"Clomor in nocte" un grido nella notte

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Brayan pov;

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Brayan pov;

Io e la mia famiglia partimmo per le vacanze estive programmate in Florida . Eravamo diretti verso un autostrada , io ero affacciato al finestrino, era notte e stavo guardando le varie macchine passare veloci mentre le gocce di rugiada si rincorrevano sul vetro della macchina come se stessero facendo a gara.

Mia sorella dormiva appoggiata sulla mia spalla mentre da dietro potevo sentire mio padre e mia madre impegnati a discutere sugli orari degli aerei.

Ero stanco anche io stavo per addormentarmi ma sentivo una fitta al cuore,potevo percepire la mia tensione scorrere tra le vene ero ansioso ma non ero ancora a conoscenza del motivo.

Almeno era quello che credevo fino a quando una forte esplosione travolse la mia vita.Il mondo si era fermato per un secondo bruciando tutto ciò che era intorno a esso,divorando lo è annebbiandolo di odio.

Cercai di riprendermi ma il rumore di un clacson mi stordì rimbomba sono in testa diverse volte.Le luci delle varie macchine abbagliarono i miei occhi rendendo la mia visuale ceca è sfumata mentre...un grido trasportato da una leggera brezza ruppe quel silenzio,un grido portatore di morte,un grido infangato di sangue un grido amaro e pungente.

Non era un grido come gli altri quel grido proveniva  dal cuore  disperato di mia madre alla vista del corpo senza vita di mio padre.

Subito dopo tutto divento buio riuscì solo a vedere delle lacrime scorrere dall viso di mia sorella mentre i suoi capelli neri velluto mi facevano da cuscino.

Non ricordo niente di quanto accade in seguito ma mi svegliai su un lettino d' ospedale.

I miei occhi erano socchiusi i vari suoni e le parole mi rimbombavano in testa.

Riuscì soltanto ad intravvedere delle infermiere che si muovevano a un ritmo costante come delle api operaie sempre indaffarate nel fare qualcosa.

La stanza era di un color verde prato con dei leggeri rilievi in marmo.

Scossai un po' la testa avvicinando le mani al bordo del lettino per girarmi e con mia sorpresa vidi mia zia Morgana in lacrime,mi scuoteva,si dimenava,mi implorava perdono,e baciandomi la mano disse<<Brayan ! Brayan!!>>girai un po' la testa ancora un po' stordito e con gli occhi più chiusi che aperti.

Il mio corpino era  impotente di qualsiasi movimento appoggiai il cuscino al muro e mi appoggiai su di esso in modo da vedere meglio.

Guardai un po i miei vestiti,erano diversi,non erano quelli che avevo messo per andare in vacanza.

Ero avvolto da un camice bianco e largo a tal punto da poter vedere una cicatrice sul mio petto.

Ero stato ricoverato al cuore...e una grande cicatrice ricopriva il tutto.

Ero sconfortato...ero solo...volevo ritornare a dormire o almeno fino a quando i miei occhi scrutarono da lontano delle infermiere che dicevano tra di loro a voce alta <<Portatela d'urgenza in sala operatoria !!>>.

Il segreto delle rose:l' amore nascosto dietro le spine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora