Simone ha ricordi sbiaditi della serata precedente, rammenta la musica a palla, una Luna sorridente che soffia sulle candeline, Matteo che si rovescia mezzo drink sulla camicia, i fianchi di Manuel che si dimenano in mezzo alla pista, Laura che lo abbraccia in modo affettuoso, Manuel che gli balla addosso, lui che ingurgita un drink dietro l'altro, Manuel che lo segue, i shottini che fanno insieme ridendo con gli occhi incatenati, Manuel che dorme a casa sua come sempre.
Ma qualcosa di diverso c'è perché di solito il moro si ferma a dormire sulla brandina ed è vero che ieri sera, prima di dirigersi verso la discoteca, non l'avevano tirata fuori ed è anche vero che quando erano tornati forse erano troppo ubriachi e stanchi per farlo.
Ma Simone si chiede veramente come abbiano fatto a finire con le gambe e le braccia intrecciate, un groviglio di corpi dove non si conosce né l'inizio né la fine.
Manuel dorme addosso a lui, i riccioli illuminati dai fasci di luce del mattino che arrivano dalla finestra mezza aperta gli solleticano il petto nudo- COSA
Perché ha il petto nudo?
Spalanca gli occhi quando si accorge che anche Manuel è senza vestiti e deve cercare di far appiglio a tutto il suo autocontrollo per non agitarsi e svegliare il maggiore che sembra ancora nel mondo dei sogni.
Cerca di ricordare cos'è successo la sera prima, magari qualcosa di importante è accaduto, qualcosa che aspetta da un anno e lui non se lo ricorda, no non può accadere così! Non può non ricordarsi una cosa così importante! Stupido Simone cosa hai combinato.
Simone crede di poter denunciare la sua memoria se così fosse.
Cerca di calmarsi, di fare respiri profondi.
Si perde a guardare il viso di Manuel che dorme placido, le ciglia lunghe che si adagiano sulle guance adornate da una leggera peluria, le labbra incurvate leggermente all'insù, come se stesse facendo un bel sogno, il respiro che si infrange sulla pelle nuda del corvino e che gli rilascia piccoli brividi.Che sottone che sei Mone gli ricorda la sua coscienza .
Quella visione basta a farlo rilassare, a farlo calmare che si è svegliato con Manuel tra le sue braccia e quello più di tutti è qualcosa che ha sognato per mesi.
E quindi chissene cos'è successo, passa tutto in secondo piano davanti alla figura del maggiore stretta tra le sue braccia.
E proprio mentre lo sta guardando innamorato, Manuel apre gli occhi e sono inutili gli sforzi di Simone di scostare lo sguardo, le braccia, le gambe, di allontanarsi in modo irrequieto che il maggiore lo prende tra le braccia e lo stringe a sè, con tutto il corpo.
"Piano piano, stai calmo, non è successo nulla, puoi restare qua" questo è ciò che dice Manuel o, meglio, mugugna in modo infastidito ma che Simone non ha problemi a capire, abituato com'è alla voce del maggiore appena sveglio che ormai sono più le notti che dorme in villa che a casa sua.
"Ormai puoi mettere residenza a Villa Balestra" è la frase che sente ripetere ad Anita fin troppo spesso a cui Manuel risponde sempre con un sonoro ma scherzoso "Magari" con un Simone con le guance rosse come ciliegie che abbassa la testa imbarazzato cercando di nascondere un piccolo sorriso che fa capolino sul suo viso in modo naturale.
Che Manuel sta sempre in villa perché c'è lui, perché ormai sono una cosa sola e, anche se solo dal lato amicale, ciò riscalda il cuore di Simone.
"Io- io non ricordo nulla" Simone sembra aver perso la facoltà di parlare e non solo perché non ricorda ma anche perché la vicinanza con il moro gli sta rendendo tutto più complicato.
Manuel si perde a guardalo, gli accarezza i ricci in modo delicato tanto che Simone si chiede se sia ancora ubriaco dalla sera precedente, glieli scosta dalla fronte prima di passare ad accarezzare in modo dolce le guance, la curva dritta del naso fino ad arrivare alle labbra che sfiora sentendo il respiro del corvino accelerare sotto le sue dita.
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nella tasca destra in alto - simuel
Fanfictionraccolta di os / piccole scenette di quei due