Capitolo 38

5.5K 465 39
                                    

Pov Charlotte.

-Lottie che facciamo?- domanda Operetta in preda al panico.

-Fa manifestare anche le altre- le rispondo continuando a guardarmi allo specchio.

Flora e Alexiel fanno fatica ad estrarre le ali e quando ci riescono ance le loro piume sono molto meno di quello che dovrebbero essere.
Lilith, e Rainbow hanno le zanne da demone scheggiate e rotte in molti punti e gli occhi non sono completamente neri come dovrebbero essere.
Con Twilith, invece, bisogna aspettare che le passi l'attacco di sete ma nono convinta che sia ridotta come le altre due.

-Quando si sono fatte l'ignezione?- domando ancora ad Operetta.

-Prima delle lezioni, ultimamente si fanno ignezioni con sempre più frequenza...Lottie...cosa facciamo?- domanda nuovamente ma questa volta con più calma come se stesse parlando con un animale feroce.

-Voglio che andiate a casa prima. Non voglio che rimaniate in questa scuola un secondo di più- dico ferma.

-Cosa? E la clessidra? Non ti possiamo lasciare quì!- ribatte Rainbow.

-Voi non siete ne angeli ne demoni! Lo capite o no? Non potete andare avanti così! E vostre aure sono deboli e vi scopriranno!-

-Nemmeno tu lo sei!- ribatte Flora.

-Ragazze non mi costringete, vi prego- dico abbassando il tono di voce e il viso.

-Charlotte! Noi non ce ne andiamo da quì senza di te...- dice Lilith.

-Ora basta! Fate come vi ho detto! È un ordine!!- rispondo.
Non volevo arrivare ad ordinare alle mie amiche di fare qualcosa, ma non ho avuto scelta.
Tutte si zittiscono e abbassano il viso.

-Mi dispiace...ma lo faccio per il vostro bene- dico prima che una lacrima mi righi il viso.

-Ci penso io a lei, e poi sarà solo per due settimane. La settimana prima del ballo ci verrete a prendere e andremo alla Spa- dice Operetta cercando di risollevarci il morale.

Dopo aver riordinato le loro cose e esserci salutate le mie amiche se ne vanno, tornano a casa.

-Accompagnale- dico ad Operetta.

-Cosa vuoi che non veda, Charlotte- risponde.
Non le sfugge niente.

-Stai per andare da Amalia? O da...Erik?- cosa?

-Perchè dovrei andare da lui?- chiedo sconvolta.

-Non fare stupidaggini. Sei confusa....-

-Ho tutto sotto controllo-

-E allora perchè qualcosa mi dice che stai per andare da Erik a spifferargli tutto?-

-Non lo farei mai!-

-Te lo ripeto, non fare stupidaggini- dice prima di seguire le alte.

Mentre le vedo allontanarsi le lacrime cominciano a bagnarmi il viso sempre di più. Le guardo dalla finestra e cerco in tutti i moti di trattenere i singhiozzi.
Non mi piace parlare alle mie amiche in quel modo, non voglio allontanarmi da loro anche se ho dovuto farlo.

Due braccia mi avvolgono da dietro e un intenso profumo di rose rosse e menta mi avvolge.
Rose e menta.
Questo profumo gli si addice, secondo me.

-Sfogati- mi dice a bassa voce.

Io non ce la faccio a trattenere le lacrime e mi giro verso di lui e inizio a sfogarmi, in risposta lui mi stringe ancora di più e mi accaressa i capelli.

Dopo una trentina di minuti io ed Erik siamo seduti su un divanetto nella mia stanza, il suo braccio è attorno alle mie spalle e la mia testa è appoggiata a lui.

-Mi vuoi dire cosa è successo- domanda senza scomporsi, cosa che, non capisco il perchè, mi fa andare in bestia.

-Io e le mie amiche abbiamo litigato tra di noi e loro hanno chiamato i loro genitori per farsi ritirare dalla scuola- questa è la scusa perfetta da dare ad Erik, sono certa che mi crederà.

-Tutto questo per una litigata. Si può saperne il motivo- non vuole mollare, non ho ancora preparato una risposta a questa domanda.

-Non mi va di parlarne-

-Fa coma preferisci. Sono venuto quì per dirti che William è tornato e che ci vediamo domani in aula sfida alle quattro e trenta, e sii puntuale- dice alzandosi elegantemente ed esce dalla porta con passo felpato.

Non mi piace questo Erik, non mi piaceva neanche prima ma adesso è ancora più insopportabile.

Ho bisogno di qualcono che mi ascolti e che mi consoli...ho bisogno di Lui...

Angolo me.

Allora? Che cosa mi dite? Sorpresi? Io penso di si.

Il ballo si avvicina.
Chi sono in realtà le amiche di Charlotte?
E che cosa succede ad Erik?
Chi è 'Lui' (quando lo scoprirete vorrete la mia testa ma non mi troverete mai)

E soprattutto...chi è Charlotte?



Monster Of The Dead: The SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora