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Occhi.
Quei maledetti occhi
Mi fottevano sempre.
Ci facevo l'amore solo a guardarti.
Charles Bukowski

Anastasia

Indosso la divisa e dopo aver pettinato i capelli esco dalla mia stanza.

Qualcuno mi tira per il polso, sgrano gli occhi, Asher mi sbatte contro il muro e mi tappa la bocca con la mano.
"Ma buongiorno Ragazzina"

Alzo gli occhi al cielo, dopo che era uscito dall'ospedale noi siamo tornati tranquillamente ad odiarci perché io avevo protetto qualche ragazzo che lui voleva picchiare e lui ha continuato a rompermi il cazzo.

Lo odiavo.
Lo odiavo da morire.

"lo hai saputo?"
Alza un bigliettino con l'altra mano, mentre continua ad impedirmi di parlare, prima o poi lo ammazzo.

"è il gala, conosci?"
"il gala della scuola che si tiene in un'altra residenza di proprietà del preside, un palazzo"

Leva la mano
"brutto stronzo che non sei altro ma ti sembra normale? Dico io, che ci fai qui?"
"sono venuto a riferirti una cosa Luna mea"
"mh"
"questa sera, alle 11 esci dalla stanza, voglio farti provare una cosa"

"voglio proprio vedere che bella idea che ti è venuta" incrocio le braccia al petto
"stai tranquilla ragazzina, tanto stasera la vista non ti servirà"
"in che senso"
"sorpresa" dice con un sorrisetto stampato in faccia.

"ti odio"
"Ego vero vellem in ore tuo haerere linguam meam, puella, differentias invenire"
(io invece forrei ficcarti la lingua in bocca, Ragazzina, trova le differenze)

"la devi finire di parlare in Latino, non ti capisco" mi lamento
"è proprio per questo che lo faccio" Roteo gli occhi infastidita, io questo ragazzo lo odio con tutto il cuore.

Asher

Lei incrocia le braccia al petto, questa azione fa risaltare il suo seno e il mio sguardo ci cade sopra, un gesto così innocente, lei è così innocente, ma  non ha idea di quello che vorrei farle in questo momento.

"e se non uscissi dalla mia stanza stasera?"
Non fare questo gioco ragazzina, non giocare così con me, il mio aucontrollo si esaurisce velocemente.

"tu uscirai da quella stanza stai tranquilla"
"e perché dovrei?"
"perché se non esci tu, entro io"
Lo sento, il suo respiro che si blocca, fa tutta la difficile, ma io lo sento l'effetto che gli faccio e sento pure l'effetto che fa a me.

Ragazzina del cazzo.

Anastasia

Lo spingo via
Oh oh, si è incazzato mi sa
Incombe su di me.
"fallo di nuovo e ti faccio vedere cosa si prova ad essere sbattuta contro la prima cosa che mi passa davanti"
"parli parli ma poi non fai mai niente, sei tutto fumo e niente Arrosto Asher"

Ma Anastasia che cazzo fai? Lo sfidi?
"mi stai sfidando"
"non lo so.. Ti sto sfidando?"
"rispondi." il suo viso ad un soffio dal mio
"forse" dico in un sussurro quasi inudibile.

Lo vedo, come cerca di trattenersi.
"Hai paura?" lo sfido
"Tu dovresti avere paura Anastasia"
"e di cosa dovrei avere paura?"

"di me"

Le sue braccia si posizionano una a destra ed una sinistra chiudendomi ogni via di uscita.

"Ascoltami bene Anastasia, la devi smettere di mettermi alla prova in questo modo, perché arriverà il momento in cui il mio autocontrollo svanirà è tu avrai tutto quello per cui mi hai sfidato, è chiaro?"
"c-" non mi fa neanche finire di parlare, questo ragazzo era mia tortura, la mia rovina.

"non lo scambiare per gentilezza, non lo scambiare per clemenza, è un avvertimento"
Rimaniamo a fissarci per un po' mentre la luce blu riflessa dalle vetrate colorava lo spazio circostante.

"detto questo, ci vediamo questa sera, Luna mea"

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"detto questo, ci vediamo questa sera, Luna mea"

Nonostante lo odiavo però, nonostante lo disprezzavo con tutto il mio cuore, desideravo... Baciarlo, lo desideravo e lo odiavo.

Le nostre labbra, avrebbero potuto toccarsi da un momento all'altro, solo un millimetro... Solo un..

Lui si allontana prima che potesse succedere però...

Asher

Non potevo farlo, io mi controllo, ma se le...

Se le facessi del male? Anche involontariamente, non me lo perdonerei mai.

Non ho mai avuto questi problemi, con le ragazze, non mi importava, alla fine, si trattava solo di una notte, guarda quanto me ne poteva fregare.

Ma io non so... Non so proprio cosa fare per quello che... Lei è strana... È diversa, forse, sono queste le parole giuste, se la baciassi non riuscirei a controllarmi ed io.... Non voglio farle del male.

Ma che cazzo dico?
Ma che mi sta succedendo?
Non mi importa di lei dopo averla portata a letto me ne disfo.

Non mi importa, non mi importa di lei ma... No, Asher, solo sesso.

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Ecco un'altro capitolo per voi
Nel prossimo capitolo scopriremo cosa asher ha in serbo per la nostra protagonista, tenetevi pronti

Kiss kiss

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