4. Le porte del paradiso

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AILY'S POV

Dopo aver seguito diverse ore di lezione, finalmente ci è concessa mezz'ora di pausa, in cui dovremmo andare in mensa.

Sono ancora seduta sulla sedia, mentre la classe si inizia a svuotare.

Ora che faccio?

Me ne vado da Marvin?

E se lui volesse stare con i suoi nuovi amici?

Vabbè, casomai ne approfitto per fare un giro della scuola e per posare i libri che mi sono serviti per seguire le lezioni.

Mentre sono intenta a sistemare il casino che ho creato sul mio banco, vivienne mi stupisce con una domanda.

<<Aily, vieni con noi?>>

Lo voglio? Si.
Dirò di sì? Non credo.

Non che mi stiano antipatiche, anzi sono molto carine, però non ho alcuna voglia di andare in mensa, sarà piena di persone, ed essendo la "ragazza nuova" avrò tutti gli occhi puntati addosso.

Mi giro verso Marvin, che sta felicemente scherzando con il suo nuovo gruppo di amici.
penso sia meglio accettare,non voglio rimanere sola, ma non voglio nemmeno che Marvin debba lasciare i suoi amici per fare da babysitter a me.

<Va bene, vengo con voi. Dove andiamo?>>

<<In mensa a mangiare, anche se non ti assicuro che il cibo che troverai lì sarà commestibile, sa più di cartone che di cibo, ma questi sono solo dettagli.>>

<<Non è vero, Viv. Sa più di bottiglia di plastica che è stata pestata da diciassette macchine diverse.>>

Astrid sembra essersi ripresa, credo che rivedere la prof Leed alla prima ora del lunedi mattina l'abbia traumatizzata abbastanza.

Mentre le ragazze mi fanno strada in mensa, mi ricordo di essere l'unica ad avere dei libri in mano.
Credo loro li abbiano in comune, visto che prima in classe, dopo il suono della campanella vivienne se ne era andata con portando con sé dei libri.

Stamattina al risveglio io e Marv abbiamo trovato solo la divisa, mentre i libri li abbiamo messi nel vecchio zaino.

Anche se a quanto ho capito gli ziani non servono a molto siccome la maggior parte dei ragazzi preferisce lasciare tutto il necessario negli armadietti.

Anche io dovrei avere un armadietto, ma non ho idea di dove sia, e non so nemmeno a chi devo chiedere per recuperare le chiavi che mi spettano.
Non mi va molto di comminare con dei libri in mano, soprattutto mangiare con i libri sul tavolo, e se dovessi sporcarli per sbaglio?
Non se ne parla proprio.

<<Ragazze, devo posare i libri. A chi devo chiedere per avere la chiave del mio armadietto?>>

<<Per le chiavi devi chiedere alla segretaria, è una vecchia scorbutica. E poi non ti conviene andare ora perché al tuo ritorno molto probabilmente quegli animali avranno già svuotato la mensa.>>

Dice Astrid, credo abbia ragione, ma allora dove li poso questi mattoni?

<<Vieni Aily, ti accompagno a posare i libri nel mio armadietto, è il più vicino.
Teneteci il posto, ci mettiamo due minuti!>>

Dice Erika rivolgendosi prima alla sottoscritta, e poi alle ragazze.

Erika è la tipica ragazza con una faccia da stronza, ma che sotto sotto ha un cuore d'oro, perlomeno questa è l'impressione che mi ha dato.

You Drive Me CrazyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora