𝟏𝟏. 𝐂𝐨𝐧𝐟𝐮𝐬𝐢𝐧𝐠

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Il suono dei miei passi risuonava leggero nel corridoio vuoto mentre mi avvicinavo alla sala prove. Quel luogo, che era diventato la mia seconda casa, sembrava oggi carico di una nuova energia. Da quando Leo era arrivato, le dinamiche erano cambiate drasticamente. La competizione si era intensificata, e con essa, il mio rapporto con Brandon aveva subito delle trasformazioni inaspettate.

Ma più che altro, trasformazioni confuse.

Brandon era una costante sfida. La sua determinazione, il suo talento e quella gelosia palpabile mi mettevano sempre alla prova. Tuttavia, nelle ultime settimane, avevo percepito una nuova consapevolezza da parte sua, una sorta di apertura che non avrei mai immaginato.

Entrando nella sala prove, lo vidi già lì, impegnato nei suoi esercizi di riscaldamento. I suoi movimenti erano precisi, quasi meccanici, ma vi leggevo una concentrazione che non aveva eguali. Mi avvicinai, cercando di trovare le parole giuste.

«Ciao, Brandon,» dissi, cercando di mantenere un tono neutro.

Lui sollevò lo sguardo, sorpreso di vedermi. «Oh, guarda chi si vede. Ciao, Rebelle

Mi sistemai accanto a lui, iniziando i miei esercizi. Il silenzio tra noi era carico di non detti, ma sentivo che qualcosa stava cambiando.

«Sai,» iniziò Brandon dopo un po', «ho riflettuto molto su quello che è successo nelle ultime settimane. Su come ci siamo comportati e su come abbiamo interagito.»

Lo guardai, incuriosita. «E cosa hai concluso?»

«Che forse, se vogliamo davvero superare Leo e dimostrare il nostro valore, dobbiamo lavorare insieme in modo più coeso. Non solo come partner di ballo, ma come alleati.»

Sorrisi leggermente, sorpresa dalla sua onestà. «È quello che stavo pensando anch'io. Non sarà facile, ma credo che possiamo farcela.»

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Le prove ripresero con una nuova energia. Io e Brandon cercavamo di mettere da parte le nostre rivalità per concentrarci sull'obiettivo comune. Leo, dal canto suo, continuava a dimostrare il suo incredibile talento, ma la mia determinazione era più forte che mai.

Jessica, nel frattempo, stava sorprendendo tutti. Durante una delle prove, notai un cambiamento significativo nei suoi movimenti. La sua tecnica era migliorata, ma era la sua presenza scenica che colpiva di più. Era come se avesse trovato una nuova fonte di ispirazione.

«Jessica, sei incredibile oggi,» le dissi durante una pausa.

Lei arrossì leggermente, sorridendo. «Grazie, Mia. Ho lavorato molto duramente. E poi... beh, Leo mi ha aiutata molto.»

La guardai con interesse. «Davvero? In che modo?»

«Abbiamo passato molto tempo insieme fuori dalle prove,» ammise Jessica. «Mi ha dato consigli, mi ha incoraggiata. È stato... diverso da come immaginavo.»

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