Buon fine settimana ❤️
Aurora
" amore mio...piccola....devi mangiare qualcosa. Devi..." sento la voce dell'uomo che amo che mi parla ma in realtà non sento niente. Non credo di essermi mai sentita così vuota in tutta la mia vita. Nonna non c'è più.
Un ictus me l'ha portata via.
Io me lo sentivo quel giorno che qualcosa non andava. Quando hai un legame forte con alcune persone ti sembra di sentire anche a distanza quando stanno bene e quando no.
Io quella sera me lo sentivo.
Ricordo che ero a casa con la mia famiglia perché Alex lavorava e io volevo stare con loro da quando le cose erano migliorate. Nonna non rispondeva al telefono e all'inizio poteva sembrare normale ma dopo mezz'ora nonostante le proteste della mia famiglia che ero paranoica mi ero decisa ad andare da lei. Al massimo avrei preso con lei un the e poi sarei venuta a casa ma serena.
Ricordo l'ansia che avevo al cuore mentre stringevo le chiavi di casa sua e giravano nella serratura.
La casa al buio e poi andai in salotto e la trovai immobile ai piedi del divano accasciata sul fianco. Non ero riuscita nemmeno a gridare. Il dolore al petto e le lacrime invece erano forti e tante.
Mi ero buttata ai suoi piedi cercando di chiamarla e per dirle che ero lì per lei.
Quando avevo chiamato in emergenza la mia famiglia pensavano che stessi scherzando ma mai avrei scherzato con una cosa così tanto grave.
Ambulanza. Sirene. Io che corro in strada per fargli segno di salire velocemente.
La corsa in ospedale dove il dottore ci fece la diagnosi e che sarebbe stata dura per lei riprendersi.
Il danno era troppo grave e sicuramente avrebbe avuto dei deficit e la nonna che mi aveva presa in braccio alla mia nascita e tenuto per mano fino ad allora non ci sarebbe più stata.
Ha passato quasi un mese in ospedale e io ero al suo capezzale tutti i giorni negli orari di visita.
Ricordo con certezza quel giorno che andai in reparto e non la trovai e subito pensai il peggio.
Era stata spostata perché dava segni di miglioramento e mi aveva anche parlato sempre con difficoltà ma era riuscita. Le avevo detto che non riusciva più ad accarezzarmi e lei si era impegnata per farlo. La sua ultima carezza. In poche ore era peggiorata fino ad essere dichiarata ormai terminale e che l'avrebbero spostata in una struttura per accompagnarla senza dolore a raggiungere mio nonno in cielo. Anche lì ogni giorno ero lì.
Non volevo perdermi nemmeno un suo respiro. Dormiva sempre ma non me ne fregava. Lei era lì. E so che infondo mi sentiva.
" sto bene qui..." e ora eccomi qui con la testa sul suo petto ancora caldo come la sua mano. È appena morta.
Cioè da poche ore. Ma io non riesco a uscire dalla stanza.
" non è igienico. Spostati Aurora" mi ordina mio padre ma io piango più forte
" è sempre la nonna. Anche se il suo cuore non batte più lei è qui. Lasciatemi stare" sento la mano di mia zia che si posa sulla mia e anche lei piange tanto.
È morta una donna meravigliosa. La mia prima vera mamma.
Sapevo che quando sarebbe successo ne sarei uscita in pezzi. Non che gli altri due nonni non li amassi perché piango ancora la loro morte ma...nonna Maria ed io eravamo molto legate. Le sono stata ancora più vicina quando era mancato nonno. Si sentiva tremendamente sola e indifesa.
Le ho sempre fatto spesa, procurato le medicine, quando ero libera dal lavoro andavo a casa sua e guardavamo in televisione il programma di abiti da sposa, quando commentava era un ridere continuo. E aveva sempre immaginato che un giorno avrei percorso la navata con un abito bianco con lo scollo a cuore e una gonna da principessa. Mi aveva mostrato una volta l'album di matrimonio con mio nonno ed ero rimasta colpita dalla bellezza del suo cerchietto con dei fiori di stoffa, quando lo aveva recuperato dall'armadio ricordo che lo avevo indossato con gioia. All'epoca non c'era ancora Alex. Ero tremendamente sola.
Adesso l'idea di seppellire anche lei mi uccide. Mi logora. Perché te ne sei andata?Mentre fisso la bara di mia nonna ricoperta di fiori bianchi e rosa piango silenziosamente tra mio fratello e i miei due cugini. La chiesa è piena. Fuori c'è il sole. Vedo il prete che prende il foglio che ho scritto per l'occasione e inizia a leggerlo
"Maria era una grande donna. Una brava moglie. Una brava madre. E un tesoro di nonna per i suoi quattro nipoti.
Una grandissima lavoratrice, ha lavorato per oltre cinquant'anni come operaia a Milano.
Ha sempre messo la famiglia davanti a tutto e tutti, anche a sé stessa.
Era sposata con Aurelio, proprio oggi sarebbe stato il loro anniversario. Oggi venti aprile noi parenti pensiamo che lei si sia ricongiunta con lui come ha sempre voluto da quando era mancato il marito quasi tre anni prima. Non c'era data più speciale per lei di questa.
Ha cresciuto quattro nipoti come se fossero suoi figli, e i nipoti potranno portare sempre nel cuore e nella mente il suo ricordo. Perché lei vivrà sempre nel cuore di ogni suo caro. I nipoti sono orgogliosi di aver avuto una nonna così.
C'è ne sono davvero poche.
Era una bravissima cuoca e anche sarta, amante anche dei fiori.
Nonna Maria, ora sei una stella con gli altri nonni che brilli in cielo e ci guardi sempre da lassù.
Ti vogliamo bene. Tanto" e io annuisco a risentire quelle parole perché è tutto vero. Lei sarà sempre in mezzo a noi." amore sono qui" sento le braccia di Alex che mi abbracciano forte davanti alla chiesa mentre i becchini caricano il feretro di nonna sull'auto e io corro dai gradini per darle l'ultimo saluto.
" quando...la cremate vi chiedo di chiamare subito. Voglio metterla con nonno il prima possibile. Deve stare con suo marito" dico ad uno di loro che annuisce facendomi un sorriso di circostanza. È lo stesso uomo che prima c'era in obitorio quando stavano chiudendo la cassa. Era fredda come il ghiaccio ma sempre bellissima.
Era serena ora. Niente aghi. Niente tubi.
Le ho dato un bel bacio e poi lho lasciata chiudere.
" voglio essere io" dico a mia madre che mi raggiunge e non capisce
" voglio tenere io la nonna. Il suo vaso. Lei mi ha preso per prima in braccio quando sono nata. E io voglio essere l'ultima a prendere lei in braccio" vedo che annuisce e sono sollevata che la pensi così.
Ti voglio bene nonna. E sarà per sempre
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Lost in You
RomanceAurora è nel fiore dei suoi anni ma non sa ancora cosa vuole per sé e cosa le riserverà il futuro. Un lavoro che non la soddisfa, una famiglia che non la capisce e supporta in certi momenti e le manca soprattutto l'amore di un uomo. Un uomo che come...