*4 anni prima*
La mattina seguente.Le stavo addosso ogni secondo ma lei non se ne accorgeva mai.
Ero troppo cauto e silenzioso, lei potrebbe non essere così attenta ma le insegnerò io a esserlo.
Sembra così ingenua e dolce, soprattutto quando mi guardava con quei occhi da bestiolina indifesa.
La seguivo dappertutto ormai, potevo definitivamente definirmi il suo stalker personale.
Forse stavo diventando pazzo o magari era colpa sua, del suo essere se stessa. Mi intrigava, sempre di più, il suo essere diversa dalle altre ragazze sin da quando era una bambina.
Indossava una gonna scozzese scura che le arrivava a metà coscia, mostrando le gambe snelle dalla pelle liscia e chiara. E dalla camicetta bianca si intravedeva un leggero scollo elegante, che le si adattava perfettamente al corpo.
Ai piedi portava delle semplici e carine scarpette con un tacco basso.
Eravamo in una scuola privata ed era il minimo che potevamo fare, vestirci con buongusto.
Adoravo ammirare la sua bellezza per intero. Soprattutto quando non sapeva che la stessi guardando. Mi ammaliava con i suoi occhi e con la sua voce melodica che suonava come una fottuta sirena, per avere la sua età.
Ma volevo che rimanesse innocente anche se le avessi mai mostrato la persona che ero realmente diventato senza di lei. Dahlia era l'unica persona che mi rendeva realmente felice.
Pian piano cresceva sempre di più. E il bisogno di volerla era ingestibile ormai.
Volevo che accettasse di aver perso, di doversi arrendere a me. Non so come faceva ma riusciva a negarselo.
A negarsi qualsiasi cosa fossimo in quel momento. Ed era ben chiaro che ci fossero occhi indiscreti.Naturalmente potevamo vederci di nascosto senza che nessuno scoprisse nulla. Ma se lo venisse a sapere suo fratello, probabilmente potrebbe infilarmi un palo su per il culo. E diciamocelo, non credo che sia tanto piacevole avere un palo nel di dietro.
Mi ero promesso che un giorno diventerà mia, la mia futura moglie e la madre dei miei figli!
Quasi non mi misi a ringhiare, quando qualcuno disturbò la mia concentrazione sulla mocciosa.
<<Kaden!>>.
Merda! Era il fratello di Dahlia. Se avesse scoperto che la stavo seguendo mi avrebbe fatto fuori sul momento.
<<Che vuoi Nath?>> dissi esasperato, per non aver continuato a seguire la mia ragazza.
<<Woow, calma, che ho fatto? Ho per caso disturbato qualcosa, eh?>>.
Lo stronzo mi diede una pacca sulla spalla.
Esatto! <<Visto? Ci sei arrivato da solo. Adesso sputa il rospo amico, sarei un po' impegnato>> risposi stufo.
<<Va bene>> disse perplesso. <<Volevo chiederti un piccolo favore>>.
Voltai di scatto il capo verso il suo viso. Un ghigno spuntò sulle mie labbra e non riuscii a nasconderlo.
Mmh, allora sarebbe potuto essere interessante. Era sempre stato interessante quello che mi chiedeva di fare perciò non esitai nemmeno un secondo.
Ero sempre stato poco più alto di Nath, ma riuscivamo a fissarci negli occhi.
Sconvolto, mi guardò di sbieco ma continuò a parlare. <<Dovresti tenere d'occhio mia sorella>>, <<E per nessun motivo quell'idiota di Aiden deve avvicinarsi a lei, chiaro?>>.
Lo facevo già.
Annuii, sperando di non sembrare troppo coinvolto nella richiesta.
<<Chiunque farebbe fuori quell'imbecille senza palle>> ringhiai.
Sospirò, <<Si è proprio un imbecille, ecco perché le dovrai costantemente stare attaccato>>, <<Tranquillo i nostri genitori non scopriranno se sarai abbastanza cauto >>.
<<Mmh, dimmi un po', hai per caso una cottarella per la ragazzina dagli occhi di ghiaccio?>> lo burlai.
Rise alla mia presa in giro.
<<E tu hai per caso una cottarella per la ragazzina dagli occhi smeraldo?>>.
Mi bloccai. Perché era così vero e falso allora stesso momento. Io non avevo una semplice cotta per la mia mocciosa, io avrei fatto qualsiasi cosa per lei. Anche morire se sarebbe servito
Non sapevo come spiegarlo ma ogni volta che la vedevo, il cuore batteva all'impazzata e mi bloccavo, stringevo i denti finché non mi facevano male.
Risi imbarazzato. <<Avresti dovuto rispondere alla mia domanda, ma si è fatto tardi e devo andare amico>>, lo salutai con un cenno del capo e un sorriso accennato.
Mi incamminai all'interno della scuola e me la ritrovai davanti.
Dahlia Wanner.
Sbatté il viso sul mio petto e fece un passo indietro, <<Sono desolata....>> si immobilizzò, impacciata, appena i suoi occhi si appoggiarono su di me.
Il suo volto, con tratti dolci e definiti, era così incantevole da farmi sciogliere completamente.
<<Desolata? Mmh, ti farò sentire io desolata tra qualche ora>> un ghigno malizioso minacciava di comparire sulle mie labbra ma riuscii a cacciarlo via.
Sorrisi genuinamente, <<Tu e tuo fratello avete la stessa abitudine, eh?>> mormorai a me stesso, <<Sei un po' distratta oggi mocciosa, non è vero?>>, le presi le spalle tra le mani per poter scorgere meglio quel visetto splendente.
Quegli occhioni impauriti, mi stavano fissando.
Sapevo che le piaceva quando le stavo vicino. Ogni volta che lo ero, riuscivo a captare i brividi che le scorrevano su tutto il corpo.
E la stessa identica sensazione accadeva a me ogni dannata volta che entravo in contatto con la sua pelle.
<<Devo andare a lezione, Kaden, quindi se mi lasciassi andare riuscirei a essere presente. Non credi>> disse in tono presuntuoso. Ecco, quel tratto iniziava a venir fuori un po' troppe volte.
<<Mmh, finite le lezioni sappi che ti aspetterò in corridoio e andremo insieme in un posto senza se e senza ma, non accetto un no>>, <<Ho in mente di insegnarti qualcosa di utile, come sempre d'altronde o mi sbaglio mocciosetta?>> affermai scontroso, per poi afferrandole il mento così da farmi sentire chiaro e forte.
Si irrigidì ancora di più e serrò i pugni.
<<No, non ti sbagli>> sputò irritata.
<<Brava ragazza>> lasciai il suo mento per poi vedere che stava velocizzando il passo per andare alla prima lezione della mattinata. Sinceramente dubitavo che fosse preoccupata di ritardare alla lezione di inglese.
C'era dell'altro... Dovevo saperlo al più presto.
Mi diressi verso la lezione di letteratura.
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Fiery Souls
ChickLitDahlia è una ragazza molto introversa, riflessiva e osservatrice. Vela l'odio che ha verso di sé, mostrando al mondo la sua parte migliore. Vuole affrontare, a ogni costo, quei mostri che sono nella sua testa sin da piccola. La mancanza dell'adorato...