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Al di là del limite
Degli occhi tuoi
Lucio Battisti

Sentii il telefono vibrare e i miei occhi si aprirono lentamente, ma che diavolo è a quest'ora.

Controllo l'orario, l'una e un quarto,
poi aprii il messaggio e lo lessi.

Dormi?

Un piccolo sorriso si curvò sulle mie labbra.

Dormivo, tu?

OH non volevo svegliarti,
Scusa

Tranquillo, che succede?

Vieni fuori

In che senso vieni Fuori Asher

Guarda la finestra

Mi voltai verso la finestra e lo vidi immezzo all'erba.

Ma che combini

Vieni

Ok, arrivo

Mi alzai dal letto, infilai una felpa e dei pantaloncini e uscii dal collegio, svoltai l'angolo e camminai immezzo all'erba verde.

"so può sapere che combini a quest'ora" sussurro.

Lui mi avventa per la vita e preme le sue labbra sulle mie, sgrano gli occhi colta di sorpresa poi ridacchio.

"che c'è, perché mi hai chiamato qui?"
Lui tiene le sue mani sulla mia vita mentre mi guarda negli occhi, le sue iridi chiare brillano nel buio.

"devo dirti una cosa"
"Cosa?" che succede Asher?
"fra poco c'è il Gala... Mi chiedevo.."
Sorrisi, sta veramente per chiedermi di andarci con lui?

"ti va di venire al ballo con me Luna mea?"
"mhh non lo so" lo presi in giro e lui inclinò la testa di lato
"certo che ci vengo con te al ballo scemo"

Lui sorrise e mi diede un'altro bacio
"quindi... Ci vieni a vedere la stelle con me?"
"Asher se scoprono che-"
"non lo scopriranno Anastasia tu devi solo fidarti di me" mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Mi prende per mano e inizia a incamminarsi dentro il bosco.
"dove stiamo andando Asher?"
"in un posto" dice continuando a guardare in avanti.

Arriviamo davanti un albero e noto che c'è una scala, che posto è questo..

"sali" mi guarda negli occhi.

Metto una mano sulla scala di legno e inizio a salire lentamente, passo in un buco che porta sopra l'albero, sorrido era un piattaforma di legno ed era ricoperta da cuscini a coperte,
Alzo lo sguardo, eravamo un po' lontani dal grande castello del college ed eravamo anche molto in alto.

Lui sale a sua volta e si sdraia sulla piattaforma.
"vieni qui" mi sorride ed io mi sdraio accanto a lui.

Guardo il cielo costellata da milioni di stelle luminose.

Lui era la notte io ero le stelle,
Le stelle non possono brillare senza l'oscurità.

Asher

Lei era le stelle, io ero la notte,
La notte è solo una grande distesa di Nulla senza le stelle.

Gli accarezzai i capelli, e se un giorno fossi stato solo oscurità?
E se un giorno lei fosse stata solo stelle?
Gli portai davanti il naso un cioccolatino.

"tieni"
"no grazie non mi va..."
Da quando non mangia il cioccolato?
Vedo lei abbassare lo sguardo sul suo stomaco prima di coprirselo con le braccia.

Mi metto seduto e lei fa lo stesso, gli prendo il viso tra le mani.
"che hai?" sussurro con dolcezza, ti prego dimmi che non è quello che penso.
"niente" abbassa lo sguardo, metto le dita sotto il suo mento obbligandola a guardarmi negli occhi.

"che succede Anastasia?"
"è solo che...."
Aspettai che continuasse, nella mia mente ripetevo
Anastasia sei perfetta
Anastasia sei perfetta
Anastasia sei perfetta
Anastasia sei perfetta
Anastasia sei perfetta

"....in questo periodo ho mangiato molto, quindi ho provato a digiunare un po', perché ho preso qualche chilo e-"
"Luna mea.."

Anastasia

"luna mea..."
Come glielo dico che guardo un piatto pieno come se fosse mio nemico.
Come glielo spiego che evito di parlare di cibo.
Come glielo spiego che mi vedo grassa.
Come glielo spiego che vorrei solo essere perfetta come le altre.
Come glielo spiego che avvolte mi guardo allo specchio e penso forse dovrei dimagrire.
Come-

"....il tuo corpo non può pagare per quello che la tua mente pensa"
"si lo so ma-"
"no Anastasia, non lo sai, perché altrimenti non guarderesti in quel modo un piatto di pasta, ti ho vista, l'altro giorno in sala, ti quando hanno messo quel piatto davanti, ti sei girata verso Aidan e l'hai pregata di andare in bagno"

"Asher io.."
"Anastasia, non ho mai visto nessuno come te, non ho mai visto nessuno con i tuoi occhi grandi, i tuoi capelli, il tuo corpo, non ho mai visto nessuna perfetta come te"

Scarta il cioccolatino e me lo mette davanti le labbra.
"mangia"
"Asher.." lo prego
"mangia" lui ripete, se lo mangio... Quanti carboidrati ci sono dentro, quanto cioccolato... Quant-
Lo porto alle labbra e lo mangio mentre le lacrime mi rigano il viso
"quando la mente parla il corpo paga"
Sussurra prima di premere le labbra sulle mie.

Non sono grassa
Non sono grassa
Non sono grassa
Non sono grassa
Non sono grassa

Si stacca e mi guarda negli occhi
"il corpo non deve pagare per quello che la tua mente pensa, ripetilo insieme a me"
"il corpo.."
"il corpo.."
"non deve pagare.."
"non deve pagare.."
"per quello..."
"per quello..."
"che la tua mente pensa.." dice
"per quello che la mia mente pensa.." sussurro

Asher

In una notte piena di stelle io riuscivo a vedere solo lei.
Nella sua grande felpa nera, lei che mi guardava incerta, lei con i suoi occhi lucidi che riflettevano le stelle.
Vedevo le stelle nei suoi occhi.
Vedevo quello che lei non riusciva a vedere in sé stessa.
Lei che illuminava la mia oscurità con la sua luce.
Al di là del limite dei suoi occhi io vedevo l'infinito.

____________

11 capitolo
È stato un po' difficile scrivere questo capitolo per me, perché io mi ci rivedo in quello che scrivo.
Per questo ci ho messo un po'.

Il corpo non deve pagare per quello che la mente pensa. ❤️‍🩹

Kiss kiss

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 08 ⏰

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