Capitolo 11

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Drake

<<Muoviti Bell, siamo già in ritardo, per quanto ne sappiamo quel coglione di Jace potrebbe essersi già infilato tra le sue gambe>> dissi mentre io , Bellamy e Finn sfrecciavamo verso la festa che Jace stava dando nella sua lussuosa villa del cazzo. Sapevo benissimo le sue intenzioni, me le aveva rivelate lui stesso, ma avrei fatto di tutto per impedire a quel lurido stronzo di insinuarsi dentro Jules, mai l'avrebbe toccata! Sono un uomo anche io e so come tutti i ragazzi di questa generazione ragionano, con il cazzo ovviamente.

<<Beato lui>> esordì Finn e io mi girai di scatto verso di lui mentre Bellamy continuava a guidare per raggiungere la villa del coglione il prima possibile. Solitamente guidava lui perché Finn ogni volta si ubriacava e io ero troppo nervoso ogni volta, specialmente questa volta. <<Ehi tu, prova a toccarla con un dito e ti faccio a pezzetti, chiaro!>> risposi squadrandolo dalla testa ai piedi.

Sapevo che lei non poteva essere mia, sapevo che per lei ero diventato una nullità, ma dentro di me sapevo di doverla proteggere.

Lei è ancora quella bambina fragile e innocente, che sorride in modo ingenuo a questo mondo cattivo. Lei non merita questo, lei merita di essere felice, ma io non posso farla felice, e questo fa davvero male.

<<Amico calma, non puoi fare così . Intanto non ha un anello al dito, quindi fino a prova contraria non è tua moglie, secondo lei neanche ti guarda è inutile che ti comporti così. Cerca di andare avanti bello, da quando è arrivata miss capelli rossi non fai altro che pensare, guardare, sognare , e forse anche segarti su di lei.>> Mi voltai e lo presi dalla maglietta avvicinandolo a me il più possibile,  lo guardai fisso negli occhi e dissi << Tu. Non. Sai. Niente. Taci idiota>> dissi e successivamente lo strattonai verso i sedili posteriori mentre se la rideva come uno stupido.

Quello che aveva detto mi fece innervosire perché era vero, si , tutto vero purtroppo. Il vero problema è che non potevo averla, lei è una creatura proibita, e io devo smettere di pensare a lei. Ma non riesco, dannazione.

<<Ehi belli calmatevi siamo arrivati , non iniziate eventuali risse già in macchina>> disse Bellamy sbuffando, e dopo qualche minuto la macchina rallentò fino a fermarsi davanti al castello di sua maestà " me la scopo, che lo voglia o no". Ripensai a ciò che aveva detto Jace l' altro giorno quando lo avevo incontrato nel corridoio e strinsi i pugni dal nervoso. Chi si credeva di essere, cosa voleva dalla mia Jules.

Dannazione non è MIA

<<Andiamo, non vorrei le fosse già capitato qualcosa>> dissi sospirando  e tutti e tre iniziammo ad avviarci verso casa di Jace. <<Si papino!>> esordì Finn ma evitai di girarmi per guardare la sua faccia da schiaffi. <<Ehi Drake sta calmo, è solo una festa, tutte le altre volte non ti fregava di tutte quelle che Jace si scopava, andiamo cosa sarà mai>> mi disse Bellamy avvicinandosi a me. Mi fermai e poi mi voltai <Cazzo! Voi proprio non capite eh, lei non è tutte, lei è...>>

Lei è quella che mi fa sorridere gli occhi, lei mi riempie i polmoni d'aria, lei è il mio girasole in un campo di margherite, lei è la mia stella polare, la guardo e sono felice, la guardo e capisco quanto mi è mancata in questi anni. Lei è il mio respiro, lei è il sole di invero e la pioggia d'estate, lei è la mia farfallina azzurra, quella che mi stravolge le giornate. Lei è l'unica persona che riesce a tenermi in vita, ma non posso averla.

<<...lasciate stare, ma evitate di dire cazzate e muovete il culo.>>

Arrivammo davanti alla porta di ingresso non prima che almeno tre ragazze ubriache tentarono di strusciarsi addosso a me, ma le scansai e respinsi tutte.

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