decise di avviarsi lentamente verso il soggiorno.
Ad ogni passo che compiva il brusio iniziava ad aumentare fino a diventare quasi insopportabile appena sorpassato l'ingresso della stanza.
I primi a ostacolare il suo cammino furono i fratelli più piccoli che corsero fuori dalla stanza verso le scalinate, dalle urla pareva che Gregory avesse rubato un oggetto della sorella.
Sul divanetto frontale alla porta d'ingresso Eloise stava sdraiata con le gambe distese sulla stoffa a stampa floreale, nelle mani reggeva una copia del giornale di Lady Whistledown.
Nella stanza oltre alla sorella non vi erano tracce di altri Bridgerton, questo fece tirare un sospiro di sollievo al giovane che si sedette di fronte a Eloise, dopo essersi servito una tazza di The.
"Dalla faccia che avete, caro fratello, presumo siate all'oscuro di quello che è stato detto di voi" la giovane non si sforzò nemmeno di alzare gli occhi dal pezzo di carta che stringeva avidamente tra i polpastrelli.
"Se dovessi preoccuparmi per ogni cosa che è stata scritta sul mio conto a quest'ora avrei già visitato metà del globo per scampare alle critiche. Sono semplici pettegolezzi, nulla di rilevante" disse portandosi la tazza verso le labbra.
"Credo tu stia sottovalutando l'influenza della penna di Lady Whistledown"
Benedict non credeva affatto che quella donna avesse tanto potere da rovinare una persona, non aveva mai dato peso ai pettegolezzi sul suo conto. Molti avevano detto di lui che era un libertino, altri sostenevano che utilizzasse la scusa di essere un artista per sedurre più giovani possibili, altri ancora sostenevano che non sarebbe mai stato all'altezza dei suoi fratelli. Alle orecchie del giovane erano solo chiacchiere di poco conto. Nessuno gli aveva mai negato il saluto nonostante quanto si dicesse.
"Spererei solo, fossi in te, che nostra madre non legga tale articolo" continuò Eloise
Un brusio si diffuse nel corridoio alle spalle di Benedict, sembrava una voce femminile, bensì non si trattava della voce di Lady Bridgerton, aveva un timbro giovane e pungente e si faceva sempre più forte mano a mano che i passi aumentavano in direzione del luminoso salotto.
"Avete letto quello che ha scritto Lady Whistledown?" Isabelle entrò nella stanza sventolando la carta stampata.
Un valletto arrancò dietro la giovane, visibilmente provato per via della discussione che aveva intrattenuto con lei poco prima che facesse intrusione nella stanza
"Perdonatemi, volevo annunciarvi l'arrivo di Lady Isabelle.."
"Non vi preoccupate, lasciateci soli ora. Chiudete la porta una volta uscito" Benedict ordinò al velettò, che eseguì senza esitare.
"State bene? Avete un'aspetto piuttosto esausto. Sembra abbiate appena concluso una maratona" Domandò Benedict continuando a sorseggiare il the ancora fumante.
"Siete molto astuto! Forse il mio aspetto appare trasandato, o come dite voi esausto, poiché ho effettivamente utilizzato un'andatura spedita per giungere qui il prima possibile."
"Credo, caro fratello che Isabelle voglia delle spiegazioni o meglio delle indicazioni su come agire per risolvere il piccolo problema che vi potrebbero creare a entrambi le parole che Lady Whistledown vi ha dedicato" disse Eloise trattenendo a stento una risatina
"Ancora con questa Lady Whistledown, le mie orecchie non riescono più a tollerare quel nome"  disse Benedict portano una mano sulla tempia.
"Credo, che lo sentirete molto in questi giorni se non troverete una soluzione" Isabelle era rossa in volto, forse per la corsa appena conclusa, forse per la rabbia che provava.
"Care signorine, vorrei finire la colazione in pace, dopodiché mi occuperò di questo piccolo contrattempo"
"Non capite che non si tratta di una sciocchezza, potrebbe rovinarci entrambi!" disse Isabelle sempre più agitata
"Ha almeno letto l'articolo?" Questa volta la domanda era rivolta ad Eloise che si limitò a scuotere il capo in un responso negativo.
Isabelle che aveva i nervi a fior di pelle, agitò il giornale che stringeva tra le dita, colpendo accidentalmente la sua gamba.
