17. italia.

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data: 17 luglio 2006
orario: 04:30
passò ormai più di un mese da quel giorno, tutto è perfetto.
è anche passato il mio compleanno, il 20 giugno.
ho fatto 16 anni, i ragazzi mi hanno organizzato una festa a sorpresa in un locale.

ho ricevuto un sacxo di regalo, ma per me quello che conta davvero è quello di tom.
una collana argentata con scritte le nostre iniziali.
è perfetta cazzo, non l'ho ancora mai tolta dalla prima volta che l'ho indossata.

oggi avrei accompagnato tom e bill all'ennesima intervista.
mi sono svegliata a quest'ora perché l'intervista è in Italia e il nostro volo è alle 06:00.
alle cinque ero già pronta, strano lo so.

non mi sono lavata perché non avevo minimamente voglia, dopo tutto mi sono lavata ieri alle 23.
sono vestita con dei cargo neri larghi e un top nero senza spalline, easy.

andai in stanza di tom a vedere se era sveglio, stanotte non ha dormito con me perché diceva che moriva di caldo nel mio letto.
non mi ama più.

gaia: «tom?»
gaia: «tom»
gaia: «tom!»
gaia: «mi sono svegliata prima di te cazzo capisci?!»
gaia: «ou»
gaia: «tomtomtomtomtomtomtomtomtomtom»

tom: «oooooo che c'è»
gaia: «svegliati o perdiamo l'aereo»
tom: «si»

li diedi un bacio sulla guancia e andai in stanza di bill saltellando, oggi sono felice.
gaia: «billl»
si stava facendo la piastra
bill: «non di nuovo»
gaia: «muoviti che tra poco perdiamo l'aereo»
bill: «come mai sei così attiva oggi?»
gaia: «sono felice che andiamo in italia»
bill: «aaaaah»

corsi fuori dalla stanza sbattendo la porta, andai di sotto in cucina e guardai se fosse tutto pronto per il viaggio.
cibo, bevande, scorte, asciugamani ecc..
ci saremo fermati tre giorni, due interviste e un volo che parte alla sera tardi.
arrivò tom in cucina e io corsi da lui.

tom: «felice?»
gaia: «si, molto»
tom rispetto a me è stra alto, ormai tenere la testa in alto per guardarlo è stretching.

infatti, non basta mettermi sulle punte, ma devo calpestargli i piedi per baciarlo, e pensare che certe volte deve prendermi addirittura in braccio.
solitamente varia dalle scarpe o se siamo scalzi.

tom mi baciò e subito dopo arrivò bill.
bill: «ma fate pure scopate qua davanti a me già che ci siete»
tom: «ma sei sceso tu»
bill: «andiamo dai»

caricammo le valigie in macchina e partimmo verso l'aereo porto.
la musica era a tutto volume, non riuscivo a stare zitta.
non so come facesse tom a guidare, dormiva con gli occhi aperti.

arrivammo in aereo porto e fecimo tutte quelle cazzate che si fanno per salire in aereo.
una colta fatto tutto, ci sedemmo per terra.
gaia: «non vedo l'ora!!»
bill: «anche io ma ora voglio dormire»

una volta saliti in aereo, ci misimo nei posti da tre centrali, tom era in centro, io alla sua destra e. ill alla sua sinistra.
bill si addormentò in quattro minuti mentre invece tom, iniziò a palparmi la coscia.
amo quando lo fa.

SKIPTIME - ALL'ARRIVO
eravamo già decollati e a me stava venendo da vomitare.
mi ha sempre fatto questo effetto il decollo.
scesimo dall'aereo e recuperammo le valigie.

gaia: «CAZZO ITALIA AMORE MIO QUANTO SEI BELLA»
ci trovavamo a milano, è così bella.
bill: «noi abbiamo l'intervista alle 15 e ora sono le 14, dobbiamo avviarci verso lo studio..dista circa a..15 minuti da qui»
gaia: «che palle non ho voglia di camminare»

ci avviammo comunque, durante il tragitto incontrammo tantissimi paparazzi che ci fecero foto e video.
l'unico problema? loro non sanno chi io sia.

finalmente arrivammo allo studio, io li avrei guardati e ascoltati da dietro le quinte, i conduttori sono tutti gentilissimi e simpaticissimi, ci hanno accolto nel migliore dei modi.
posai le mie robe nel camerino di tom e mi misi comoda dietro le quinte, accesi il telefono e mi misi alla ricerca di un hotel in cui dormire.

tom: «trovato qualcosa?»
gaia: «si è hotel cinque stelle, per aver cinque stelle ha un prezzo buonissimo, dista cinque minuti»
tom: «perfetto, prenota per due notti»
gaia: «no guarda per due mesi»

tom sorrise.
tom: «dai ora noi dobbiamo andare, tu ascoltaci altrimenti ti punisco»
gaia: «mi pulisci?»
tom: «smettila di far finta di non aver capito peste.»

sorridemmo entrambi e poi tom si girò per poi darmi un bacio.
avrà verificato che non ci fosse nessuno a guardarci.
gaia: «buona fortuna»
mi sorrise un'altra volta e raggiunse bill.

CONTINUA...
capitolo tranquilloo
tra poco inizieranno i problems 😈😈

MI FAI IMPAZZIRE - tom kaulitz - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora