CAPITOLO 2

524 23 1
                                    

La sera stessa al ballo organizzato da Lady Danbury non fu avvistata solo la famiglia Bridgerton ma anche la giovane Lady Isabelle, la quale stava soggiornando da lungo tempo proprio nella residenza della donna in cui si teneva quello stesso ballo.
La sala da ballo pullulava di gente, molte coppie  stavano ballando, alcune madri avevano occupato un angolo della stanza e sembrava stessero tenendo una riunione segreta, probabilmente stavano complottando su quale fosse il candidato più adatto da far sposare alle loro amabili figlie.
I fratelli Bridgerton si trovavano invece nell'angolo opposto a quello occupato dalle signore. Erano stranamente presenti tutti e tre. A vederli dall'esterno sembrava si stessero nascondendo, come biasimarli erano il bersaglio principale di tante madri che non vedevano l'ora di vendergli le loro figlie e probabilmente si sarebbero vendute anche loro stesse.
Lady Isabelle, che odiava questi eventi mondani, appena vide Benedict in lontananza si fiondò verso la sua direzione, tenendo la testa bassa per non farsi notare, decise inoltre di percorrere la via più lunga percorrendo tutto il perimetro laterale pur di non dover attraversare in diagonale la pista da ballo.
"Non pensavo vi sareste presentata, non mi avete avvisato" disse Benedict, sollevato dalla sua presenza
"Da quando vi devo comunicare ogni mia singola azione" rispose in tono scherzoso
Colin che si era assentato per prendere qualcosa da bere quando tornò e vide Isabelle non potè trattenere la contentezza
"Sono quasi sei mesi che non vi vedo, siete molto cresciuta"
"Sono sicura che ciò che avete visto nei vostri viaggi sia stato molto più interessante rispetto al mio processo di crescita." In ogni modo sono contenta anche io di vedervi Colin"
"Così mi fate arrossire Isabelle, non mi avete mai mostrato tanto affetto in tutti gli anni che ci conosciamo"
I due scherzavano spesso, facendo ironia sulle usanze del loro tempo, lo facevano imitando i bizzarri modi di comunicare dell'alta società.
"Quando verrò a trovare Eloise, mi racconterete tutto nel dettaglio" Vi prego però di omettere qualsiasi relazione carnale che avete avuto con le donne del posto" disse Isabelle divertita
"Isabelle, le signorine non dovrebbero di certo parlare di certe questioni, né tantomeno utilizzare un linguaggio così rude" la riprese Benedict
"Proprio voi parlate, vorrei evitare di ripetere le frasi che avete pronunciato l'ultima volta che vi siete ubria..."
"Basta così! Cambiamo discorso" la interruppe Benedict
Anthony Bridgerton, che fino a quel momento era stato in silenzio ad ascoltare la conversazione intervenne incuriosito:
"Benedict è maleducazione interrompere chi sta parlando, continuate pure"
Il secondogenito guardò Isabelle con sguardo supplichevole, dal canto suo Isabelle sapeva che non avrebbe mai dovuto tirar fuori quella storia, era un loro piccolo segreto e aveva fatto promessa di custodirlo
"Che smemorata, non ricordo più quello che stavo dicendo. Adoro questa canzone, Colin mi fareste l'onore?"
Colin accettò la mano della ragazza e i due si allontanarono verso la pista lasciando i due fratelli più grandi discutere sulla questione.
"Di cosa stava parlando?" Domandò Anthony con tono rigido
Prima di avere il tempo di rispondere Benedict fu salvato da un gruppo di donne che dopo averli accerchiati iniziarono a presentare le loro figlie. Per una volta Benedict era felice di dover rispondere a tutte quelle domande e di stare a sentire tutto quello che le donne avevano da dire.
Una volta terminato il ballo Colin e Isabelle fecero ritorno nell'angolo, dove era rimasto solo uno dei fratelli, quello che per la giovane era sicuramente il più simpatico.
"Dove lo avete lasciato?" Domandò Colin
"Credo che sia andato a parlare con nostra madre, per avvisarla che sarebbe andato via a breve"
"Chissà dove si recherà?" Disse Isabelle a bassa voce, senza accorgersi che il suo tono non era poi tanto basso.
"Parlava di andare in un pub a bere qualcosa" rispose Benedict "Come mai vi interessa tanto?" Continuò con tono quasi geloso.
"Non mi interessa affatto, sono solo curiosa, tutto qui."
"Credo che non tornerà a casa sta notte" continuò Colin ridendo, alludendo a qualcosa di cui Isabelle non era al corrente
Questa affermazione scatenò in lei grande curiosità, che non poteva di certo dare a vedere.
"Sapete dove si trova Eloise?"
"Stasera non è venuta, ha detto che non si sentiva molto bene" rispose Colin
"Mi spiace molto, non ne ero al corrente"
"Nulla di grave! Probabilmente si tratta di una scusa per evitare il ballo, odia questi ambienti" proseguì Benedict
"Come biasimarla, infatti mi sto annoiando, credo che lascerò la festa anche io"
"Vi seguo volentieri fratello" aggiunse Colin
"Non vi azzarderete mica a lasciarmi da sola, sono costretta a restare fino al termine di questo supplizio dato che sono  ospite di Lady Danbury. Resterete a farmi compagnia e a rendere più leggera questa mia condizione spero"
"Beh se la mettete in questo modo non vedo altra scelta" terminò Benedict.
Una ragazza con lunghi capelli rossi che si trovava nell'angolo opposto della sala stava salutando Colin, che si congedò dal fratello e dall'amica indirizzandosi verso quella direzione.
"Si tratta di Penelope Featherington, dovresti conoscerla è una cara amica di Eloise"
"Certamente, mi è capitato di scambiare qualche parola con lei, è molto intelligente"
"Certamente, se no non sarebbe amica di mia sorella" disse ridendo
L'attimo seguente  Isabelle indirizzò lo sguardo verso Colin e Penelope, quando si volto di nuovo alla sua sinistra Benedict era sparito. La ragazza lo cercò guardandosi intorno, ma non vi era alcuna traccia.
Trascorso qualche minuto una figura misteriosa le afferrò il braccio da dietro e la tirò con se passando per un lungo corridoio buio che si trovava proprio dietro all'angolo del salone occupato dalla giovane.
Nonostante il cuore le battesse all'impazzata dalla bocca non le uscì nemmeno un suono. Poteva trattarsi di un malintenzionato, anzi lo era sicuramente, non c'era altra spiegazione. Chi afferrerebbe mai una donna dal braccio, trascinandola con se, senza alcun tipo di presentazione e senza nemmeno domandarle il permesso.
La curiosità di sapere chi fosse l'uomo la divorava e se avesse urlato chissà quali sarebbero state le conseguenze. Perciò preferì tacere e in caso se ne sarebbe occupata da sola.
Non aveva paura di lottare, inoltre da piccola il padre l'aveva addestrata  come  un maschio. Le aveva insegnato a cavalcare come un uomo, a usare la spada e a combattere a corpo libero, riteneva che fosse più sicuro per lei sapersi difendere da sola.
Continuò a seguire la figura misteriosa, tutto ciò che riusciva a osservare nel buio di quel lungo percorso fu l'altezza smisurata dell'uomo, probabilmente superava il metro e ottanta, notò inoltre che nella mano sinistra teneva stretta una bottiglia di vino. Le domande nella mente della giovane continuavano ad aumentare.
Dopo essere usciti dal corridoio percorsero delle scalinate che li condussero ad una porta che dava su un grosso giardino.
La giovane alzò la testa e vide la terrazza della sala da ballo, dove alcune coppie si erano appartate, probabilmente per discorrere indisturbati.
Abbastando il capo verso l'uomo che la stava trascinando fin dalla sala da ballo, notò che si stava dirigendo verso delle siepi, capì solo dopo esserci entrata che si trattava di un labirinto. In quel momento la paura prese il sopravvento sulla curiosità, con uno scossone ritrasse il braccio, questa sua azione portò l'uomo a voltarsi verso di lei.
"Bridgerton!" Disse con tono sopraffatto
"Potevate comunicarmi prima le vostre intenzioni, al posto di farmi preoccupare" continuò Isabelle
"Non ci sarebbe stato divertimento" controbattè Benedict
"Vi ho portato anche lo spumante, secco, come piace a voi" proseguì lui.
"Se ci dovesserò scoprire o peggio ancora se ci avesserò già scoperti sarebbe la fine per entrambi"
"Non vi preoccupate, mi sono accertato che Anthony se ne fosse andato davvero, perciò siamo fuori pericolo"
"Datemi la bottiglia, devo bere per calmare i nervi. Ero pronta a colpirvi sapete"
"Isabelle con tutto il rispetto non fate paura nemmeno a un pulcino"
La giovane non esitò un istante, posò a terra la bottiglia e si abbasso piegando la gamba sinistra e allungando l'altra compiendo un movimento circolare verso i piedi del giovane, che cadde a terra.
"Dicevate?" Domandò la giovane sistemandosi il vestito, dopo essersi rialzata
"Non siete stata leale, mi avete colpito alla sprovvista" "Ora tendetemi la mano e aiutatemi"
Isabelle tese il braccio per aiutare Benedict a rialzarsi. Una volta in piedi i loro corpi si sfiorarono i volti erano molto vicini tanto che le labbra quasi si toccavano ed entrambi potevano respirare il profumo dell'altro. Si guardarono intensamente negli occhi per pochi secondi fino a quando Isabelle spaventata da quel contatto indietreggiò immediatamente, colpendo con il piede la bottiglia in precedenza appoggiata a terra
"Che disastro!" Esclamò dispiaciuta
"Non è successo nulla"
Benedict si chinò per raccogliere la bottiglia che conteneva ancora dello spumante, portandosela alla bocca per bere fino all'ultimo goccio.
I due rimasero seduti per più di un'ora su una panchina all'interno del labirinto di siepi ad osservare le stelle, in silenzio.
Fino a quando un trambusto catturò la loro attenzione, si trattava degli ospiti che stavano lasciando la festa. Benedict si affrettò a controllare l'orologio da taschino per accorgersi che si era fatto veramente tardi.
"Credo che dovremmo andare"
"Ma non possiamo uscire da qui insieme, verremo scoperti altrimenti "
"Attenderemo che gli invitati se ne siano andati, io uscirò per primo; voi aspetterete cinque minuti e poi senza farvi notare andrete nella vostra stanza."
"Non possiedo un orologio come posso essere certa che sia trascorso il giusto tempo?"
"Tenete questo, me lo riconsegnerete al nostro prossimo incontro" disse Benedict porgendole il suo orologio
"Buonanotte"
"Buonanotte Isabelle" Così Benedict scompare nel buio della notte.

Una Lady da contendere| Bridgerton ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora