Capitolo 9

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Dopo aver chiuso la porta alle sue spalle, Colin cercò di origliare la conversazione tra Isabelle e il fratello ma fu tutto inutile, in quanto il legno massiccio impediva il passaggio di qualsiasi suono. Si sentiva in colpa per aver abbandonato Isabelle in una situazione così spiacevole, sapeva quanto fosse sgradevole Anthony quando era arrabbiato e soprattutto era a conoscenza dei sentimenti avversi di suo fratello nei confronti della giovane.
Più volte Colin aveva litigato con il maggiore, altrettante volte aveva idee diverse ma le volte in cui aveva disobbedito a un suo ordine si potevano contare sulle dita di una mano. Questo faceva sentire Colin impotente, era cresciuto oramai e non era più un bambino che doveva rispettare le disposizione del fratello maggiore, era in poco tempo diventano un uomo adulto e si era ripromesso più volte che avrebbe obbedito solo a se stesso. Anthony non avrebbe più avuto alcuna influenza sulle sue scelte e sui suoi atteggiamenti, perciò prese coraggio e allungò la mano verso la maniglia, ma una voce lo fece voltare di scatto
"Stavi origliando? Non ti hanno insegnato che è maleducazione?" Disse Benedict ridendo
"Io...io stavo uscendo!" Disse ricomponendosi
"Non penso proprio fratello, stavi origliando una conversazione che ora mi racconterai"
"Anche se ciò che insinui fosse vero non ho sentito nulla"
"Che peccato, avrei voluto sapere cosa destava tanta curiosità nel mio fratellino" le parole furono seguite da un sorrisetto provocatorio
"Che cosa vuoi Benedict" disse Colin in tono seccato
"Volevo solo passare un pò di tempo con te" disse avvicinandosi al fratello e passandogli un braccio intorno alle spalle
"Sono tutto orecchie, di che favore hai bisogno?"
"Perché pensi che io abbia bisogno di qualcosa..." Benedict non continuò la frase vedendo l'espressione consapevole del fratello il quale lo conosceva troppo bene "Hai ragione, disse sbuffando, ho bisogno di un favore... Vorrei sapere nei dettagli cosa è accaduto ieri sera"
"Vuoi che inizi da quando Isabelle ti ha condotto da noi praticamente incosciente o quando ti abbiamo trascinato fuori dalla carrozza e tre valletti non sono bastati per trascinarti fino in camera?"
"Oh cielo, ero combinato così male?" Disse Benedict portandosi una mano alla testa
Colin si limitò ad annuire, sorridendo compiaciuto.
"Chi mi ha visto in queste condizioni? Nostra madre?"
"No, lei no. In compenso io, Isabelle, Pen ed Eloise abbiamo cercato di nasconderti dalla folla e contenere la tua esuberanza"
"Con scarsi risultati aggiungerei, visto che Lady Whistledown ha notato il mio atteggiamento inusuale"
"Lady Whistledown nota sempre tutto è quasi impossibile sfuggire al suo sguardo. Inoltre chi ti conosce bene quanto me sa che questo tuo modo di comportarti non è affatto inusuale" terminò Colin ridendo del fratello
"Quindi quello che ha scritto è tutto vero?" Domandò Benedict mordicchiandosi le unghie della mano destra
Colin annuì
"Per quanto riguarda la storia della carrozza... ha ragione anche su quella?"
"Se intendi sapere se le sue insinuazioni siano reali... allora si. Isabelle ti ha riaccompagnato e io vi ho seguiti a cavallo"
"Ora capisco la preoccupazione di questa mattina e la decisione drastica che ha preso"
"Di quale decisione parli?" Domandò preoccupato Colin
"Secondo lei dovremmo evitare di farci vedere insieme in pubblico per diverso tempo" disse fissando il pavimento per poi rialzare lo sguardo verso il fratello "Secondo te Lady Whistledown ci comprometterà?" Lo sguardo di Benedict era inquieto
"Se avesse voluto rivelare il segreto lo avrebbe già fatto, perciò le ipotesi sono due: la prima che non sa chi è stato a riaccompagnarti, la seconda che non ha interesse nel rivelarlo"
La porta alle loro spalle si spalancò e in un attimo si richiuse, seguirono un rumore di passi decisi. Anthony passò di fianco ai fratelli senza fermarsi ne voltare il capo nella loro direzione, si sentì solo la sua voce:
"Tra un'ora vi voglio tutti nel salone, fatelo sapere anche agli altri"
Dopodiché continuò a camminare fino al suo studio dove vi restò per la seguente ora"

