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Solo il pensiero di tornare a casa mi fa salire un nervosismo, solo vedendo quella testa di cazzo di mio padre, lo schifo.

-" a cosa pensi?" Mi dice Alessandro mentre mi abbraccia da dietro

-" a nulla, che sto bene e mi sto godendo il momento" gli sorrido

Preferisco godere ogni momento, ogni attimo, ogni secondo di lui.
Dopo un po' suona la campanella ed finita anche oggi, saluto con un bacio Alessandro e prendo la solita navetta per tornare a casa.
Sono calma, a mia madre non voglio raccontargli nulla, devo andare subito da mio nonno, la mia ancora di salvezza.
Appena che torno a casa chiedo a mia madre se mi può portare dai nonni

-"certo fra, andiamo"

Mio nonno è la luce dei miei occhi e la mia ancora di salvezza, mi ha insegnato la vita e a combattere. Mi sento protetta.
Appena che arrivo faccio una corsa e mi butto addosso a lui abbracciandolo, questo è il nostro saluto di sempre.
Vedo che mamma se ne va, e tolgo l'occasione di parlargli. Lo guardo e vado in lacrime

-"cosa c'è a nonno ?"

- "nulla nonno, ho scoperto che papà tradisce mamma" dico piangendo

Lui non parla, mi stringe forte a se, ma lo vedo che è arrabbiato, non si aspettava che una cosa del genere la venivo a sapere io.

-" a nonno tranquilla, ci penso io" mi assicura

Ho troppa paura, vorrei che mio nonno fosse eterno. La sera dico a mamma che mi fermo da lui, perché quando sono nervosa dormo da mio nonno.

La mattina dopo prendo la navetta e vado a scuola normalmente facendo finta di niente.
Incontro Luna come al solito

-"Buongiorno luna"

-"Buongiorno a te"

Ci dirigiamo verso i ragazzi che giocano a carambola

-"Buongiorno ragazzi" fa Luna

-"Buongiorno" sorridono loro

Vedo Alessandro che si avvicina

-" piccola che hai?"

Nota che ho gli occhi lucidi

-"Mh? Niente"

Lo sa che  c'è qualcosa che non va, e sa che non ne voglio parlare, mi prende a sé e mi abbraccia.

-"dai piccioncini, facciamo una partita!" dice Leonardo tutto divertito

Alessandro mi guarda e mi fa un sorriso per assicurarmi che da ora in poi ci sarà lui.
Andiamo verso di loro e iniziamo a giocare, finché non si fa ora per entrare.
Tutta la giornata in cortile e in classe, le solite tarantelle

-"vedi che tu sei mia" mi bacia Alessandro prima che se ne va

-"per sempre" gli sussurrò dolcemente

Due cuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora