L'incubo è solo la notte. / Alec volturi

Capitolo 12

Madison 's Pov

Eravamo arrivati a casa da poco, ma mi sentivo abbastanza strana.
Non capivo che cosa fosse successo con Demetri dentro il camerino, e soprattutto, non riuscivo a capire il perché mi sentissi tremendamente in colpa per Alec anche se effettivamente non avevo fatto niente.

Entrai dentro la mia stanza ed iniziai a prepararmi, alla fine avevo scelto un vestito celeste, arrivava a metà coscia, avevo la schiena scoperta e si allacciava con un fiocco da dietro il collo.
Alec entrò nella mia stanza quando finì e si avvicinò a me, aveva gli occhi più dolci, quasi come se fosse innamorato di quel che stesse guardando; me.
Mi girai verso di lui e gli sorrisi.
"Sei disarmante con questo vestito"
mi disse lui, rivolgendomi un mezzo sorriso.

"Grazie Alec, ma secondo te, dovrei tenere i capelli slegati?"
Chiesi, quando entrò mi sentii ancora più in colpa per come avevo fatto.
Per il brivido che percosse la mia schiena quando Demetri mi sfiorò, ma non era lo stesso brivido di quando mi aveva toccata Alec.
Ricordo ancora le sue mani lungo le mie coscie o le sue labbra sulla mia pancia, nessuno mi avrebbe mai fatto lo stesso effetto.

Si avvicinò più a me, facendomi guardare allo specchio, prese da dentro il cassetto un laccetto dello stesso colore del vestito, e poi prese due ciocche di capelli, intrecciandole, legandole con questo laccio che fece a forma di fiocco.
Mi girai verso di lui, e gli lasciai un bacio sulla fronte per ringraziarlo.

"Sei strana Madison, è successo qualcosa?"
Mi chiese, il panico mi assalii.

"Nono! Che doveva succedere? Assolutamente nulla! Ora andiamo, è già tardi"
Dissi allontanandomi da lui, e scendendo le scale di fretta, quasi non cadetti.
C'erano già tutti, tra cui i Volturi, ancora non avevo un bel rapporto con loro.
Forse solo con Jane, ma perché era la sorella di Alec.
Salutai i miei amici di scuola, ed il branco, soffermandomi su Seth.
Era la seconda volta che lo vedevo dopo il nostro addio, ancora mi faceva strano non averlo più attorno.
Mi faceva strano non baciare più le sue labbra calde.
Lo abbracciai, stringendolo forte a me come una bambina.

"Sei bellissima Sole"
Mi disse lui, sole, ancora mi chiamava così.
Gli sorrisi, per ringraziarlo, poi mi staccai dall'abbraccio.
Eravamo troppo vicini.
Mi girai verso Alec, sembrava infastidito.
Accanto a lui c'era Demetri.
Dio mio, ma perché tutte a me? Solo lui ci mancava.

Per il resto della festa pensai solo a divertirmi, anche se pure mamma mi diceva che ero strana.
Pensai di parlargliene dopo la festa.
Forse se ne parlavo con lei mi poteva aiutare.
Demetri non si risparmiò qualche occhiata, anzi sembrava più che felice di farle.
Dio, ma come si faceva una roba del genere? Alec era il suo migliore amico!