Tiangtiani, psionica sanzionata Zunyan Chen
Pianeta: Pritio Bis; città: Bredava, piazza d'Aix
107M42La piazza era un ampio slargo vagamente quadrato, con al centro una grande fontana un tempo decorata da una statua. La pavimentazione era in finto marmo, e lampioni elaborati si alternavano a panchine scolpite con cura.
Adesso, tutto era stato travolto dalla guerra e dagli scontri.
La pavimentazione era saltata in più punti, dove i colpi di mortaio e le granate avevano scavato buche profonde. I lampioni erano stati abbattuti da carri, e la fontana aveva ancora macchie di sangue lungo il bordo, segno dell'estrema resistenza che aveva ospitato.
Zunyan non sapeva se ci fossero morti dentro dei lealisti o dei separatisti, ma non sembrava importare a nessuno.
Almeno, a nessuno dei fanti tiangtiani attorno a lei, venti bravi soldati che stavano conducendo una piccola ricognizione.
Da quanto aveva, la piazza era un buon punto per far transitare i mezzi corazzati, in previsione dell'assalto al quartiere oltre il fiume. La strada che conduceva lì era relativamente sgombra, relativamente intatta, e gli edifici nelle vicinanze non erano stati occupati dai secessionisti.
Secondo il comando, la squadra tiangtiana, rinforzata dalla psionica, avrebbe potuto arrivare alla piazza, accertarsi dell'assenza di nemici, e nel caso procedere verso il ponte designato per l'assalto.
In quel momento, Zunyan sapeva che altre squadre stavano conducendo operazioni simili in altri punti della città. L'eccitazione di poter finalmente fare la sua parte, per quanto piccola, nella riconquista della città continuava a farla sorridere.
Era un passetto piccolo, ma era comunque un passo avanti per la liberazione di quel mondo dalla minaccia xenos. E lei era euforia di poter contribuire.
Al momento, lei e il sergente erano al primo piano di un condominio che dava sulla piazza, all'angolo sud-est, assieme ad altri tre soldati.
Tutti guardavano con ansia ed apprensione dalle finestre, muovendo a scatti i loro fucili laser, pronti a far fuoco al minimo segno del nemico. Nessuno sarebbe stato capace di evitare il loro sguardo, Zunyan ne era certa.
«Notizie dal secondo plotone, sergente?» chiese la psionica, allungando un momento il collo oltre la finestra.
L'ufficiale, per tutta risposta, scosse la testa.
«Purtroppo queste cose vanno per le lunghe, venerabile wu» l'uomo, un tarchiato veterano, si lisciò un baffo sottile.
Lei annuì, raccolse le ginocchia al petto e iniziò a tamburellare una melodia sugli schinieri. Fin quando il primo caporale non dava il via libera, non potevano spostarsi.
Come spesso le succedeva in quei momenti, quando la testa poteva vagare libera, Zunyan si trovò a pensare alle parole del sergente irlaviano.
L'aveva presa in giro per tutto il tempo, e per di più vestito in quel modo sconveniente, cosa che faceva ancora ridere Daiyi, mentre a lei mandava a fuoco le guance.
La psionica scosse la testa, facendo sobbalzare il sergente. Se Zunyan aveva capito bene, nel marasma di nomi snocciolati dallo xi, i genieri irlaviani erano lì da qualche parte, in forza al loro stesso reggimento. Se era così, lei non doveva far altro che capire dove era dislocato quel sergente, Verdelli, e chiedere il permesso di incontrarlo. Così, avrebbe finalmente potuto sentire quella canzone che le aveva promesso.
Alcuni tiangtiani, che avevano lavorato un poco a contatto con gli irlaviani in quelle tre settimane, avevano iniziato a canticchiare anche loro alla stessa maniera.
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Le Guerre di Pritio - Il Dovere di un Soldato
Science FictionIn riscrittura Storia ambientata nell'universo di Warhammer 40k Il pacifico mondo di Pritio viene sconvolto dalle fiamme della rivolta; stanchi del giogo dell'Imperium dell'Uomo, i suoi abitanti sono pronti a giurare fedeltà al Bene Superiore, l'ide...