15

367 25 4
                                    

Mi svegliai nel cuore della notte, tutti dormivano, Madelyn abbracciata a George, Adeline e Gustav pure loro insieme, Bill steso per terra come un tappetto e...Tom? Tom dov'è? Sentii un rumore e mi nascosi, Tom scese dalle scale vestito con solo jeans nero e magliette scure, un cappellino bianco e una fascia nera, mi avvicinai lentamente, «dove vai?» saltò dalla paura, «cosa cazzo ci fai sveglia?» risi «guardati, sei diventato bianco dalla paura» lui si mise una mano in fronte, «allora? Dove vai?» chiesi incrociando le braccia, «Non sono cazzi tuoi» sbraitò, «Non saranno cazzi miei ma almeno non esco alle 04:00 di notte, vestita come se dovessi andare ad un funerale di nascosto ad i miei amici» dissi guardandolo negli occhi, «Vuoi sapere dove vado? Bene seguimi» mi prese il braccio e trascinò fuori la porta, aprì la portiera della sua macchina e mi spinse nei sedili di dietro, accese i motori e partì a tutta velocità.
Mi tenni agganciata nei lati, «CAZZO TOM RALLENTA!» urlai ma lui non mi ascoltò, dopo circa 10 minuti arrivammo in una stradina sperduta, lui mi fece scendere ed in tutto questo io ero ancora con il pigiama, varcammo un cancello, eravamo al...cimitero.
Ora stavo capendo perchè Tom era uscito nel cuore della notte...era venuto a trovare Madison, ci fermammo avanti alla sua lapide, era lucente, piena di fiori, guardai la foto della ragazza ed era stupenda, capelli marroni, occhi marroni, naso bellissimo e dei lineamenti così dolci, vidi Tom accendere una candela e metterla vicino alla sua foto, poi prese un panno e cominciò a pulire la lapide, quella scena mi portò i brividi, Tom era distrutto, guardava la foto della ragazza con occhi pieni di dolore e adesso potevo sentire ancora di più la sua furia, gli avevano tolto ciò che per lui era fondamentale.
Mi sentii in colpa per avergli dato fastidio quando lui voleva solo salutare una persona che faceva parte della sua vita e del suo cuore.
«Madison» disse lui toccando con leggerezza la sua foto, «ti amo» vidi una lacrime uscire dai suoi occhi, quello che stavo vedendo mi uccideva, Tom ha sofferto e soffre ancora troppo, lo vorrei aiutare ma l'unica cosa che potrei fare sarebbe ridargli Madison ma non posso purtroppo, all'improvviso Tom si mise le mani tra i capelli e scoppiò in un piano isterico, non sapevo cosa fare, se avvicinarmi, stare zitta o parlargli, lui alzò lo sguardo e mi guardò, «Ora sai dove volevo andare, contenta?» chiese tra le lacrime «T-tom io...» mi venni istintivo abbracciarlo e non so come lui si fece coccolare dalle mie braccia, gli accarezzai la testa e poggia la mia sulla sua, «ci sono io qui con te, ci sarò sempre per te» dissi iniziando a piangere anche io, «non colmerò il vuoto che Madison, una stupenda ragazza, ha lasciato in te ma proverò a farti stare bene, qualsiasi cosa ci proverò Tom» dissi sincera e lui mi abbracciò ancora più forte, «che ne dici se torniamo a casa ora? Hai bisogno di dormire» lui annuì, ci alzammo da terra e a ritornammo alla macchina, lui accese i motori e tornammo a casa.
Entrammo e accompagnai Tom nel suo letto, lui si era messo una maglie e aveva lasciato i boxer, si mise a letto, «io vado giù, qualsiasi cosa chiamami» lui mi trattenne il braccio, «Selene, ti prego resta qui» disse «non posso...Bill ci vedrebbe» dissi pensando che potesse prendersela, «avevi detto che avresti provato a fare di tutto no? Allora ti prego resta qui con me e poi tu e Bill non state più insieme, quale sarebbe il problema?» disse con convinzione nella sua voce, sospirai, tolsi le ciabatte e mi infilai nel letto con Tom, lui mi abbracciò e mi strinse ancora di più a lui, la stanza era buia e potevo solo sentire il caldo respiro di Tom che finiva sul mio collo, «Buonanotte» sorrisi «Notte Tom»

La mattina seguente aprii gli occhi e mi ritrovai tra le braccia di Tom, non mi mossi da quella posizione, era tutto così perfetto, la tende chiuse che non facevano trapassare la luce del sole, un profumo di menta che mi inondava le narici, le sue braccia che mi tenevano stretta ai fianchi e la sua testa poggiata sulla mia schiena.
Provai a riaddormentarmi ma lo trovai che mi guardava già sveglio, «Buongiorno» dissi e lui mi sorrise «sei bellissima quando dormi» fu così diretto, arrossii, «stai meglio?» gli chiesi mettendomi seduta al suo fianco e lui annuì, «Grazie» disse sorridendo, scendemmo entrambi al piano di sotto e trovammo tutti ancora a dormire, «cavolo dormono ancora» dissi sbuffando, «ho un idea...vestiti ti porto in un posto» sorrisi e corsi al piano di sopra, mi lavai, piastrai i capelli e poi mi vestii indossando questo:

vestiti ti porto in un posto» sorrisi e corsi al piano di sopra, mi lavai, piastrai i capelli e poi mi vestii indossando questo:

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Spruzzai del profumo, mascara, gloss e via.
«Eccomi» lui mi sorrise dolcemente e poi uscimmo, nel frattempo anche lui so era vestito ma come suo solito erano sempre cose molto larghe.
Entrammo in macchina e mi fece sedere avanti.
«Dove mi porti?» chiesi e lui sorrise stringendo il volante, i suoi occhi erano concentrati sulla strada, cambiò la marcia e intravidi le vene sulle sue braccia, cazzo era bellissimo.
Rimasi incantata dai suoi movimenti fluidi, «Lo vedrai» disse ed io sospirai, amavo le sorprese ma ero fin troppo curiosa che preferivo farmele rovinare.

little girl - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora