C. 19

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Blue's pov

Sono seduta su una poltrona ad osservare l'infinita collezione di medaglie di Blake.
Affascinante direi.
Mi ha lasciata sola ed io ora non so cosa fare per tutta la sera.
Ho deciso che camminerò per il locale, almeno per non annoiarmi.
Apro la porta e mi rendo conto che il suo studio è posizionato in un corridoio buio, in fondo a delle scale private.
Alla fine di questo corridoio, esattamente, in parellelo al suo studio, c'è quella stanza, con la porta nera, Decorata da una "B" gigante.
Per il momento decido di lasciar perdere e mi incammino verso le scale, per raggiungere il piano di sotto, dove ci sono il bar e la pista da ballo.

Mi siedo su uno sgabello osservando la pista.
Molte mani scivolano sulle forme di alcune ragazze che ballano.
Molti corpi si strusciano con altri.
Penso che non frequenterei mai un posto del genere.

«Hey ti serve qualcosa dal bar?» mi chiede la barista, confusa, dal mio modo di osservarla.

«Ehm si, prendo solo una bottiglia d'acqua»

«ecco a te»

Mi gira un po' la testa, sicuramente avrò nuovamente la pressione bassa, dovuta alla mancanza di cibo nel mio stomaco.
Mangio pochissimo o a volte non mangio proprio per la stanchezza.
Mi alzo dallo sgabello, per ritornare nello studio, la musica mi stava dando molto fastidio alla testa.
Salendo le scale però, noto la camera in fondo al corridoio semi aperta, mi avvicino per sbirciare un pochetto ed scopro una cosa da brividi.
Blake aveva una stanza del sesso, in cui c'erano tutti gli aggeggi più strani, che potessero esistere in quell'ambito.

È senza la maglietta e sta legando una donna.
Faccio per andare via, quando urto leggermente la porta.
Il mio corpo si pietrifica, il cuore si ghiaccia e smetto di respirare, pregando non mi abbia sentita.

Aspettato qualche minuto nascosta, corro nello studio, per stendermi sul divano ed evitare di svenire nel corridoio di un night club.

    Blake's pov:

Avevo detto esplicitamente alla ragazza di stare lontana da quella stanza, ma lei ha deciso di fregarsene.

Bene, altrettanto farò io quando la prenderò, la sbatterò contro un muro e non l'ascolterò quando lei preghierà di fermarmi.
Per il momento continuo a farmi questa, che ho pagato fior di quattrini per essere legata.

«Oh si ti prego continua»

«Sta zitta cazzo, decido io»
«Piegati e succhiami il cazzo»

La sua lingua è dura, non so se mi provoca piacere o dolore.
Dopo circa 10 minuti, il suo viso è ricoperto dal mio seme.

«Va, sbrigati, tutte sanno che non voglio compagnia dopo il sesso»

«certo signore vado subito»

Mi rivesto, sistemo i capelli ed esco, in cerca di quella fottuta ragazzina.
Le avevo detto che era libera di girare nel locale a 2 condizioni...
La prima era quella di aprire quella porta; la seconda, quella di non fuggire.
Lei ha infranto la seconda e, non deve passarla liscia.
Mi dirigo verso lo studio, la porta è semi aperta.
Molto strano direi, io la chiudo sempre a chiave, menomale che a sorvegliare le scale private, ci sono 2 guardie fidate.

Apro la porta e trovo Blue sul divano, che dorme.
Un po' pallida, molto magra, certe volte mi chiedo come faccia a combattere stando in quelle condizioni.
Va bene...la porterò a casa e la farò dormire da me, cosìcche l'indomani avrò l'opportunità di darle una bella lezione.

 

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