"Non credo vi sia alcun motivo di agitarsi, state prendendo troppo sul serio le parole di una ignota pettegola"
"Potreste almeno farmi il favore di leggere quello che ha scritto?" Disse Isabelle tra uno sbuffo e un sospiro.
Eloise lanciò il giornale al fratello che nel prenderlo al volo fece cadere il biscotto che aveva in mano.
"Siete riuscite entrambe a rovinarmi la colazione. Soddisfatte?!" Disse aprendo il giornale dopo aver poggiato su un tavolino in legno la tazzina che aveva ancora in mano.
Benedict fece scorrere lo sguardo sulle parole, leggendo inizialmente pettegolezzi riguardanti personaggi che a stento conosceva di vista, fino a quando non scorse il suo nome:
"Faceva molto caldo ieri sera al ballo organizzato da Portia Featherington, ma qualche gentiluomo pareva più accaldato di altri, sarà stata l'aria tiepida di luglio o qualche giovane fanciulla a ridurlo così?
Io protendo per la seconda ipotesi in quanto il giovane, o meglio Benedict Bridgerton è stato avvistato ballare con Lady Isabelle.
Alcuni sostengono inoltre averlo visto abbandonare la festa su una carrozza che non apparteneva alla famiglia Bridgerton.
Sarà stata una giovane fortunata o un amico di vecchia data ad aver accompagnato a casa il giovane Bridgerton?"
In quel momento nella mente di Benedict si affacciarono dei ricordi sbiaditi della sera passata, rammendava di aver fumato un sigaro e bevuto qualche bicchiere di whisky corretto con qualche sostanza che gli aveva alterato i sensi, questo era tutto ciò che la sua mente riusciva a ripescare. A quanto pare, se l'articolo che aveva appena letto diceva il vero, aveva anche ballato con  Isabelle ed era stato portato a casa da qualcuno.
Si ricordò che quella stessa mattina indossava ancora i vestiti eleganti e che non erano del tutto intatti, ma non sapeva come si fosse procurato quello squarcio.
"Non vedo quale sia il problema, un ballo non ha mai rovinato la reputazione di nessuna fanciulla, almeno che per voi il grosso guaio non sia avere più pretendenti" disse Benedict con tono scherzoso.
"Non mi sembra il momento di usare dell'ironia, non mi riferisco alla prima parte dell'articolo, piuttosto alla seconda. Lady Whistledown sta insinuando che sia stata io ad accompagnarvi a casa"
"Ma se così non è stato non avete nulla da temere" continuò Benedict
Eloise che aveva tenuto a freno la bocca per quasi tutta la discussione intervenne:
"Non vi ricordate nulla di ieri sera, non è cosi?"
"Non direi nulla, diciamo che ho dimenticato come si è conclusa la serata"
"Non c'è la faccio più" Isabelle appariva realmente scossa dalla situazione.
Il suo corpo era sempre più teso, e il volto sempre più frustrato, per via del comportamento incurante di Benedict.
"Fatemi spazio, devo sedermi" disse a Benedict, il quale si sistemò in maniera più decorosa.
"Illuminateci fratello, che idea avete in mente?" lo provocò Eloise.
"Penso che..."
"Avete detto abbastanza! Non dovrà più capitare che ci vedano in pubblico insieme, questo non comprende solo i balli, ma anche qualsiasi interazione agli eventi mondani. Faremo finta di non conoscerci, fino a quando una nuova notizia più sconvolgente sposterà l'attenzione da noi" terminò Isabelle prima di alzarsi di nuovo dal divano per iniziare a camminare nel salone.
"Questo non riguarda anche me, spero" si affrettò a chiedere Eloise.
"Ma no certamente! Solo vostro fratello che dovrà inoltre evitare di replicare l'atteggiamento di ieri sera" terminò categorica.
Benedict stava ancora cercando di ricordare quanto fosse accaduto. Non aveva intenzione di chiedere nulla a Isabelle, in quanto era visibilmente alterata e nemmeno Eloise lo avrebbe aiutato più di tanto. Doveva trovare Colin l'unico che gli avrebbe fornito una versione attendibile di quanto accaduto.
"Ora devo andare, ho promesso a Lady Danbury di accompagnarla dalla modista per sistemare degli abiti" disse Isabelle, prima di abbandonare il soggiorno.

Una Lady da contendere| Bridgerton ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora