Cinque anni dopo

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Pur essendo stanchissimi e bagnati fino al midollo, Alida e Callum, quindici e sette anni, scoppiarono a ridere come matti. Erano passati cinque anni, ma Callum non ne serbava memoria alcuna; era troppo piccolo, al tempo.

Correvano sotto la delicata pioggia di inizio settembre, l'addestramento al quale erano appena stati sottoposti li aveva stancati parecchio, lasciandoli accaldati ed arrossati. Il terreno era saturo d'acqua nonostante avesse iniziato a piovere da poco, e si stavano formando le prime pozzanghere.

Il tempo dei giochi era finito da tempo ormai, per quella bambina così attenta ed al tempo stesso sfortunata. Era la vigilia del suo sedicesimo compleanno e quella notte si sarebbe tenuta una festa in suo onore, durante la quale le sarebbero state spiegate le motivazioni dietro tutti quegli allenamenti con la spada lucente della madre, le lezioni di materie a lei sconosciute, di lingua e pozioni. La nonna le aveva assicurato che quella notte avrebbe scoperto il suo destino, e quello di suo fratello. Ma, mentre si lavava e sceglieva il vestito più adatto alla celebrazione, non poteva fare a meno di fissare il suo aspetto così candido con una punta di superiorità. Lei non aveva alcun bisogno di sentirsi rivelare il proprio destino, perché lo aveva capito in quell'esatto giorno cinque anni prima, ed aveva già preso la sua decisione. 

Alida and the woodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora