Capitolo 11

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Capitolo 11 : per scoprirlo

"Lo hai baciato?! E non me lo ha detto?" protestò Anna, pulendo alcune tazze.

Il bar era quasi vuoto, c'era solo un cliente abituale seduto a un tavolo che leggeva il suo giornale.

"Sì..." disse Michele, appoggiandosi al bancone e fissando sognante in lontananza.

"E lui ha ricambiato il bacio?" Chiese di nuovo, svegliandosi più vicino a lui.

"Oh, lo ha fatto." Michele  rispose, sorridendo.

"È un baciatore molto appassionato, in realtà."

"TMI!!!" lo avvertì Anna, prima di scuotere la testa.

"Ne avete discusso?" Lei chiese.

"Lui... sa già di Bianca?"
Sospirò.

"No, e no. Ho già accennato al fatto di avere già delle cose di famiglia di cui occuparmi, ma non sono entrato nei dettagli, davvero." Lui spiegò, Anna annuì.

"Ma io... sento che lo farò, prima o poi, quando avrò una buona occasione per farlo. Penso che sarebbe carino presentarglielo. Se Bianca scoprisse che pattina, vorrebbe sicuramente provare."
Anna sorrise leggermente.

"Potrebbe non sembrare, ma Fede è davvero bravo con i bambini. In realtà è un insegnante di pattinaggio sul ghiaccio presso la nostra sede, anche se i ragazzi con cui lavora sono un po' più grandi di Bianca." Disse, mentre praticamente guardava Michele  illuminarsi per l'eccitazione.

"Lavora con i bambini?! Dici sul serio?" Chiese.
Anna annuì.

"Sì...voglio dire, quando vi ho messi in contatto, avevo in mente la vostra situazione. Se avessi pensato che Fede non avesse la capacità di essere coinvolto anche con Bianca, allora vi avrei semplicemente detto di arrendervi ." Disse, e Michele  annuì in risposta, prima di prendere un bel respiro.

"Questo potrebbe cambiare completamente la mia vita, ancora una volta." Disse massaggiandosi il mento mentre fissava il vuoto.
Anna gli appoggiò la testa sulla spalla e sorrise.

"Potrebbe, ma non deve essere una brutta cosa, sai? Penso che potrebbe migliorare le cose." Lei disse.

"Sì..." mormorò, prima di abbracciare Anna.
Veniva a prendere Bianca a scuola, e si accigliava quando lei non correva verso di lui sorridendo come sempre. Invece, era trattenuta da un insegnante e dormiva profondamente.

"Buonasera." Disse guardando l'insegnante che sorrideva leggermente.

"Buongiorno signor Blanchette. Bianca si sentiva un po' stanca, quindi le abbiamo lasciato fare un riposino." Lei spiegò.

"Prima di preoccuparti, le abbiamo già misurato la temperatura, ed è normale. Non pensiamo che sia un raffreddore, crediamo che volesse solo riposare un po'." Michele  annuì, sollevato, prendendo sua figlia dalle braccia dell'insegnante.

Si salutò prima di dirigersi verso la macchina e riportare a casa la bambina.
Bianca si svegliò qualche minuto prima del loro arrivo a casa, ed era diventata piuttosto loquace.
Raccontò a Michele  della sua giornata a scuola e insistette per tenere il suo zaino e salire le scale da sola quando scesero dall'auto.

Dopo un po', mentre disegnava sul tavolo mentre Michele  preparava la cena per loro, decise che voleva interrogare anche Michele.

"Com'è andata la giornata, papà?" chiese lei, alzandosi dalla sedia e tirando l'orlo della camicia di Michele  per attirare la sua attenzione.

Il moro la prese in braccio, dandole un bacio sulla testa mentre faceva girare i bocconcini di pollo nella padella.

"È stato bello tesoro, sono stato al lavoro gran parte della giornata." Lui ha spiegato. Bianca annuì comprendendo, ma non era soddisfatta.

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