Ero talmente immersa nello studio delle materie d'esame che sussulto quando il mio cellulare inizia a squillare nell'altra stanza.
Sbuffo, mi alzo pigramente dalla scrivania e vado a rispondere.
Numero sconosciuto, strano."Pronto?"
"Abbie! Sono Allan, Cameron mi ha dato il tuo numero""Allan..." sospiro io senza riuscire a nascondere un velo di delusione. Intimamente so bene chi avrei preferito che rispondesse al telefono, ma non mi permetto nemmeno di pensarlo.
"Ti disturbo?" Chiede lui.
"No, non preoccuparti, sto studiando per gli esami, ma una pausa da tutti quei libri non mi farà male" forzo un sorriso, anche se a dire il vero vorrei solo capire il motivo della chiamata e tornare ai miei appunti.
"Non preoccuparti per gli esami, sembrano una montagna insuperabile ma una volta passati ti renderai conto di quanto fosse inutile avere tutta quell'ansia"Ogni tanto dimentico che ha qualche anno in più di me e che lui gli esami li ha già fatti.
"Come ti posso aiutare? Se stai cercando Cameron per le scommesse non so dove sia, non è con me" lo incalzo
"Non cercavo Cam, a dire il vero volevo parlare con te... sai non ho mai avuto abbastanza coraggio per chiedertelo prima, ma ti andrebbe di venire a prendere un caffè con me più tardi?"Lancio un'occhiata all'orologio, sono le 9 di mattina e la montagna di libri sulla scrivania mi guarda con estrema disapprovazione.
"Non lo so Allan, il tuo invito mi lusinga ma sai, gli esami, lo studio..."
"Dai per favore, non farti pregare, ti porto da Starbucks" insiste lui con un filo di speranza nella voce.Sbuffo, probabilmente è stato Cameron a dirgli che ho un debole per quella caffetteria, dopo dovrò farci due parole.
"Va bene, forse una pausa mi farà bene"
"Fantastico! Ti vengo a prendere tra un'ora e mezza sotto casa" esclama luiLo ringrazio, lo saluto e chiudo la telefonata.
Subito apro la chat con Cameron e digito velocemente un messaggio: «indovina con chi sto per andare a prendere un caffè? Dobbiamo fare un discorsetto io e te».Poi blocco nuovamente il telefono, lo lascio cadere sul letto e mi vado a preparare per questo appuntamento improvvisato.
Cerco di creare un outfit semplice ma carino, mi sistemo i capelli e mi trucco leggermente. Infilo il mio adorato paio di Nike e, puntuale come un orologio svizzero, sento il campanello suonare, così alzo il citofono e avverto Allan che sarei scesa a breve"Afferro al volo la borsa e gli occhiali da sole, prendo cellulare, chiavi di casa e il mio inseparabile burro cacao ed esco dal mio appartamento.
Allan mi stava aspettando appoggiato al suo suv bianco parcheggiato proprio davanti il vialetto del mio condominio.
Ammetto che non avevo mai pensato a lui con interesse romantico, ma a soffermarcisi sopra, è proprio un bel ragazzo.
Le sue spalle larghe e le braccia muscolose sono perfettamente avvolte dal tessuto di una polo color panna e il paio di pantaloni blu navy che indossa gli cadono a pennello.
Sembrerebbe quasi un bravo ragazzo, se non lo conoscessi non immaginerei mai che è proprio lui a gestire il traffico di scommesse sugli incontri di pugilato clandestini della zona, i quali tra l'altro, a giudicare dalla sua macchina, devono rendere parecchio."Ciao Abbie!" Esclama Allan con un sorriso smagliante
Ricambio il saluto un po' imbarazzata dalla situazione, lascio che mi apra la portiera per salire in macchina e aspetto che anche lui si posizioni al posto di guida.
Che galanteria, penso.A parte un palpabile imbarazzo iniziale, il tempo con Allan passa inaspettatamente veloce, con lui è piacevole chiacchierare, è educato, gentile e anche se mi fa strano ammetterlo, riesce a farmi sentire in qualche modo speciale.
Improvvisamente però, mentre ci sediamo ad uno dei tavolini di Starbucks con il nostro caffè freddo in mano, il suono di una notifica del mio cellulare mi riporta violentemente alla realtà: un messaggio da Harry.
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Let Me Love You [Harry Styles]
Fanfiction"Pensi che abbiamo fatto una cazzata?" chiedo ad Harry preoccupata. "L'unica cazzata che ho mai fatto con te, Abigail, è stata quella di allontanarti da me" mormora lui guardandomi fisso negli occhi. Abbie era una brava ragazza, Harry esattamente l...