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Newt

Newt guardava il ragazzo allontanarsi e non poteva fare a meno di notare che in fondo era carino. Gli dispiaceva non essere suo amico perché secondo lui avrebbero fatto proprio un bel duo.

"Ehi Minho, perché Thomas mi odia? Che cosa ho fatto per farmi odiare da lui?"

"Sinceramente non ne ho idea. Glielo avevo chiesto anche io ma non mi ha risposto. Dice che ti vanti troppo o roba simile."

La serata passò velocemente e tutti stavano facendo festa. Tutti tranne Newt, se ne stava seduto in un angolo del tavolo, immerso nei suoi pensieri.

'Come mai mi odia? Non ho fatto nulla'

"Smettetela ragazzi, smettetela!"

Non appena Frypan alzò la voce Newt tornò alla realtà e si accorse che due ragazzi stavano facendo a botte. Senza pensarci due volte si mise in mezzo, pronto a separare i suoi compagni con la forza, ma appena notò che i due ragazzi erano Galli e Thomas, appoggiò per terra il bastone, prese Thomas per le braccia e lo trascinò fuori dal cerchio di persone che si era formato attorno a loro.
Lo portò nella capanna dei medicali, lo fece sedere e gli fasciò le mani piene di sangue.

"Mi spieghi che cosa ti passa per la testa? Perché stavi facendo a botte con Galli?"

"E a te che t'importa? Non dirmi che improvvisamente ti interessa di me solo perché ti ho sbattuto contro l'albero..." rispose Thomas in risposta, visibilmente arrabbiato.

Newt non rispose, invece distolse lo sguardo e guardò in basso. Sapeva che le sue guance si stavano colorando di rosso, ma non voleva che Thomas lo scoprisse, almeno non in quel momento.
Mentre era occupato a pensare tutto ciò, Thomas uscì dalla capanna e si diresse al focolare dove si trovavano tutti gli altri. Mentre si dirigeva lì vide Minho che gli veniva incontro.

"Ehi Minho. Che c'è?"

"Dov'è Newt?"

"Dentro lì, perché?"

"Come sta?"

"E io che ne so. Mi spieghi perché ti importa tanto? Capisco che è tuo amico ma sono io quello che è stato picchiato da Galli, non lui."

"Tu non conosci Newt. È in grado di fare cose che...nulla. Torna dagli altri e vedi di non fare casini, sennò la prossima persona che ti ritroverai ad affrontare sarò io."

Minho corse all'interno della capanna ma una volta dentro notò che Newt era già scappato. Andò nel panico.

"NEWT? NEWT!!! Oh merda...NEWT!!"

Newt sentiva il suo amico gridare ma continuò a correre in mezzo alla foresta con le lacrime agli occhi. Per un momento aveva pensato davvero che tra lui e Thomas sarebbe potuta nascere un'amicizia, ma chiaramente si era sbagliato.
Continuò a correre finché non arrivò davanti al muro del labirinto ricoperto di edera. Cominciò ad arrampicarsi finché non arrivò in cima. Vedeva la luce del fuoco e sentiva le voci dei suoi compagni che lo stavano cercando. Doveva fare in fretta.
Guardò in basso, cercando di calcolare l'altezza del muro. Era alto, molto alto, circa 15 metri. Non sarà stato abbastanza alto, ma di sicuro la caduta gli avrebbe causato tanto dolore fisico. Era pronto.

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"NEWT FERMO. NON FARLO. TI PREGO, MI DISPIACE. NON VOLEVO FARTI DEL MALE, CAPISCO CHE TI SENTI FERITO MA NON FARLO!"

Newt guardò sotto di se e notò che Thomas gli stava urlando di scendere.
'forse a lui importa di me, forse l'ho giudicato male io'

Anche se con qualche difficoltà, il ragazzo riuscì a scendere senza nemmeno un graffio e insieme a Thomas si diresse al focolare, dove lì stavano aspettando tutti.
Newt non ebbe nemmeno il tempo di sedersi che venne subito "assalito" da uno dei suoi compagni, Minho

Newtmas: out of the closetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora