Da quando Manuel si era trasferito a Villa Balestra, l'armadio di Simone si era praticamente dimezzato.Per il maggiore ogni scusa era buona per rubare qualcosa: all'inizio non ritrovava niente con il casino del trasloco, poi le sue felpe erano magicamente tutte a lavare, poi aveva lasciato la giacca da Matteo e "Simò me devi prestà qualcosa de tuo che se no stasera moio de freddo" fino ad arrivare al punto che accampare scuse non serviva neanche più; Manuel la mattina apriva l'armadio e prendeva ciò che voleva, poco importa se appartenesse a sé stesso o al corvino.
E Simone era felice, sarebbe stato un'ipocrita a dire il contrario che vedere l'amico andare in giro con i suoi vestiti glielo faceva sentire più vicino, come se ci fosse qualcosa visibile a tutti che li legasse in modo permanente.
Solo che si era anche un po' stancato di non avere più i suoi vestiti e quel sabato sera arrivò al limite quando vide Manuel, in balcone, pronto per uscire con indosso la sua maglietta preferita.
"Manu, ma tu non hai dei vestiti tuoi?" cercò di assumere un tono serio mentre pronunciava quelle parole, uscendo nel balcone, ma una nota di dolcezza nella voce lo tradì.
"Seh ma i tuoi so' più comodi" si appoggiò al parapetto e il corvino si avvicinò fino ad arrivare di fianco a lui.
"Guarda che se ti piacciono i vestiti più larghi, andiamo a fare un po' di shopping" in realtà, sotto sotto, non voleva che Manuel smettesse di rubargli gli abiti ma voleva capire, andare in fondo sul perché lo facesse.
"Nah non li voglio i vestiti nuovi" lo sguardo di Manuel virò verso il cielo stellato, sembrava intenzionato a non incontrare gli occhi del corvino.
Simone stava per ribattere, per cercare di continuare ad indagare quando sentì la voce dell'amico, pari a un sussurro, aggiungere "quelli non c'hanno mica l'odore tuo"
Il minore perse un battito a sentire quelle parole, la terra gli mancò sotto i piedi mentre il cuore si riempì di amore e il suo stomaco di farfalle, le sue labbra si inarcarono leggermente all'insù mentre realizzava il sottotesto di ciò che Manuel aveva appena detto.
E Simone non ribattè ma silenziosamente si tolse la sua giacca e l'appoggiò sulle spalle del moro, lasciandogli un piccolo bacio sul collo.
E Manuel si strinse in quella stoffa nera e credette di non essersi mai sentito più al sicuro di così con l'odore di Simone che lo pervadeva e lo faceva sentire a casa.
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nella tasca destra in alto - simuel
Fanfictionraccolta di os / piccole scenette di quei due