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Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei.
Così potrò poi vantarmi con i diavoli
Di aver visto il paradiso
Senza mai entrarci
W. Shakespeare

Anastasia
🔞

Sistemare la camera, fatto
Portare i vestiti in lavanderia, fatto
Guardo negli scaffali della biblioteca cercando il libro che mi serviva per la lezione di Storia della prossima settimana, passo il dito sulla spina di tutti i libri leggendo i titoli finché non lo trovo e lo recupero.
Prendere il libro, Fatt-

"che fai qui alle 11 di sera ragazzina?"
Mi volto
"stavo cercardo un libro, che succede?"
"perché? Ci deve essere per forza qualcosa per parlarti?"
Corrugai la fronte, le sue mani si posano sui miei fianchi.

"siamo in Biblioteca Asher" sussurro
"ma non c'è nessuno"
Lui mi solleva e mi spinge contro lo scaffale.
"Asher sono seria"
"adesso non posso nemmeno più prendermi cura della mia ragazza?"

Alzai gli occhi al cielo mentre lui continuava a massaggiarmi le cosce con le dita, lo ma apposta, che stronzo.
Avvolgo le bambe attorno a sul bacino e lui geme di dolore.

"ti fa ancora male?" dico chiaramente preoccupata.
"sto bene, stai tranquilla"
"ne sei sicuro?" lui mi guarda negli occhi
"sto bene"

Mi passa il pollice sul labbro inferiore prima di farmelo passare tra le labbra.
"succhia" continua a guardarmi negli occhi ed io non lasciando il suo sguardo obbedisco.

"Brava ragazza" infila il dito più a fondo ed io inizio a sentire la sua erezione crescere contro la mia gonna.

Tira fuori il dito dalle mie labbra e se lo porta alla bocca, lo succhia ed io impreco sotto voce.
Mette una mano sul mio stomaco e mi tiene sollevata contro lo scaffale mentre si inginocchia davanti a me.
"allarga le gambe"
Lo guardo, lui con due dita mi sposta l'intimo di lato.
"fidati di me" sento il suo respiro sulla mia zona sensibile.

"Asher.." ansimo
Ci lascia un bacio mentre continua a tenermi contro lo scaffale.
Ci passa la lingua sopra, dannazione.

"sei già bagnata e non ho nemmeno iniziato" sussurra.
Tengo la sua testa contro di me mentre chiudo gli occhi.

Avvolgo le gambe attorno al suo collo per ottenere una posizione più comoda mentre lui continua ed io faccio di tutto per trattenermi, visto che ci trovavamo in un luogo pubblico.

La sua mano dal mio stomaco sale sotto la mia camicia, prende un seno in mano e lo stringe, sale ancora di più passando una mano sul mio collo prima di arrivare a tapparmi la bocca ed io gemo contro di essa.
"sarai la mia condanna a morte Anastasia" sussurra continuando il suo lavoro su di me.

"Oddio Asher" dico con voce strozzata contro la sua mano che preme ancora sulle  mie labbra.
Lentamente raggiungo l'orgasmo e lui mi mette giù per poi avvicinarsi e baciarmi.

"c'è qualcuno qui?" Dice una voce Maschile
Sgrano gli occhi
"chi è?" sussurro, lui mi prende la mano e mi fa passare per diversi scaffali "seguimi"

Gli dò diversi colpi nella schiena
"Sta venendo qui, sta venendo qui" cerco di avvisarlo
"entra lì" indico l'armadio
"ma sei pazza?"
"entra là dentro e basta"
"e tu?"
"ha sentito una voce farò finta di leggere, Sbrigati"

Lui si infila dentro l'armadio, io acchiappo il primo libro che mi passa davanti, apro una pagina completamente a Caso e mi appoggio allo scaffale facendo finta di leggere.

Sento i passi farsi sempre più vicini e forti.
"Signorina?" mi volto
IL VICEPRESIDE
"oh vicepreside Park"
"che fa qui a quest'ora?"

"em io sto leggendo ... È così tardi? Non me ne ero neanche resa conto mi scusi tanto" mi invento, fa si che ci creda, fa si che ci creda.

"e cosa sta leggendo?"
Giro il libro al contrario, "ossor OtteccuppaC? "
"Cosa?" lui mi guarda stranito
È AL CONTRARIO COGLIONA

"emm mi scusi...Cappuccetto Rosso" sorrido cercando di essere più disinvolta possibile.

Mentre il preside parla un bigliettino mi cade accanto... Mi volto di poco provando a leggerlo..

Secondo avviso

Sento un rumore, Mi volto di scatto.
Il vicepreside era all'impiedi con gli occhi sgranati e un coltello conficcato nel cranio.

Urlo.
Perde l'equilibrio e cade sul pavimento e sento il rumore della sua carne spappolata.

"Oddio, Asher, Asher"
Asher esce immediatamente dall'armadio e si blocca vedendo il corpo dell'uomo in una pozza di sangue.

"Cos'è successo?" arriva accanto a me sempre continuando a guardare l'uomo.
"M-mi stavo inventando qualcosa finché.... Un bigliettino mi è caduto accanto, c'era scritto secondo avviso, A-appena mi sono voltata lui era... Era... Morto"

"Anastasia" mi volto verso di lui
"mh" sussurro trattenendo le lacrime, perché non uccide me e basta invece di fare del male agli altri.

"andiamo via" mi sussurra all'orecchio prendendo la mia mano ed io lo seguo.

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Nono capitolo
Tenetevi pronti...

Kiss kiss

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