4. gaia svegliati

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GAIA WILLIAMS
io e mike eravamo davanti alla porta, lo presi in braccio e li dissi le solite cose.
gaia: «allora mike, ti ricordi? tu corri in camera tua come se ci fossero degli zombie che ti rincorrono, ti metti le cuffie a tutto volume e giochi con la wii, non venire a cercarmi, verrò io, ok?»
mike: «va bene sorellona, e te? sembri preoccupata»
gaia: «io? io andrò in camera a fare qualcosa per la scuola, non sono preoccupata comunque, grazie per avermelo ch-»

penso che papà ci abbia sentiti parlare, così aprì la porta di casa e cominciò subito ad urlare ed a prendermi dai capelli,
mollai mike e li dissi di correre in camera e così fece.

gaia: «PAPÀ LASCIAMI»
papà gaia: «DOVE CAZZO ERAVATE»
gaia: «TE L'HO DETTO CHE ERAVAMO AL PARCO»
papà gaia: «*le sbatte la testa contro il muro* NON MENTIRMI»

- dopo un po', un bel po', gaia riesce a strisciare in camera sua, piena di lividi e ferite di coltello, con ancora il padre che tenta di sfondare le sua porta, era sfinita, non riusciva a smettere di piangere dal dolore che stava provando, si chiedeva "perché non potevo nascere in un altra famiglia?" -

non mi sento più una gamba e la mia testa fa malissimo.
mon so più che cosa fare.
mamma guardava, senza fare niente, anche lei non è tanto diversa da papà.
ho urlato talmente forte che ora non ho più la voce, spero solo che mike non abbia sentito.
sentivo delle voci in sotto fondo e qualcosa che mi stava avvolgendo completamente, una botta di calore arrivò a me e dopo questo mi lasciai andare, non riuscivo a fare uno sforzo di più.

TOM KAULITZ
era cinque minuti che stavo sotto casa sua per progettare come entrare da camera sua.
aveva un balcone e una finestra, bill mi disse che portavano nella sua stanza.

tom: «vai a casa, io arrivo»
bill: «tom che vuoi fare»
tom: «stai tranquillo»

mi misi a correre sotto la sua finestra e continuai a pianificare.
una volta pronto fisicamente e mentalmente, mi arrampicai sull'albero e con un gran salto, riuscì ad appendermi ed a salire sul balcone.
mi affacciai. sulla finestra e vidi lei.
gaia era stesa a terra letteralmente piena di segni per tutto il corpo.

non si muoveva, non respirava.
velocemente cercai di aprire la finestra e una volta riuscito ad entrare mi buttai su di lei.

tom: «gaia»
tom: «gaia svegliati»
tom: «gaia svegliati dai»
tom: «perfavore»
tom: «ci sono io ora»
era stretta tra le mie braccia, non volevo lasciarla andare per nessun motivo.

GAIA WILLIAMS
cominciai a sentire dei suoni piacevoli, degli accordi di chitarra.
aprì gli occhi, ero sdraiata con un panno bagnato in testa, me lo tolsi, alzai la testa e guardai verso il fondo del mio letto.
c'era una sagoma bianca, sembrava una persona, ma per colpa della luce che mi dava fastidio non riuscivo a vedere bene.

??: «mi suoni il "la"?»
era la voce di mike.
gaia: «mike?..»
mike: «gaia ti sei svegliata!!»
gaia: «si..ciao..con chi parlavi?»
mike: «con il mio nuovo amico!»

indicava la sagoma, mi sfregai gli occhi e..
gaia: «tom?!»
tom: «buongiorno principessa»
gaia: «tom che ci fai qui»
fece spallucce, è così coglione.

mike: «gaia lo sai che lui è identico al ragazzo che ho sognato?»
tom: «cosa? tuo fratello mi ha sognato senza neanche conoscermi?» *disse sorridendo*
gaia: «no mike, ti sbagli..*sospira* per quanto tempo hai intenzione di stare?»
tom: «*mini risata* perché? vuoi mandarmi via?»
gaia: «cosa?»
mike: «perché vuoi mandarlo via? a me piace molto lui» *dice abbracciandolo*

tom è riuscito a conquistare anche la fiducia di mio fratello..
cazzo..
cercai di sedermi ma subito sentì un forte dolore alla schiena.
gaia: «argh..cazzo *sussurra*»
tom: «aspetta faccio io, rischi di farti tanto male»

mi prese dalle ascelle e mi appoggiò all'asta del letto, solo lì, mi accorsi di indossare dei pantaloncini corti e una canottiera
gaia: «CHI MI HA CAMBIATA»

TOM POV - mezz'ora prima
sentì il rumore di una macchina, mi affacciai alla finestra ed ho visto una macchina uscire dal garage della casa con dentro due persone, un uomo ed una donna.
saranno sicuramente i genitori di gaia.

dato che a casa non c'era più nessuno, uscì dalla stanza e feci un giro per cercare delle cure.
la casa era magnifica però usata da delle brutte persone, perciò era messa male.
aprì una porta, sperando fosse il bagno, ma no.
era un'altra camera da letto,
c'era un bimbo che giocava con la wii.
cazzo adesso potrebbe pensare che io sia un ladro.

girò lo sguardo e si spaventò.
mike: «c-chi sei tu?..»
tom: «ei, emh..ciao, sono..un'amico di tua sorella, si.»
cristo non sapevo che gaia avesse un fratellino.
mike: «mia sorella mi dice sempre di non fidarmi degli sconosciuti..soprattutto se sono maschi..»

tom: «ma stai traqnuillo, io e tua sorella ci conosciamo da tanto, piuttosto, prima è caduta, avrei bisogno che te mi accompagnassi a prendere dei cerotti e delle bende, se vuoi dopo passiamo a prendere il gelato»
mike: «sii»

CONTINUA...

MI FAI IMPAZZIRE - tom kaulitz - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora