"The most dangerous heart disease:strong memory."
-Nizar QabbaniNARISSA
Dopo essere uscita dall'aula mi ha chiamata mia madre preoccupata chiedendomi di andare a prendere Sophia e portarla in ospedale per un controllo perché giocando si era fatta male.
Santo cielo, quella bambina non stava mai un attimo ferma. Anche all'orfanotrofio ne combinava di tutti i colori e puntualmente mi prendevo la colpa.
Uscita di corsa dal portone dell'università mi infilai subito in macchina.
C'era un traffico assurdo e la mia mente, pur non volendo, non la smetteva di pensare a quel ragazzo saccente di Jaden Smith.
Chissà chi era, non l'avevo mai visto prima da queste parti.
Fortunatamente il suono di un clacson mi fece risvegliare dai miei assurdi pensieri.
Adesso devo pensare solo a Sophia.
Il traffico stava diminuendo perciò partì in quarta per arrivare il prima possibile.
10minuti dopo stavo aspettando che facessero uscire Sophia.
Finalmente eccola!
"Ehi Sophi tutto bene?, fammi vedere..."
Aveva un taglio non troppo profondo sopra il sopracciglio e un bernoccolo in fronte.
"Ti fa tanto male?"
"No no." Mi disse mentre si mordeva il labro anche esso sanguinante e aveva gli occhi lucidi.
"Va bene poi mi spieghi cosa è successo adesso andiamo all'ospedale dove lavora mamma così ti fa un piccolo controllo, va bene?"
Mia sorella annuì.
Lanciai un' occhiataccia alla signora che l'aveva accompagnata e me ne andai.
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Arrivate al New Paradise già nostra madre ci stava aspettando davanti alla porta di ingresso.
Abbracciò forte Sophia e la portò dentro.
Io non riuscì ad entrare.
Odiavo gli ospedali e in particolar modo quello.
I ricordi ritornarono prepotenti nella mia mente.
Io distesa su uno di quei lettini,
Mani ovunque che volevano toccarmi e visitarmi.
Io che gridavo e gridavo...
"NON TOCCATEMI, NON TOCCATEMI!"
"Voglio vedere SOPHIA!"
Poi una mano mi accarezzò la testa e quel tocco mi sembrò così familiare che smisi di agitarmi;
Sentì solo che mi disse:"sei al sicuro adesso."
Poi il buio.Non riuscivo a respirare,dovevo allontanarmi da lì, scrissi un messaggio a Sophia avvisandola che me ne stavo andando e che quando avrebbe finito sarei venuta a riprenderla.
Misi in moto mentre sentì il rumore di una macchina arrivare a tutto gas.
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E se Invece fosse per sempre?
RomanceNerissa, nonostante la sua giovane età, convive con un passato difficile e alquanto doloroso. All'età di quattro anni è stata lasciata in una cesta avvolta nella sua copertina preferita, davanti al portone di un orfanotrofio. Qui inizierà il suo i...