11. This is how I disappear

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-Michael, che succede? Perché ti sei fermato cosí?- disse Luke mentre io allontavano piano la sua mano dalle mie labbra.

Non ero disgustato, semplicemente incredulo così cercai di rendere il tutto il meno improvviso possibile, ma il mio cambiamento non sfuggì a Luke che si guardò intorno in cerca del possibile motivo per cui mi stavo comportando così.

Non poteva capire che il motivo in realtà era proprio lui.

Prese poi a fissarmi mentre mi sedevo sul letto e si fece più vicino mentre io semplicemente stavo cercando di evitare di piangere o di perdermi per ore nel mio mondo.

Non pensavo che qualsiasi dolore avesse provato Luke sarebbe stato così forte e quel piccolo particolare, impercettibile mi fece quasi crollare il mondo addosso.

Non il mio Luke, no per favore.

-Mike, cazzo smettila.- sbottò poi Luke e io lo guardai allibito e mi accorsi di essere stato un po' inquietante nei confronti di questo ragazzo che mi guardava carico di preoccupazione.

-L-Lukey.- dissi e presi di nuovo la sua mano intrecciando le mie dita con le sue.

-Piccolo, che succede?- disse Luke carezzandomi una guancia piano e io mi limitai ad alzare di quel poco che serviva le nostre mani voltandole verso di lui, cosí avrebbe capito.

-Porca puttana.- disse Luke lasciando le nostre mani mentre voleva solo nasconderle.
Poi chiuse gli occhi, cercando di allontanarsi da me, ma io non glielo permisi.

-Guardami Luke.- dissi dolcemente ma lui non lo fece.

Non erano passati neanche pochi secondi che già potevo sentire ben evidente uno strano dolore al petto.

Non appena alzò lo sguardo però il mio dolore se possibile triplicò.

-Mikey- sussurò con il labbro tremante e io gli lasciai un bacio leggero, per tranquillizzarlo.

-Sono qui Luke, sempre.- dissi e mi sembrò di aver centrato il problema perché rabbrividì mentre io presi a cullarlo, stringendolo al mio petto, sussurrando delle frasi per farlo calmare mentre lui sussurrava dei piccoli "scusa"che mi facevano stringere il cuore.

Ero davvero uno stupido perché non avrei mai dovuto aprire il discorso, ma se c'era qualsiasi problema io avevo bisogno di sapere. Non potevo permettere che accadesse qualcosa all'unica persona che nel profondo era sempre stata con me.

-Perchè Luke?- dissi non appena si calmò.

-È complicato..- disse lui e si sedette a gambe incrociate davanti a me prendendo le nostre mani, rigirandole e io riguardai ciò me mi aveva fatto impazzire prima.

Mi faceva male il cuore perché, appena sotto i suoi polsi c'erano delle piccole linee, impercettibili quasi.

Le cicatrici rosa e bianche non erano molte, ma questo era stato capace di distruggermi.

Non volevo piangere, non potevo mostrarmi così debole davanti a Luke, non adesso, perciò cercai di trattenere le lacrime ma una solitaria scese dal mio viso quando afferrai delicatamente i polsi di Luke e vi lasciai dei piccoli baci leggeri in ogni taglio.

-Mikey non piangere ti prego.- disse lui con uno sguardo supplicante.

Non era giusto il mio comportamento nei suoi confronti, era lui che aveva bisogno di me adesso così presi un respiro e lo guardai con una forza tutta nuova.

Lo portai più vicino a me, fino a quando non si ritrovò seduto sulle mie gambe.

-Piccolo, possiamo parlarne?.- chiesi incerto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 03, 2015 ⏰

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