Isabelle si stava recando verso il negozio della modista con grande ritardo, Lady Danbury si sarebbe sicuramente inviperita per quella mancanza di puntualità, con molte probabilità non l'avrebbe nemmeno più trovata al negozio una volta giunta a destinazione.
"Non si può aumentare la velocità?" Domandò al cocchiere sporgendosi dalla finestrella della carrozza
"Mi spiace signorina, ma la strada è molto trafficata" rispose una voce cortese
Isabelle pensò di percorrere la strada a piedi, ma con i tacchi non avrebbe potuto correre e la velocità della sua andatura sarebbe stata pari a quella della carrozza nel traffico, perciò decise di pazientare"
Poco tempo dopo la carrozza sostò davanti al negozio della modista, Isabelle si fiondò giù e corse verso l'entrata.
"Buon pomeriggio, sto cercando..."
"Isabelle, vi stavo aspettando" la voce dell'anziana era accompagnata dal suono del bastone picchiettato a terra
"Perdonate il ritardo..."
"Basta, vi ho aspettata fin troppo, ora seguitemi, vi ho fatto preparare un abito incantevole" disse attraversando il vertice opposto del negozio.
Quando Isabelle la raggiunse vide un abito color turchese, con delle incantevoli maniche in pizzo di una tonalità più intensa di azzurro, mentre la gonna presentava dei fiori color lavanda cuciti in rilievo lungo tutto il lato destro.
"Preferite abbinare uno scialle lavanda come i fiori cuciti oppure azzurro come il pizzo?" Domandò una voce con un leggero accento francese
Isabelle si voltò e vide che la modista teneva tra le mani due stoppe molte pregiate.
"Quello color lavanda è perfetto" rispose Lady Danbury
"Stupendo! Dobbiamo controllare solamente che le misure siano giuste e fare le ultime rifiniture. Per domani sarà pronto" disse la modista prima di ritirarsi.
Isabelle si era avvicinata all'abito per osservarlo da vicino, allungò una mano e la fece scorrere lungo la stoffa morbida.
"Credo sia uno degli abiti più belli che abbia mai avuto. Non capisco il motivo però"
"Cara Isabelle avete già fatto il vostro ingresso in società e avete l'età giusta per trovare marito ma finché rimarrete nascosta nessun uomo vi noterà"
"Oh..." Isabelle fu sorpresa da quella frase. Sapeva che avrebbe dovuto sposarsi ma non pensava così presto, non si sentiva pronta per rinunciare alla sua libertà.
"Comprendo la vostra paura, ma non vi darò in sposa a un orco e non sarete certo obbligata a diventare moglie di un uomo per il quale non proviate affetto. Dico solo che dovrete iniziare a guardarvi in giro."
Isabelle riuscì solo ad annuire, rivolgendo poi il volto verso il pavimento, nei suoi occhi l'entusiasmo iniziale si era trasformato in agonia.
"Isabelle, disse Lady Danbury dopo aver alzato il volto delle giovane con una mano, io sono anziana e non so quanto mi rimarrà da vivere e voi ora siete sotto la mia protezione, ma quando non ci sarò più nessun'altra famiglia si prenderà cura di voi, poichè non siete più una bambina. Per questo motivo voglio che troviate un marito amorevole e che vi rispetti"
Isabelle cercò di trattenere le lacrime. "Avete ragione..." disse mordendosi il labbro
"Sono contenta che concordiate con me. Ora indossate l'abito per le ultime modifiche" disse picchiettando il bastone per terra.
"Avete sentito del ballo che sta organizzando Lady Bridgerton, si terrà nella loro casa in campagna e sarà l'evento perfetto per iniziare a valutare qualche pretendente"
"Lo avete fatto fare per questa occasione" domandò Isabelle indicando l'abito
"Certamente! Ho fatto usare i colori che più si addicono al vostro incarnato e ho chiesto esplicitamente di utilizzare i migliori materiali. Con questo indosso potrete nascondervi ovunque ma non passerete certo inosservata" disse Lady Danbury soddisfatta.
Una volta indossato l'abito Isabelle si stupì quando vide se stessa riflessa nello specchio, l'anziana aveva ragione, i colori le illuminavano il viso, inoltre la stoffa sembrava abbracciare ogni sua forma. Si trattativa di un abito meraviglioso che la valorizzava alla perfezione.
"Quando si terrà il ballo?" Domandò Isabelle senza distogliere lo sguardo dalla sua immagine riflessa.
"Domani partiremo, saremo ospiti per una settimana a Aubrey Hall. Il ballo si terrà però tra tre giorni, per lasciare il tempo a tutti gli ospiti di raggiungere la residenza.
"Comprendo" disse Isabelle girandosi la stoffa tra le dita
"Smettetela subito, non vorrete rovinare l'ambito ancora prima di averlo indossato" disse Lady Danbury colpendo la mano della giovane con il suo bastone da passeggio.

Una Lady da contendere| Bridgerton ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora