Arrivammo finalmente, potevo vedere un...un parco giochi per bambini? Scesi dalla macchina, era tutto così colorato, così acceso, quasi mi sentivo di nuovo bambina tra quei colori luminosi.
«Vieni» mi prese per mano e attraversammo il parco giochi pieno di bimbi che ridevano, passammo per delle piante e poi arrivammo ad un panorama stupendo, si poteva vedere tutta la città da lì.
«Siediti» disse sedendosi anche lui sull'erba, «è stupendo...» dissi guardandomi intorno incantata, «qui...qui ci ho portato Madison per il nostro primo mese insieme...ebbe la tua stessa reazione» disse guardando a terra, mi girai verso di lui e poi poggiai la mia testa sulla sua spalla, «Tom sei una persona meravigliosa...Madison è stata fortunata ad averti» lo sentii sorridere, lo guardai, lui si girò e guardò me, eravamo a pochi centimetri di distanza, «Aspetta» si stese del tutto, «poggiati» disse indicando il suo petto, sorrisi e mi ci poggia su, stavo molto comoda, mi mise un braccio sul petto e poi stemmo in silenzio, ero in pace, si sentivano gli uccellini, le foglie toccarsi tra di loro, i bambini ridere...era tutto così liscio.
«Selene posso farti una domanda?» mi chiese ed io annuii, «Hai mai avuto un ragazzo?» mi chiese ed io rimasi spiazzata da quella domanda, no, non avevo mai avuto un ragazzo e non avevo neanche dato il primo bacio...a 16 anni, faccio pena.
«mh...no» dissi guardando da altre parti, «sei seria?» disse e a quel punto divenni rossa, «già...» guardai per terra, sentii il suo pollice accarezzarmi la guancia e poi con il braccio mi avvicinò ancora di più a lui, a quel punto mi stesi al suo fianco e misi le braccia attorno a lui, «mi dispiace» disse all'improvviso, «per cosa?» chiesi «per averti fatto del male, sei una persona d'oro ed io ti ho cambiata da capo a piedi» i miei occhi si fecero lucidi al solo ricordo di quel periodo.
«È passato» dissi «no...non è passato, sono stato uno stronzo» mi morsi un labbro, «veramente basta» lui corrugò la fronte, «no Selene cazzo, tu sei perfetta, ogni volta che ti guardo e che ti seguo con lo sguardo penso a come io ti abbia trattata...non so cosa mi stai facendo» disse guardandomi negli occhi, «cosa ti sto facendo» chiesi guardandolo, «mi stai facendo impazzire cazzo» disse serio, «Tom» lui mi guardò le labbra, «zitta», le sue labbra si poggiarono sulle mie, stava succedendo, io e Tom ci stavamo baciando, lui con una mano strinse i miei fianchi al suo bacino, approfondii il bacio, io misi una mano tra i suoi dread e li mossi tra di loro.
Quando ci staccammo ci guardammo, «Selene...non so se provo realmente qualcosa per te, ma so che non voglio perderti...» lo baciai ancora con più foga, lui mise una mano sotto la mia maglietta e cominciò a fare movimenti circolari facendomi venire i brividi ed il cuore che palpitava velocemente, nessuno dei due aveva ancora capito cosa provassero forse non lo immaginavamo neanche, Tom mi continuava guardare come se fosse incantato ma allo stesso tempo confuso, ero riuscita a baciare la persona che mi ha fatto passate il più brutto periodo della mia vita? Non ci stavo credendo neanche io ed invece era così.
All'improvviso squillò il mio telefono, risposi ed era Madelyn.«Dove siete tu e Tom?» chiese con voce assonnata
«Tom? Io sono uscita a fare un giro visto che dormivate, non so perché lui non sia a casa» dissi guardando Tom che se la rideva sotto i baffi
«Ah va bene, torna che facciamo colazione tutti insieme»
«Va bene 5 minuti e sono li»Misi giù e Tom scoppiò a ridere, «forse hai ragione, è meglio non dire nulla a nessuno» sorrisi, ovviamente lo avrei detto a Madelyn, non potevo mai mentirle ma solo a lei, non volevo che qualcuno cominciasse a spargere voci su me e Tom soprattutto perché è una persona famosa e chi sa cosa potrebbe arrivare.
Entrammo in macchina e giunti a casa Tom si fermò a pochi metri di distanza dall'entrata, «entra prima tu e poi io tra qualche minuto» sorrisi, scesi dalla macchina e poi entrai in casa, «finalmente, abbiamo preparato la colazione muoviti» annuii, mi lavai le mani e poi mi misi a tavola, subito dopo entrò Tom, «buongiorno, vi sono mancato?» cercai di evitare qualsiasi interazione con lui, «per nulla» rispose Bill con un finto sorriso, risi, «cosa ti ridi?» chiese Tom serio, «non posso ridere?» risposi io al quanto irritata, sapeva entrare bene nel personaggio del Tom irritabile, «stai zitta stecchino» rimasi pietrificata, ancora? Ancora che scherzava sul mio corpo? Ma allora non si era pentito...ma come ho potuto credergli, lo lessi nei suoi occhi che c'era malizia da parte sua, non c'era nessun pentimento su quello che aveva detto, mi alzai da tavola senza toccare cibo, presi il mio borsone con la mia roba e sotto lo sguardo attento di tutti me ne andai, ne rimasi delusa, così tanto che provai a chiedermiha finto per tutto questo tempo?
STAI LEGGENDO
little girl - Tom Kaulitz
Fanfiction"inseguirò per sempre la stella spenta e fredda lasciando indietro tutte le altre calde e luminose"