capitolo 6

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Mi pulii da tutto quel sangue.
Eravamo seduti nella stanza più grande.
Alan mi stava curando la ferita sulla schiena, in quel momento arrivarono Noah, Connor, Kim e Liam dalla miniera, avevano i minerali che ci servivano.

Noah: “cosa è successo?”
Abele: “abbiamo lottato con i mocciosi”
Axel: “un massacro”
Ray: “facciamo questa magia e velocemente”
Alan: “dobbiamo aspettare domani sera che c’è la luna piena”

Abele sbuffò.

Abele: “ancora? E poi cosa dovremmo fare?”
Alan: “disponiamo i minerali a terra in cerchio, poi al centro mettiamo la gemma e io leggo una formula, la gemma si attiva e la incastoniamo in una spada”

La giornata passò velocemente, arrivata la sera mi sorpresi del silenzio che c’era nel castello.
Mi diressi nella sala grande e trovai tutti lì a bisbigliare, avevano delle facce scioccate.

Ray: “che succede?”

Si zittirono e mi guardarono, era successo qualcosa.

Noah si avvicinò a me, mi strinse le spalle quasi come un gesto di conforto ma non aveva il coraggio di dirmi cosa era successo.

Noah: “ Ray, è arrivata una spiacevole notizia…però devi essere forte”
Non capii.

Axel: “tuo fratello più grande ci ha lasciati”

Mi bloccai.
Non poteva essere vero.
Prima Mario che mi abbandona, mi vuole morto e ora Ethan morto.

Ray: “che cazzo stai dicendo”

Presi Axel per la maglia e lo buttai contro il muro, lo strinsi forte e gli diedi un pugno gridandogli contro.

Ray: “CHE CAZZO STAI DICENDO!?”

Abele mi prese da dietro stringendomi e facendomi allontanare da Axel che mi resi conto troppo tardi non c’entrava nulla.

Feci uno strattone facendomi lasciare da Abele, mandai tutti a quel paese e andai nella mia stanza.
Presi a calci il muro, spaccai una sedia e mi buttai sul letto piangendo.

Avevo perso tutto, non avevo più niente.

Alan entrò nella stanza e si mise seduto vicino a me, mi fece poggiare la testa sulla sua spalla e continuai a piangere.

Ray: “forse Mario ha ragione, nessuno mi ama perché sono un mostro…dovevo morire io al posto di mio fratello”
Alan: “io ti amo”
Ray: “la finisci di dire stronzate?”

Alan: “io ti amo”

Ignorai le sue parole finché non me lo disse per una terza volta. In quel momento diedi un peso a quei ‘ti amo’, lo fissai come se stesse parlando una lingua a me sconosciuta.

Alan: “ti amo, non sei un mostro anzi, credo che hai un grande cuore ma lo dai a persone che non se lo meritano…posso provare a prendermene cura io?”

Lo fissai in silenzio e piansi di nuovo, non ero il tipo di persona che piangeva e in così pochi giorni mi ero prosciugato.

Ray: “se non sono io a meritare il tuo cuore? Se non sarò in grado di renderlo felice?”
Alan: “ti amerò lo stesso, sempre e comunque, ti amo da qui fino alla luna”

Mi sorrise e ci abbracciammo, gli sussurrai un timido ‘ti amo’.

Passammo tutta la notte insieme, la mattina presto raggiunsi il regno di mio fratello con i miei amici, il mio nuovo e primo fidanzato e la mia sorellina.

Demmo un ultimo addio a Ethan prima di seppellire la salma.

Axel: “sono sicuro che Dio lo accoglierà alle porte dei cieli”

Axel si fece il segno della croce e annuii, Ethan aveva sofferto nella vita terrena ma nonostante ciò era riuscito a essere felice.
Speravo così tanto che nella prossima vita possa essere davvero felice e senza preoccupazioni.

Lasciai il territorio al suo compagno, non avevo intenzione di inglobarlo al mio ma non l’avrei nemmeno lasciato solo.

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