Capitolo 10

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Buon giorno!
Volevo iniziare questo capitolo per dirvi che la narratrice non sono io, ma è un personaggio della storia della quale si scoprirà l'identità più avanti.
Finitoo! Buona lettura!

Narratrice

C'è movimento a scuola oggi.
I ragazzi sono tutti pieni di interrogazioni, verifiche, compiti, e devono tener d'occhio i propri terreni.
Questa si prospetta una settimana di fuoco.

Nella classe di Lottie i professori stanno per interrogare un angelo e un demone in storia nella prima fase della grande guerra tra angeli e demoni, un ripasso generale prima di domani perchè alla seconda ora avranno una verifica.
-Bene, l'angelo che sarà interrogato è Charlotte- annuncia il professore.
-E il demone è Erik- dice la professoressa.
I due sempiterni di posizionano in mezzo alle due cattedre e con le spalle rivolte al muro per guardare i loro compagni.
Inutile dire che sono solo gli angeli che hanno l'intenzione di prendere appunti.
-Potete iniziare-
-Allra la guerra è scoppiata perchè...boh, un demone ha fatto fuori un angelo e poi ha fatto omissione di soccorso?- domanda Erik ciò che avrebbe dovuto esporre con...convinzione.
-Erik se questa è la tua interrogazione il voto è pessimo- dice la professoressa molto delusa.
-Avresi dovuto dire che non hai studiato o avresti dovuto inventare una storia stravagante, la tua faceva pena- gli dice Lottie con l'aria di chi ne sa più di un demone sul comportamento che dovrebbe addottare.
-E sentiamo tu che avresti detto?!- le urla contro il ragazzo.
-Tanto tempo fa angeli e demoni avevano il loro equilibrio, ma un giorno un demone che giocava a calcio in giardino ruppe la finestra della casa di una famiglia di angeli e la palla andò a colpire il gelato al pistacchio di un bambino piccolo. Così il fratello maggiore uscì di casa e prese a calci nel sedere il demone che chiamò Iron Man per vincere la causa( perchè gli avevano fatto causa), ma perse la causa e così chiamò Capitan America(perchè gli piacevano gli Avengers) e iniziò una guerra e per contrastare i due Avengers gli angeli chiamarono My little pony e gli orsetti del cuore e...-
-Basta così. Abbiamo capito- il professore blocca il racconto di Lottie.
-Se Charlotte fosse un demone avrebbe preso un nove se non fosse stata interrotta- afferma la professoressa in contro a Erik ancora visibilmente delusa da lui.
-Charlotte ora potresti dire ciò che successe realmente?-

Lottie è riuscita a prendere nove nella sua interrogazione e ha chiesto di andare in bagno.
Peccato che Erik abbia chiesto la medesima cosa...
-Stupida! Cosa credevi di fare?! Mettermi in ridicolo davanti a tutra la classe?!- le urla contro Erik di pessimo umore.
-A dire il vero no...ma il risultato mi piace-
-Come ti chiami stupido angelo?-
-Lottie-
-Vedi di starmi lontana, stupida- le dice allontanandosi da lei.
-Povero Lucifero, ora capisco perchè ti ha mandato a studiare qui, doveva essere proprio esasperato dalla tua negligenza, persino uno stupido angelo è più intelligente di suo figlio hahaha, sei proprio un asino hahahaha!-

Pov Erik

Come si permette?!
Mi giro furibondo verso di lei con gli occhi rossi ma non la vedo.
-Sai...dovresti cambiare il tuo atteggiamento...non vorrei dovermi arrabbiare...- dice al mio orecchio dietro di me.
Ma come ha fatto?
Mi giro di scatto ma di lei non c'è neanche l'ombra, è come se si fosse volatilizzata, come un fantasma.

Come si permette quella ragazza?! Non posdo sopportarlo!
Dalla punizione abbiamo cominciato ad occuparci di più del terreno, ma non ci siamo mai incontrati.
Devo ammettere che è difficile fargli fare cattive azioni, anzi è impossibile.
Ma non mi ineressa molto.

Dopo pranzo vado a farmi una passeggiata da solo.
-Ei Erik! Come va?- mi giro e vedo Gabriella che mi saluta sorridente.
-Bene, tu?-
-Bene- iniziamo a camminare alle stesso passo.
-E...come va con il tuo "promesso sposo"?- le chiedo con una nota di ironia nella voce.
-Bene, grazie. Stavo giusto andando da lui-
-Da quando la cosa va così?- le domando così incredibilmente serio, che mi stupisco di me stesso.
-Da quando avevo sette anni...- risponde abbassando lo sguardo.
-E a te va bene?-
-Devo farlo. Comunque non è un cattivo ragazzo ed è anche molto dello, potrei finire con l'innamorarmi davvero di lui- dice sorridendo.
-E quella strega?- dico pronunciando l'ultima a denti stretti.
-Chi?- domanda lei non capendo a chi mi riferisco
-Tua sorella-
-Ah...beh teoricamente si ma...in pratica non si parlano più da quando avevamo sette anni e i nostri genitori ci hanno detto dei promessi sposi...- sembre dispiaciuta e mortificata allo stesso tempo.
Mah, secondo me le sta bene a quell'arpia.

È notte. Damien si è addormentato con il suo orsacchiotto in braccio e Ryan gioca con la play.
-Ei fratello- dice Ryan a bassa voce per non svegliare Damien.
-Dimmi-
-Ti va di fare una partita?-
-Perchè no. Tanto non ho sonno. E poi è da tannto che non passiamo un pò di tempo così-
Mi siedo nel suo letto e accendo la mia play.
All'improvviso la porta si spalanca e...cosa?! Charlotte?! Cosa ci fa lei quì?!-
Ha il fiatone e sembra molto preoccupata
-Cos...- comincio ma vengo interrotto da lei.
-William vuole suicidarsi!-

Monster Of The Dead: The SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora