Le domeniche a casa Hawley erano sacre. Si andava sempre a messa, dopodiché si passeggiava nelle strade principali di Northampton. A casa le domestiche facevano trovare un pranzo degno di un re.
A seguito della morte di Rosemary, Reginald cercò di mantenere comunque viva la tradizione, nonostante incontrasse il rifiuto dei figli di andare in Chiesa o mostrarsi allegri per le vie come se fossero ancora una famiglia perfetta. La verità era che nemmeno a Reginald piaceva l'idea di continuare a vivere la domenica in quel modo. Dopo che un membro della famiglia era stato improvvisamente strappato alla vita infatti, si era ricreduto sul cosiddetto piano di Dio pure lui. Jane aveva sempre finto di essere credente,ma in realtà credeva solo nella libertà e nei sogni che le infiammavano il cuore più di qualunque preghiera avesse mai potuto recitare.
Da quando si trasferirono a New York, quella fu la prima domenica che passarono nella loro nuova casa. Non andarono in Chiesa, non fecero alcuna passeggiata e pranzarono normalmente come tutti i giorni. Una radio in sottofondo teneva compagnia insieme ai tintinnii dei bicchieri e delle posate contro i vari piatti. Il conduttore radiofonico parlava della Guerra di Corea, iniziata poco meno di un anno prima. Intervistò un politico a cui chiese informazioni sugli andamenti bellici e le previsioni, come se si trattasse di una partita di tennis o di football, quando in realtà si parlava di vite mandate al fronte, la cui maggior parte non sapeva neanche per cosa stessero combattendo.«Non se ne può più di queste guerre!» Commentò esasperato Sean, portandosi una mano sulla fronte. Reginald lo guardò con la coda dell'occhio, mentre nel frattempo continuava a mangiare composto. Fuori aveva preso a nevicare e un dolce candido biancore illuminava da fuori il salotto raffinato di quella casa.
«Il problema non sono solo le guerre.» Rispose a quel punto il capofamiglia. «Il problema sono le spie.»«Spie?» Chiese Jane, portando il suo bicchiere di vino alle labbra.
«I comunisti. Il senatore McCarthy ha sempre rivelato il pericolo che viviamo oggi. I sovietici hanno mandato fra di noi le loro spie, possono essere ovunque, specialmente in una città come questa.» Spiegò Reginald alla figlia.
«Tra guerre e spie, sembra che questo secolo sia caratterizzato solo da dolore.» Rifletté Sean, con una punta di cinismo nel tono della sua voce.«Già, ma noi siamo fortunati. Siamo fortunati ad essere cittadini onesti americani, che lavorano tutti i giorni e pagano le tasse.» Reginald aveva delle occhiaie che gli contornavano gli occhi piccoli, le rughe d'espressione segnavano ormai la pelle, in modo indelebile.
Jane continuò a mangiare in silenzio, ma ancora curiosa per tutta quella storia. Anche a Northampton aveva sentito parlare del pericolo dei comunisti, ma non ne comprendeva ancora le varie dinamiche.Verso le sei del pomeriggio Jane si preparò per l'appuntamento con Chris, era ancora molto turbata da quella storia. Rifletté su come Carl Pickett si fosse intromesso in affari che non erano sicuramente i suoi, dalla presunzione del tono della sua voce, di come Reginald acconsentì senza remore. E poi, ciò che la fece rabbrividire ancora di più, fu il modo in cui Carl la scrutò non appena aveva varcato la soglia di casa. Si chiese ad un tratto se non esagerasse con i suoi pensieri accusatori, ma la sensazione che ti lascia sulla pelle un'occhiata prolungata non richiesta è difficile da dimenticare. E non ci era riuscita nemmeno Jane.
Christopher non era sembrato neanche tanto contento di chiederle di uscire e questo non offese Jane, anzi lo considerò come qualcuno, il cui destino era manipolato dal padre, nonostante fosse maschio e, in teoria, avesse maggiori libertà.
C'era troppo freddo fuori, per cui dovette optare per dei collant di lana, un lungo vestito verde scuro con il corpetto stretto e la gonna a campana, un cardigan nero e dei tacchi bassi. Si fermò un attimo davanti lo specchio, osservando i suoi lunghi capelli biondi che spiccavano in contrasto con il tessuto scuro.
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La pittrice di segreti
Historical FictionNew York, 1951. Jane Hawley si trasferisce insieme a suo padre Reginald e suo fratello Sean, dopo la morte della madre. Jane vuole sfruttare le occasioni che le offre la Grande Mela per realizzare il suo sogno, ma la realizzazione di un progetto che...