24. non saltare.

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posai immediatamente il bicchiere ed andai a vedere che combinava in mezzo alla gente.
stava ballando con una ragazza.
il vuoto dentro di me si fece sempre più grande, tom voleva farmi ingelosire.

se è così che la mette ok, farò la stessa cosa.
andai in mezzo alla gente e cercai il ragazzo più vicino a tom e quando lo trovai iniziai a ballare sensualmente.
ci siamo proprio capiti.

TOM KAULITZ
ballavo con una puttanella fino a quando vidi gaia ballare esageratamente con uno.
avrei spaccato la faccia a quel tipo.

GAIA WILLIAMS
passò un'altra ora e presi il microfono per parlare a tutti.

gaia: «bene, allora, spero vivamente che siate tutti quanti ubriachi così che la serata sia ancora più divertente, quindi..ora, apriamo i regali e mangiamo la torta e successivamente ci saranno i giochi, sette minuti in paradiso, obbligo o verità, il gioco della bottiglia e quelle cazzate lì.»

posai il microfono e mi avviai alla tavolata dove mi portarono una torta assurda e feci foto con tutti, tranne che con tom.
ricevetti tantissimi regali da tutti, come collane, anelli, vestiti, foto, quadri..li apprezzo tutti.
ora si giocava finalmente, andammo in una stanza e ci sedemmo tutti a cerchio.

gaia: «bene, io direi di partire facilmente, obbligo o verità matteo?»
chiamai un'invitato a caso.
matteo: «obbligo»
guardai altri invitati, precisamente qualche invitata.

tess, tess ha sempre avuto una piccola cotta per matteo, perciò..
gaia: «dai un bacio anche solo a stampo a tess»
tutti iniziarono a parlarsi nell'orecchio e matteo alzò gli occhi per poi dare il bacio a tess.

iniziammo a festeggiare e tess mi stava ringraziando con lo sguardo e io li feci l'occhiolino.
dopo un po' di giri fu il mio turno.
gaia: «obbligo»
la ragazza iniziò a guardarsi intorno per poi fermarsi su tom.
no cazzo.

«ti obbligo a stare in stanza con lui per 10 minuti.» disse indicando tom.
lo guardai e lui guardò me.
mi salirono altri brividi, il suo sguardo riusciva a toccare il mio cuore.

cercai di parlare ma mi si formò un nodo alla gola.
gaia: «p-penitenza..»
spaventata guardai di nuovo tom distogliere lo sguardo da me.
non so se era deluso o incazzato, sarebbe anche stata un'opportunità per risolvere, oppure per ucciderci.

«allora con..lui.»
indicò andrea.
feci un mezzo sorriso e mi alzai prendendo la sua mano.
ci avviammo verso i bagni e appena chiusi la porta andrea mi prese e mi fece sedere sul lavandino per poi iniziare a limonarmi.

contribuivo, è la serata per dimenticare tom.
mi tolse la maglietta e mi slacciò il reggiseno iniziando a riempirmi di succhiotti.

in tutto ciò fecimo una sveltina, anche abbastanza rumorosa.
ci chiamarono e quando noi uscimmo, quasi tutti iniziarono a fischiare.

«ci siete andati dentro eh»
«vi sentivamo fino qua»

TOM KAULITZ
ero pieno di rabbia, pieno fino sopra ai cazzo di capelli.
tremavo, volevo andarmene.

bill: «tom stai calmo» *sussura in modo tale che tom possa sentirlo*
non posso stare calmo cazzo fa troppo male, gaia ha appena fatto sesso con sto tipo.

persi completamente il controllo così mi alzai e uscì fuori quel locale di merda.
non riuscivo a smettere di piangere e finalmente mi diedi una risposta alla domanda che mi porgo da mesi.
non resisto più con tutto questo dolore in corpo e ho deciso di farla finita.

BILL KAULITZ
tom è scappato fuori, lo sapevo che prima o poi lo faceva, non riusciva a stare fermo e continuavano a salirgli lacrime agli occhi.

era da un po' che c'erano le sirene della polizia fuori dal locale, circa quindici minuti.
bill: «io vado a vedere che succede fuori»

mi alzai e corsi di fuori, era pieno di macchine della polizia e dei vigili del fuoco con la scala alzata.
i poliziotti, i passeggeri e i vigilanti avevano la testa rivolta verso l'alto così l'alzai anch'io.

oh no cazzo.
tom vuole buttarsi giù.
bill: «TOM!!» urlai più forte che mai.

iniziai a correre dentro il condominio per raggiungere il terrazzo, i poliziotti tentarono di fermarmi la io li allontanai tutti.
non posso permettere che accada.

GAIA WILLIAMS
stavamo ancora giocando fino a quando udimmo bill urlare il nome di tom.
ci guardammo tutti straniti e uscimmo tutti di corsa per vedere che stava succedendo.

merda, tom è in piedi sul bordo del terrazzo condominiale che c'è davanti al locale.
è tutta colpa mia cazzo, è tutto merito mio.
tom non saltare ti prego.

BILL KAULITZ
stavo percorrendo le scale del condominio, ero senza fiato ma non mi fermavo.
tom resisti ti prego.

arrivai finalmente sul terrazzo
bill: «TOM FERMO!»
corsi ancora fino dietro al suo corpo.

bill: «tom, ti prego, non è la soluzione»
non aveva intenzione di ascoltarmi, fece un passo in avanti, sempre più in pendenza dal cadere di giù.

bill: «tom, non farlo davvero..le cose si possono risolvere tra te e gaia»
tom: «invece no, cazzo ma la vedi..»
bill: «tom, forse tu non sai tutto ma..»
tom: «non c'è nulla da sapere bill, è tutto inutile»
bill: «non è tutto inutile tom, tu non senti come piange, non noti come fa finta che vada tutto ok, lei sta cercando di dimenticarti ma non ci riesce, avete avuto un fraintendimento enorme»
tom: «bill ti prego..»

bill: «no tom, io non lascerò farti saltare, sei mio fratello, la persona più importante per me, se tu salti, io salto.»
aveva lo sguardo spento, i suoi occhi erano rossissimi.
bill: «è una promessa..»

tom crollò nella mie braccia piangente.
tom: «scusami bill..»
bill: «non devi chiedermi scusa tom..ma..non farlo più.»

mi ha fatto prendere il peggior spavento di sempre, ultimamente quando riuscivo a parlargli capivo che nella testa aveva continuamente quel dubbio e non sapeva neanche lui se fosse la soluzione o no.
l'importante è che ora stia bene.

CONTINUA...

MI FAI IMPAZZIRE - tom kaulitz - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora