Capitolo 1: Un Nuovo Inizio

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Il sole mattutino filtrò attraverso le tende semiaperte della mia camera da letto, tingendo le pareti di una luce dorata che danzò delicatamente sul pavimento in legno. Ero ancora a letto, i miei occhi si aprirono lentamente mentre mi svegliai dal sonno profondo. Il silenzio rilassante di quella nuova casa mi avvolse come una coperta calda. Mi ero trasferita lì per trovare un po' di pace, lontano dalla frenesia costante della città che non dorme mai.

Mi stesi con grazia, lasciando che le coperte scivolassero giù dal corpo mentre sollevavo le braccia sopra la testa. Il pavimento in legno lucido era fresco sotto i miei piedi nudi mentre mi alzai e camminai con passo leggero verso la finestra. Tinsi le tende leggermente per vedere meglio fuori: il quartiere si stava risvegliando lentamente, con le prime persone che passeggiavano lungo i marciapiedi e i bambini che giocavano nel parco di fronte.
Nonostante la mia fama e la ricchezza derivante dalla mia carriera, scelsi di trasferirmi in questa città piccola e tranquilla per sfuggire alla pressione costante della celebrità.
Il mio appartamento lussuoso, arredato con gusto, divenne il mio rifugio ben meritato dopo giorni di intensi tour e esibizioni. Qui, tra le strade meno affollate e i volti meno riconoscibili, potevo finalmente respirare senza il peso delle aspettative e dei riflettori.

La luce del mattino invadeva la cucina attraverso la grande finestra panoramica, creando giochi di ombre e riflessi sul pavimento di marmo.
Preparai il mio caffè preferito, gustandomi il profumo intenso che riempiva la stanza. Accanto al caffè, c'erano dei fiori freschi che avevo comprato al mercato il giorno prima: tulipani colorati che aggiungevano una nota di vivacità alla mia colazione solitaria. Mi sedetti al tavolo, sorseggiando lentamente il caffè caldo mentre guardavo fuori dalla finestra.

Quel giorno era speciale. Sentii nell'aria una sensazione di attesa, di cambiamento imminente. La mia vita era sempre stata un susseguirsi di impegni, di tour mondiali, di sessioni in studio e di performance scintillanti. Ma lì, in quel nuovo spazio che avevo scelto per chiamare casa, trovai finalmente un po' di tranquillità per me stessa.

Accesi il laptop sul tavolo e iniziai a controllare le email e le notifiche. Come una delle cantanti emergenti più promettenti, dovevo essere sempre connessa e pronta a rispondere alle richieste della mia agenzia e dei miei collaboratori. La mia carriera mi aveva portato in luoghi incredibili, ma avevo imparato a trovare gioia nei piccoli momenti di tranquillità come quello, tra le quattro pareti di quella casa che ora chiamavo mia.

Mi fermai un momento per riflettere, mentre il sole continuava a salire nel cielo blu. La sensazione di quiete interiore che mi avvolse fu un'opportunità per ricaricare le energie, per prepararmi a quello che la giornata mi avrebbe riservato. Non sapevo cosa mi avrebbe aspettato quel giorno, ma sentivo che sarebbe stata una giornata diversa dalle altre.

Il tempo passava inesorabilmente mentre io continuavo a sorseggiare il caffè, immersa nei miei pensieri. Era un momento di riflessione, un momento per guardare avanti e contemplare tutto ciò che mi aveva portato fino a lì. La decisione di trasferirmi in questo quartiere tranquillo non era stata casuale; era stata una scelta meditata, motivata dalla necessità di trovare equilibrio e serenità nella mia vita tumultuosa.

Dopo la colazione, decisi di esplorare un po' il quartiere. Indossai uno dei miei outfit preferiti: un paio di shorts in jeans sbiaditi e una felpa oversize morbida, perfetti per una giornata rilassata ma con stile. Uscii di casa con la borsa di chanel sulla spalla, pronta a scoprire cosa il quartiere avesse da offrire.

La strada principale era fiancheggiata da piccoli negozi e caffetterie accoglienti. Il profumo del pane appena sfornato e del caffè appena preparato fluttuava nell'aria fresca della mattina. Mi sentivo come una turista nella mia stessa città, curiosa di ogni angolo e di ogni sorpresa che il quartiere avesse da offrire.

Mentre camminavo lungo la strada, incontrai alcuni vicini che stavano curiosamente guardando la nuova arrivata nel quartiere. Alcuni sorrisi cordiali e un paio di brevi scambi di parole mi fecero sentire subito ben accolta. Era piacevole vedere quanto il senso di comunità fosse forte in questo piccolo e sconosciuto angolo di città.

Decisi di fermarmi in una piccola libreria indipendente che mi aveva catturato l'attenzione. Era un ambiente accogliente, con scaffali pieni di libri che raccontavano storie di mondi lontani e personaggi indimenticabili. Il proprietario, un uomo anziano con gli occhiali alla moda, mi accolse con un sorriso amichevole.

"Benvenuta," disse gentilmente. "Sei nuova in zona, giusto?"

Annuii con un sorriso. "Sì, mi sono trasferita qui da poco. Sto cercando di conoscere un po' il quartiere."

"Questo è un buon posto per cominciare," rispose lui, indicando i libri intorno a noi. "Se hai bisogno di raccomandazioni o di qualche consiglio su cosa fare in zona, sono qui per aiutarti."

Ci scambiammo qualche parola mentre esploravo le scaffalature. Alla fine, scelsi un romanzo che sembrava promettente e lo portai alla cassa per pagare. Il proprietario mi ringraziò con un sorriso, augurandomi una buona giornata.

Uscii dalla libreria con il libro nella borsa, sentendomi più a mio agio e più familiare con il quartiere. Il sole era alto nel cielo ora, e decisi di fare una passeggiata nel parco che avevo visto di fronte a casa mia. Era un piccolo parco con alberi verdi e panchine accoglienti, il luogo perfetto per rilassarsi e riflettere.

Mi sedetti su una delle panchine, guardando attorno con un senso di pace interiore. La decisione di trasferirmi qui stava iniziando a sembrare sempre più giusta. Avevo bisogno di questo spazio per me stessa, per ricaricare le energie e per ritrovare l'ispirazione che la frenesia della mia vita professionale spesso mi negava.

Chiusi gli occhi per un istante, godendomi il tepore del sole sulla pelle. Era un momento di tranquillità, di pace. Mi sentivo grata per la nuova opportunità di vita che avevo deciso di abbracciare.
Mi ero appena seduta sulla panchina del parco, con il libro appena comprato sulle ginocchia, quando sentii uno sguardo posarsi su di me. Alzai lo sguardo e incontrai quello di un ragazzo seduto qualche metro più avanti. Era concentrato a scrivere su un taccuino, con una matita tra le dita e uno sguardo serio.

Mi sentii improvvisamente a disagio sotto il suo sguardo intenso, e sentii il bisogno di fare qualcosa per rompere il ghiaccio. Con un respiro profondo, mi decisi ad avvicinarmi.

"Scusa," dissi con voce appena udibile. "Posso... posso sedermi qui?"

Il ragazzo alzò lo sguardo dal taccuino e mi guardò per un momento, come se stesse valutando la mia richiesta. Poi, un sorriso gentile si diffuse sul suo viso.

"Certo," rispose con calma, spostandosi leggermente per farmi spazio sulla panchina. "Fai pure."

Mi sedetti con un misto di gratitudine e nervosismo. Il ragazzo sembrava rilassato e tranquillo, il che mi fece sentire ancora più timida.

"Io sono Taehyung," disse improvvisamente, rompendo il silenzio imbarazzante. "Sono qui per trovare ispirazione per la mia arte."

"Jennie," risposi con un sorriso timido, sentendomi subito più a mio agio. "Anche io sono qui per trovare un po' di pace e ispirazione. Fai l'artista?"

Taehyung annuì, mostrandomi il taccuino. "Sì, sono un artista visivo. È il mio modo per esprimere ciò che vedo e sento."

La conversazione prese naturalmente il via, con Taehyung che raccontava delle sue passioni per l'arte e per l'estetica visiva. Io, a mia volta, parlai della mia carriera nella musica, tralasciando un dettaglio... anzi forse più di uno...
"Senti, ma per caso ci siamo già visti io e te?" mi chiese d'un tratto come incuriosito dal mio modo così vago di parlare della mia carriera.
"Uh.. no non penso proprio forse mi avrai scambiata per qualcuno... n-non lo so..." balbettai a stento, non volevo scoprisse chi ero davvero.
Era la prima volta che non avevo una conversazione da persona comune con qualcuno, non volevo rovinare tutto parlandogli del mio lavoro e della mia fama.
Era così piacevole conversare con lui, come se avessi trovato un'anima affine in quel luogo inaspettato, così il tempo sembrava scorrere lentamente mentre chiacchieravamo, dimenticando il mondo intorno a noi.



Eccoci qua amori alla fine del primo capitolo, spero che vi sia piaciuto🥹
Ovviamente è solo l'inizio perciò ci sarà ancora tempo per introdurre bene i personaggi e ci sarà un altra occasione tra poco per cui rivedremo questi due ancora insieme! Non preoccupatevi per i sostenitori jenkai arriverà anche il vostro turno tranquilli ☺️
Lasciatemi una stellina e commentate!!
Vi amo, baciniiii💋❤️

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