16. finalmente non devo più nascondere niente.

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la serata è andata per il meglio, ci siamo divertiti tantissimo e penso che non abbiamo mai riso così tanto.
si fecero le tre e iniziamo tutti ad avere sonno così andammo a dormire.
io tornai indietro, volevo sistemare il casini che avevamo fatto.

mentre piegavo gli scatoloni della pizza, cominciai a sentire delle mani fredde avvolgermi la vita, feci per urlare ma mi tapparono la bocca.
tom: «sono io»
gaia: *li toglie la mano dalla bocca con la forza e si gira verso di lui* «ma sei impazzito?!»

rideva.
gaia: «sei divertito eh»
tom: «si, è bello quando ti spaventi»
gaia: «ti farò vedere io»
tom: «no grazie, mi è già bastato quello al rientro , nient'altro riuscirà a spaventarmi quanto prima»

lo guardai per poi rigirarmi e continuare a piegare le scatole delle pizze, ma tom continua ad infastidirmi.
gaia: «ancora?»
tom: «si.» *disse con la testa appoggiata sulla spalla di gaia toccandogli le labbra*

giocava con le mie labbra fino quando ad una certa mi giro e mi fece sedere sul lavandino per essere alla sua altezza e così si fiondò sulle mie labbra.
mi piace quando inizia lui, si fa desiderare sempre di più cazzo.

non riuscivamo a staccarsi, tom mise le mani sotto al mio culo per reggermi e mi portò nella sua stanza.
mi dimenticai completamente della cucina, volevo solo tom ora.

mi buttò sul letto e si mise sopra di me, continuando a baciarmi.
passò al collo, me lo succhiò dall'inizio alla fine, così decisi di spogliarmi completamente, in modo tale che lui possa fare di me quel che vuole.

tom: «sicura gaia?»
gaia: «si cazzo»
sorrise ed iniziò a lasciarmi succhiotti per tutto il corpo per poi continuare col lavoro.

SKIPTIME - LA MATTINA
ore: 11:09

non so come ma questa volta sono riuscita a svegliarmi da sola.
tom non era nel letto con me, riuscivo solo a sentire il suo odore assorbito dal letto.
così buono cazzo.

mi alzai e mi misi dei pantaloncini corti con una maglia che mi stava larga.
scesi di sotto e appena girai l'angolo per andare in salotto vidi tom, aveva gli occhi spalancati, sembrava..spaventato?

jess: «amo ma buon- cos'hai sul collo?»
cos'ho sul collo?
mi avvicinai ad un mobile con lo specchio che si trovava vicino a me e guardai che cosa avevo sul collo.

cazzo tom mi aveva lasciato due succhiotti.
mi girai immediatamente e lo guardai.
io non pensavo potesse..insomma è stato poco tempo sul collo quindi pensavo che..merda.

gus: «ma sono dei succhiotti»
mike: «cosa sono i succhiotti?» disse fuori dal mondo.
geor: «chi te li ha fatti?»
i miei occhi non stavano fermi, non sapevo chi guardare, ero bloccata, non volevo che loro venissero a sapere di me e tom in questa maniera.

bill: «io sentivo dei rumori dalla stanza di tom»
BILL STAI ZITTO CAZZO.
tutti guardarono me e tom con la bocca aperta, così dissi le prime cose che mi vennero in mente.

gaia: «va bene ho capito, si io e tom stiamo insieme, pensavamo di dirvelo in un modo diverso ma ne io ne tom avevamo scuse in questo momento»
jess: «IO LO SAPEVO CAZZO»
gaia: «JESSICA! C'È MIKE!!»
bill: «porca miseria io ne ero convinto»
geor: «era palese dai, non state un momento senza guardarvi»

in quel momento io e tom ci guardammo come per dire "sono scemi", cosa vera, gustav era paralizzato, non sbatteva neanche le palpebre.
passai una mani davanti alla sua faccia, ma nulla.
gaia: «è morto»

appena mi girai tom mi diede un bacio, la causa per cui tutti si misero ad urlare..e la causa per cui gustav si sbloccò.
gus: «non c'ela faccio»
gaia: «ma buongiorno»

TOM KAULITZ
è tutto così improvvisato, ma finalmente non devo più nascondere niente.
finalmente non devo più aspettare di essere solo con lei per baciarla o anche solo darle un'abbraccio.
ieri sera non sarei riuscito a non abbracciarla, avevo troppa paura.

CONTINUA...
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