Capitolo 11

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Pov normale

-Per far si che il mio piano sia perfetto, dobbiamo eliminare gli ostacoli e quello sciocco terreno lo è. Sai ciò che devi fare...- dice una donna avvolta da un mantello nero, rivolta al suo servo.
-Non vi deluderò mia signora-

Pov Erik

Ho detto a Ryan di stare in camera e se le cose si mettono male lo avviserò per farlo andare dai professori.
Intanto io e Lotti corriamo verso la scogliera dove era diretto William per buttarsi.
Spero di arriare in tempo, fortunatamente lui è a piedi perchè dei bulli gli hanno rotto la bici e noi possiamo volare con le nostre ali.
-Spero che non si sia ancora buttato...cosa faremo una volta arrivati li? Non possiamo toccarlo, possiamo solo parlargli! O se proprio trasformarci in terreni, ma poi? Oh...- non l'avevo mai vista così spaventata e preoccupata per qualcuno, fono a qualche ora fa non me la sarei mai immaginata così.
-Ei...andrà tutto bene vedrai, non gli succederà niente- lei sembra calmarsi un pò, ma è solo una calma apparente.
Dopo circa tre minuti arriviamo alla scogliera e lui è già arrivato.
-Nessuno mi vuole...non servo a nessuno...se non ci fossi il mondo non se ne accorgerebbe nemmeno...sono inutile...- chissà da quanto tempo va avanti a dirsi queste cattiverie.
Lottie mi guarda in attesa di un consiglio su come fare per calmarlo.
Le faccio cenno con la testa di avvicinarsi a lui e io mi posiziono alla sua sinistra e lei alla sua destra, come deve essere per la legge di angeli e demoni.
Di norma non dovremmo trovarci d'accordo ma questa è una situazione di emergenza.
-William...tu non sei inutile- comincia Lottie.
-E invece si!- risponde agitato lui.
-Ascoltami...le persone che ti non ti apprezzano sono solo stupide e invidiose- provo a convincerlo io.
-Non è vero! Non è vero! Hanno ragione! E poi di cosa proverebbero invidia?!- comincio ad essere un pò spaventato.
-Del tuo cuore...della tua bontà d'animo e la tua semplicità. Noi sappiamo che tu sei un bravo ragazzo...tutti lo sanno, e non sei inutile...- comincia a dire Lottie.
-Pensa alla tua famiglia...vuoi davvero dare loro questa sovverenza? Loro ti vogliono bene...te ne hanno sempre voluto e non ti hanno mai detto cose brutte...-
-Tu sei la loro vita! Il loro orgoglio! Sei il più bravo delle seconde! Sei educato e gentile!-
-Quale genitore non vorrebbe un figlio così?-
-Io...io...voglio tornare a casa...-
Io e Lottie ci guardiamo sorridendo e lei ha le lacrime agli occhi.
Durante il tragitto per tornare a casa di William non diciamo una parola.

Arrivati in camera sua Lottie inizia a fare avanti e indietro, pensierosa, mentre William se ne sta seduto sulla sedia immobile.
-Tu hai bisogno di un nuovo look!- decreta lei alla fine.
-Non sarebbe male...- rifletto io.
-Wow wow wow! Ferme...coscienze. Non ho intenzione di cambiare look- protesta lui.
-Vuoi o no non essere più preso in giro?!- sbraita Lottie.
-No...-
-E allora da retta a noi!-
Strano...lei sembra vederla mentre non riesce a vedere me. Eppure non dovrebbe vedere entrambi.
-Ti insegnerò io ad essere un ragazzo degno di questo nome- affermo con un ghigno.
-Non ho intenzione di diventare un bullo o stravolgermi completamente! Metterevelo bene in testa!- sbraita.
-William! Parrucchiere, negozio di vestiti e scarpe! Domani andremo subito li!- ordina la ragazza al mio fianco.
Lei è a braccia incrociate vicino a me, che sono appoggiato alla parete ed entrambi guardiamo il povero ragazzo protestare.
-No!-
-Si!-
-No!-
-Si!-
Alla fine, come c'era da aspettarselo, Lottie ha avuto la meglio giungendo a dei compromessi.
William ha una settimana di vacanza da domani in poi e noi verremo qui e lo porteremo a fare compere e lo alleneremo in vista del ritorno a scuola, senza stravolgerlo completamente facendolo diventare un ragazzaccio. Su questo abbiamo discusso molto ma alla fine ha vinto lui.
Bene! Si dia inizio alla trasformazione!

Monster Of The Dead: The SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora