Capitolo 4

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Capitolo 4


DUE ANNI DOPO

È incredibile come il tempo possa scorrere inesorabile: l'attimo prima sei un vagabondo in cerca di una meta; l'attimo seguente ti addormenti per poi risvegliarti in un altro mondo, dove finalmente sei diventato qualcuno, ami il tuo lavoro, sei in pace con te stesso e ti senti realizzato. Non hai bisogno d'altro. La monotonia annoia, bisogna sempre cercare il giusto equilibrio tra le cose.

Nika aveva smesso di essere una ragazza ordinaria. Guardava oltre gli schemi. Aveva inseguito i suoi sogni, li aveva realizzati e li stava vivendo nel pieno delle sue energie. Era cambiata pur restando la stessa.

Nonostante tutto, anche nella sua nuova vita a Milano, in Italia, incontrava giorni in cui le sfide sembravano insormontabili.

Una sera era seduta alla sua scrivania circondata da libri e appunti sparsi ovunque. Il piccolo appartamento che condivideva con Elena, la sua coinquilina, era accogliente ma un po' caotico: le pareti erano decorate con poster di spettacoli teatrali e fotografie incorniciate, mentre un divano consumato e un tavolo di legno scuro dominavano la stanza principale. L'angolo cucina, ben attrezzato ma compatto, era nascosto dietro una parete a mezza altezza; le finestre, coperte da tende leggere, lasciavano entrare la luce del tramonto.

Stava studiando con impegno i nuovi trucchi per il suo prossimo esame, ma ogni tanto sbuffava e a un certo punto lanciò la penna sul pavimento.

«Non riesco a farlo funzionare!» sbottava frustrata.

«Ehi, tutto bene?» le chiese Elena con un sorriso gentile, piegandosi per raccogliere la penna.

Elena aveva i capelli castani raccolti in uno chignon disordinato e indossava un paio di jeans scuri e una maglietta comoda. Era una ragazza dal sorriso contagioso e dallo sguardo comprensivo, sempre pronta a offrire una mano quando le cose si facevano difficili.

«È solo che... questo trucco è così difficile. Mi sento come se non stessi facendo abbastanza progressi.»

«Nika, stai facendo un lavoro fantastico. Tutti hanno giorni difficili. Vuoi che ti aiuti a fare una pausa?»

«Forse hai ragione. Una pausa non mi farà male.»

Elena le porse una tazza di tè caldo, con un infuso di camomilla che emanava un profumo dolce e rilassante, e le accarezzò la spalla.

«Prenditi un momento per respirare. A volte, allontanarsi per un po' aiuta a vedere le cose con più chiarezza.»

Nika annuì. Mentre sorseggiava, sentì la tensione che lentamente si allentava.

«Grazie, Elena. A volte mi dimentico di fermarmi e respirare.»

«È per questo che siamo qui l'una per l'altra, no? Ora rilassati e riposati un po'. Domani sarà un altro giorno e avrai nuove energie per affrontare i tuoi trucchi.»

Nika le sorrise di rimando, grata per quel supporto. Sapeva che il percorso per realizzare i propri sogni era fatto anche di momenti difficili, ma avere qualcuno accanto a sé, pronto ad aiutare nei momenti di sconforto, rendeva tutto più sopportabile.

In quel momento, sentiva di avere trovato davvero l'equilibrio giusto, non solo tra il lavoro e la vita privata, ma anche tra l'ambizione e la serenità.

Riuscì a superare l'esame, muovendo i primi passi nel mondo del makeup a pieno regime. Si spostava da un posto all'altro per lavorare in completa autonomia. Le erano capitati lavori come influencer per marchi importanti, ingaggiata come truccatrice per programmi televisivi e fatto conoscenze indimenticabili.

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