0.8 Unpredictable

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-Michael.- Luke richiamó la mia attenzione interrompendo il silenzio.

-Mm?-

-Tu sai guidare?-

-Mm, ho la patente se è quello che intendi, ma non ho mai guidato piú di tanto quindi sono un po' una frana, perchè?-

-Hai presente le vecchie coppie che guidano con le mani insieme sulle marce? Ecco sembriamo una di quelle.- disse alzando di poco la sua mano con addosso la mia che era ferma sulla terza marcia credo.

-e boh mi era venuto in mente. Se vuoi qualche volta andiamo a guidare insieme, cosí impari.- aggiunse poi scrollando le spalle.

-Te lo hanno mai detto che sei troppo gentile?-

-Nah, fallo tu.- disse togliendo lo sguardo dalla strada facendomi un occhiolino.

-Accontentati di quello che ho detto prima idiota, e sono ancora arrabbiato con te in ogni caso, quindi.- dissi inarcando entrambe le soppracciglia.

-Hai davvero paura delle api?- disse trattenendo una risata.

-Luke Robert, fai schifo! E si! Dovresti giá averlo capito.-

-Daaai mikey, perdonami.- disse arricciando il labbro.

-Stronzo,ti odio.-

-Aw mikey ti voglio bene anche io.-

-Seh.- dissi e lui mi rivolse il suo sguardo piú dolce e davvero non riuscivo a capire come com quello sguardo non mi avesse giá ucciso.

-E va bene Lukey, dove mi porti?-

Guardó l'orario della macchina -Ti va un gelato?- propose

-Ovvio.-

Si fermó davanti un insegna di un negozietto che vendeva gelati e yogurt.

Era molto carino con le pareti viola, tutto ordinato e perfetto. Non vedevo una cosa così sistemata dall'ultima volta che ero stato a casa di Ash.

Sua madre era una maniaca della perfezione e ogni tanto mi sentivo a disagio per l'odore di spray al limone e l'ordine perenne.

-Mikey cosa prendi?- chiese Luke e io scorsi velocemente tutti i gusti dei gelati ritornando poi sul classico pistacchio e cioccolato che prendevo sempre mentre Luke prese nocciola e nutella.

Restammo lí a mangiare il gelato seduti in un tavolino mentre ridevamo come degli idioti.

A un certo punto avevamo pure scommesso sul gusto di yogurt che avrebbe preso una signora un po' particolare con il suo cagnolino che indossava un giubottino nonostante fossimo in piena estate.

Spesso Luke si sporcava con la nutella mente parlava e quando se ne accorgeva cominciava a ridere e spuntavano le sue fossette adorabili e perdevo secondi buoni ad osservarlo cercando di non farmi scoprire.

Tutto questo aveva suscitato gli sguardi piú o meno benevoli di tutti in particolar modo del cassiere che sorrideva felice.

Poi Luke si alzó a si avvicinó al cassiere, stava per pagare per tutti e due quando io lo fermai. -Luke, io pago per me,non esiste.-

-Mikey no.-

-Si.- dissi cominciando a uscire i soldi dalla tasca con una mano.

-Smettila Mikey- disse e mi bloccó le mani tenendomi i polsi poi si rivolse al cassiere e -Quanto viene per tutti e due?

Pagó mentre io avevo ancora la sua mano stretta attorno ai miei polsi e guardavo annoiato il cassiere che invece era sorridente.

Aveva dei capelli castani, portava una targhetta con scritto "David" e mi guardava come se avesse visto la coppia piú dolce del mondo.

Unintended ||mukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora