Capitolo 10

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Il loro bacio, inizialmente timido, si trasformò in un fluire di emozioni intense, come un fiume che si libera dalle dighe. Le labbra di Selene e Andrea si cercavano con una passione crescente, sciogliendo ogni inibizione. Le mani di Andrea si intrecciavano e perdevano nei capelli rossi di Selene, mentre lei si aggrappava a lui come se temesse di perderlo.

Selene sentiva il cuore battere all'impazzata, e questa volta non era dovuto dal panico che provava ormai troppo spesso.
Ogni fibra del suo essere vibrava di una sensazione di appartenenza che non provava da tempo. Andrea, d'altra parte, si perdeva nella dolcezza di quel momento, trovando in Selene una cura inaspettata per le sue ferite più nascoste.

Per la prima volta, dopo così tanto tempo, Selene si era fidata di qualcuno a tal punto da aprirsi sul suo più oscuro segreto senza sentirsi mai giudicata.
Andrea l'aveva ascoltata, senza mai farla sentire a disagio o giudicata, no.
L'aveva accolta tra le sue braccia facendola sentire al sicuro; aveva trovato un rifugio da cui trarre un po' di pace nei giorni di pioggia più bui, cullata semplicemente dal battito del suo cuore e da quel profumo che le aveva riempito le narici quella notte, e sperava che lo avrebbe fatto per sempre.
Sciolto quel legame fisico tra loro, i due si scambiarono un lungo sguardo.
Selene si nascose tra quei paesaggi che celavano gli occhi scuri di Andrea.

Sembrava quasi che le parlassero.

Sembrava quasi che le mostrassero una vulnerabilità che solo lei aveva avuto il privilegio di scoprire.

"Sai" iniziò a dire Andrea con una voce bassa e calma, "so che ti è difficile affrontare tutto questo da sola. Ma non devi farlo. Sono qui per te, Selene. Non importa quanto sia difficile o doloroso, non devi portare tutto questo peso da sola."
Lei non aveva mai pensato che potesse trovare conforto in qualcuno dopo tutto quello che aveva passato. Ma con Andrea era diverso. Era come se lui capisse senza doverle chiedere troppo.

Si sentiva finalmente libera di aprirsi, di condividere quel carico che aveva portato per troppo tempo da sola. Con un sospiro di sollievo, confessò: "Mi dispiace per aver tirato te dentro tutto questo."

Andrea la guardò con dolcezza e comprensione.
"Non devi scusarti per essere umana. Non è colpa tua. Con me potrai sempre sentirti libera di parlare dei tuoi problemi, delle tue paranoie, di quello che non ti fa dormire, non dimenticarlo mai."

Selene annuì di nuovo, sentendosi un po' più leggera. Aveva finalmente trovato qualcuno che non solo l'ascoltava, ma che l'accoglieva senza giudizio.

"Non andartene, per favore."

Era evidente che le sue parole scaturivano da una profonda preoccupazione. Andrea comprese immediatamente il motivo: aveva intenzione di guidare di notte dopo aver bevuto. Con gentilezza, posò una mano sul suo viso, carezzandolo delicatamente.

"Selene, non preoccuparti per me," disse con voce calma e rassicurante. "Starò bene. Ma se preferisci che rimanga, sono qui per te."

Selene si sentì sollevata dalle sue parole. La sua richiesta era stata ascoltata, senza esitazione, senza bisogno di ulteriori spiegazioni. Andrea rimase lì, accanto a lei, mentre il mondo esterno si dissolveva nella tranquillità della notte.

Dopo un po', Selene ruppe il silenzio con un sorriso leggero. "Sai, non ho intenzione di dormire ancora. Perché non facciamo una passeggiata? Mi piace camminare sotto le stelle, mi aiuta." Andrea le sorrise, apprezzando l'idea. "Mi sembra perfetto. Andiamo a prendere le giacche."
Selene annuì e si alzarono, dirigendosi verso l'ingresso, si infilarono le scarpe e uscirono, scesero le scale del palazzo cercando di far il più piano possibile, anche se Andrea cercava di rompere il silenzio con qualche battutina seguita poi da una risata pacata della ragazza.

Camminarono lentamente, uno vicino all'altra, lungo le strade silenziose illuminate dalla luce soffusa dei lampioni.
Mentre camminavano, parlavano di tutto e di niente, trovando conforto nella presenza reciproca. Le stelle sopra di loro brillavano come diamanti, e la luna, che vegliava su Selene, gettava un bagliore argenteo sui loro volti. Dopo un po', decisero di tornare indietro.

Al rientro, Andrea si allontanò per un momento per andare a prendere qualcosa da mangiare. Quando tornò, trovò Selene seduta sul divano con gli occhi che lentamente si chiudevano.

Andrea rimase per un momento ad osservare dalla cucina il suo viso rilassato, così diverso dall'espressione tesa che spesso vedeva. Pensò di tornare a casa di nascosto, lasciandola riposare senza disturbarla. Ma poi si rese conto che, al risveglio, Selene si sarebbe arrabbiata e offesa non trovandolo lì. Decise quindi di rimanere.
Spense le luci e posò il cibo preso sul tavolino. Poi, con delicatezza, si sdraiò accanto a lei sul divano.

Selene, nel sonno, si mosse leggermente, appoggiando la testa sul petto di Andrea. Lui la avvolse con un braccio, sentendo il suo respiro regolare contro il proprio.
"Buonanotte, Selene," mormorò, la sua voce piena di dolcezza.
Così, si addormentarono insieme sul divano, le mani ancora intrecciate, uniti in un legame inaspettato.

Per la prima volta, dopo anni, Selene sperò che quella notte non finisse mai.

Spazio Autrici💙☁️
Sappiamo di non essere state molto attive su wattpad ma speriamo che questi ultimi capitoli vi stiano piacendo allo stesso modo dei primi. Apprezziamo molto ogni vostro supporto quindi lasciate commenti!!

GELO || a Faster's storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora