Capitolo 13
Nika aveva trascorso alcuni giorni fuori città, lontana dalla frenesia quotidiana, per cercare di mettere ordine nei suoi pensieri. Durante quel periodo, si era tenuta in contatto con Elena, la sua vecchia coinquilina in Italia, che aveva sempre saputo come ascoltarla e offrirle consigli preziosi.
«Ciao, Nika! È da un po' che non ci sentiamo. Come stai?»
Nika sospirò, sentendo il peso delle parole che stava per pronunciare. «Ciao, Elena. Sono... confusa. Sto vivendo una situazione difficile. C'è questo ragazzo, Mackenyu... a tratti Kenny... Insomma, in base al mio umore. Lui... mi fa sentire viva come non mi è mai successo prima. Ma al tempo stesso, mi spaventa. Ho paura di farmi del male e di rovinare tutto. Non so cosa fare.»
Elena ascoltò attentamente, senza interrompere. Quando Nika finì di parlare, le disse: «Nika, sembra che tu stia affrontando una vera e propria tempesta emotiva. A volte, quando il cuore e la mente si scontrano, è difficile trovare una via d'uscita. Ricorda: l'amore può essere spaventoso, ma è anche una delle esperienze più belle della vita. Non devi avere paura di sentire ciò che senti, altrimenti non vivrai serenamente.»
«Ma se poi finisco per rovinare tutto? E se lui non è quello giusto?»
«Non possiamo prevedere il futuro. L'unica cosa che puoi fare è essere onesta con te stessa e con lui. Se senti che è giusto, segui il tuo cuore. E, se anche dovesse finire male, rammenta che non è un fallimento, ma un'esperienza che ti insegna e ti aiuta a crescere.»
Nika apprezzò profondamente i consigli di Elena. Dopo la chiamata, si sentì più leggera, anche se il dubbio e la paura non erano completamente scomparsi. Tornò alla villetta a notte fonda, ma non disse niente a Iago, che continuava a chiederle dove fosse finita.
Il mattino successivo, uscì intorno alle nove per andare al bar e concedersi una colazione in tranquillità. Il sole splendeva alto nel cielo e l'aria era fresca e invitante, ma lei si sentiva come se un velo di inquietudine le avvolgesse il cuore.
Arrivata al solito posto, trovò i suoi amici riuniti intorno allo stesso tavolino di sempre. C'erano Iago ed Emy, chiacchieranti e sorridenti come al solito, e c'era anche Kenny. Quando lo sguardo di quest'ultimo incrociò il suo, fu la fine.
A interrompere il contatto visivo fu Iago.
«Nika, da quanto tempo!» esclamò, alzandosi per abbracciarla. «Sei completamente sparita. Cos'è successo?»
«Avevo bisogno di stare da sola per fare chiarezza su alcune cose» rispose lei, cercando di mantenere un tono tranquillo, anche se la sua voce tradiva una sottile nota di stanchezza.
«Ha funzionato?»
«No, sono più confusa di prima.»
Si sedette tra Iago ed Emy, evitando il posto accanto a Kenny, che rimase un po' in disparte, cercando di non essere invadente. Ma ogni volta che Nika avvertiva il suo sguardo bruciante, sentiva un'inquietudine crescente, come se un peso invisibile le gravasse sul petto. I suoi tentativi di concentrarsi sulle conversazioni intorno erano vani, le sembrava di essere avvolta in una bolla di isolamento.
Alla fine, il suo cuore cedette. Nonostante il desiderio di mantenere la calma, il bisogno di affrontare la situazione divenne insopportabile. Alzò lentamente lo sguardo e i loro occhi si incontrarono. In quell'istante, fu sopraffatta dai suoi sentimenti: i battiti accelerarono, la mente si annebbiò e una morsa le strinse il petto. Il mondo intorno si dissolse e lei si ritrovò completamente immersa in quella connessione silenziosa.
Questo stato d'animo non sfuggì a Iago ed Emy, che cominciarono a tempestarli di domande senza ottenere risposta.
«Posso parlarti, per favore?» chiese Kenny, con un tono di voce che non ammetteva repliche.
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In capo al mondo
Romance★Completa★ «Piacere, sono Nika.» «Mackenyu.» Scontrarsi con quegli occhi, con lui, con il suo profumo pungente ma delicato, la bocca piena, le spalle larghe, le braccia muscolose... Era la fine della sua esistenza o stavano andando insieme in capo...