È una battaglia, un gioco che si reitera ogni sera.Sono entrambi a letto e stanno per cadere tra le braccia di morfeo, quando Manuel, come ogni dannata sera, comincia a rigirarsi che per trovare la posizione più adatta, sempre rigorosamente vicino a Simone, ci impiega fin troppo tempo e nel suo agitarsi tira a sé quasi tutte le coperte.
E il corvino, a quel punto, come ogni sera, alza la testa dal cuscino, con gli occhi ancora chiusi e si lamenta con il tono strascicato tipico di chi è stato disturbato mentre stava per entrare nel mondo dei sogni "Manu la coperta"
Ma il maggiore sembra non ascoltarlo o almeno non subito che anche lui è tra il sonno e la veglia e allora Simone, leggermente nervoso che odia quando qualcuno disturba il suo sonno, si avvicina alla schiena del maggiore e inserisce i suoi piedi freddi tra le ginocchia di Manuel.
Che il corvino ha una temperatura corporea bollente, è sempre caldo anche d'inverno ma per qualche strano motivo ha sempre i piedi e le mani fredde e sa, eccome se lo sa, che Manuel odia quei piedi gelidi.
E, infatti, il maggiore si volta in modo fulmineo verso il fidanzato "Oh Simò hai rotto con 'sti piedi freddi"
"E tu hai rotto a rubarmi le coperte"
E danno vita ad una lotta giocosa che più che calci e pugni assomiglia ad un intrecciarsi sconclusionato dei loro corpi mentre cercano di farsi solletico a vicenda tra insulti detti con dolcezza e risate spensierate.
Alla fine finiscono abbracciati e ancora più uniti.
"Sta zitto e dormi"
"Stai zitto tu" si mormorano con le labbra ad un centimetro l'uno dall'altro e si addormentano così.
E Manuel durante la notte finisce comunque per rubarsi una parte di coperta e Simone involontariamente finisce per attaccare i suoi piedi al corpo del moro, ma non si lamentano più che in fondo a Simone la coperta neanche serve che ha il corpo del moro a scaldarlo e a Manuel, per quanto proclama di odiarlo, ama riscaldare il fidanzato.
E accade così, ogni sera.
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nella tasca destra in alto - simuel
Fanfictionraccolta di os / piccole scenette di quei due