Fidati di Me - HP

Cap 25

Sirius è riuscito ad arrivare a casa due giorni prima del compleanno di Harry, aveva fatto tutto ciò che si era prefissato nel viaggio e ora poteva godersi il tempo con il suo figlioccio che sembrava godersi il tempo con il piccolo biondo che sembrava anche molto meglio ora che sua madre non lo spingeva per essere qualcosa che lui non voleva, era un normale bambino di dodici anni, con le ginocchia dei pantaloni macchiate di fango per giocare e un sorriso luminoso sul viso.

Il compleanno di Harry era qualcosa di semplice, sarebbero stati in casa, avrebbero mangiato la torta e messo insieme dei giochi in giardino, sarebbero stati solo Kei, Asami, Sirius, Claus, Lucius e Draco, oltre ovviamente Severus e Harry. Il piccolo con gli occhi verdi sembrava felice di condividere il momento con coloro che considerava la sua famiglia.

La mattina del 31 luglio tutti i residenti della villa prince si prepararono a portare la colazione a letto al piccolo bambino dagli occhi verdi che compiva dodici anni, l'idea era di dargli il miglior compleanno che potesse desiderare, Severus voleva compensare al suo piccolo tutti i brutti ricordi che aveva di quegli undici anni di dolore.

Hanno sollevato il bambino cantando il buon compleanno, i suoi occhi erano brillati verdi e grandi dietro gli occhiali.

-Buon compleanno piccolo- disse Severus baciando la sua fronte

-Grazie papà- mormoro abbracciandolo, tenendolo vicino come se fosse un peluche - basta..- disse quando cominciò a ricevere il solletico dall'uomo per essere liberato dalle braccia del bambino, questo causò una risata in tutti.

-Buon compleanno Harry- dice Draco mentre sale sul letto del suo amico e gli consegna un regalo avvolto in carta d'argento. Il bambino si vede confuso per qualche istante, ma poi timido apre il regalo del suo amico. Erano un diario e una penna con inchiostro infinito- È perché possiamo parlare sempre, guarda dice migliori amici- spiega indicando la leggenda alla fine del quaderno. gli occhi di Harry brillano di lacrime ma lo abbraccia mormorando grazie.

-Molto bene, prima di continuare ad aprire i regali dovresti esprimere un desiderio e tagliare la torta- dice Sirius avvicinando il vassoio al letto e mettendolo sulle gambe del bambino

-Fai un desiderio - dice Severus dopo aver acceso le dodici candele blu. Il ragazzo ha chieso gli occhi e ha sorriso prima di soffiare le candele

-Cosa hai chiesto? - Chiedo Draco

-Poi ti dico- rispondo con una risatina mentre guardava suo padre, che alzò un sopracciglio di fronte al misticismo di suo figlio. si tagliò la torta e preserono cioccolata calda mentre il resto consegnava al bambino i regali di compleanno.

Harry ha ricevuto un nuovo set di tuniche da Lucius, un libro sugli animali magici da parte di Claus, ha anche ricevuto da Kei un terrario per Sally il suo serpente, che è stato incantato dal regalo, Asami gli ha regalato alcuni biglietti per l'opera di Tokyo e un libro di racconti per bambini, Sirius da parte sua gli ha regalato un altro grande peluche a forma di ippogrifo su cui poteva sdraiarsi sopra, qualcosa come un pouf a forma di animale magico, e infine Severus gli ha regalato un album di foto, dove non c'erano solo foto Dei suoi genitori James e Lily, ma c'erano foto di loro insieme e di lui accanto a Draco che giocava in giardino, anche di lui con sirius e o con i giapponesi e naturalmente con il suo nuovo padrino Lucius. Era la conferma della famiglia, tutto ciò che Harry avrebbe mai potuto desiderare.

Dopo una colazione estremamente dolce il piccolo festeggiato si preparò a cambiarsi e alzarsi dal letto gli adulti lo lasciarono e il giovane Draco oficio di assistente di moda per un giorno, aiutando a scegliere i suoi vestiti e facendogli provare molti altri abiti per divertimento che altro. Dopo una lamentela formale di Harry che diceva che non era una ragazza o un amante dell'abbigliamento Draco ho finito per scegliere un set di un bermuda verde osucro e una camicia a maniche corte blu, con questo era perfetto per il suo compleanno nella non così umile opinione di Draco di chi naturalmente era stata l'idea.