Capitolo 3

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Simone non capisce immediatamente cosa sta succedendo, un secondo prima sta leggendo, un secondo dopo le labbra di Manuel sono attaccate alle sue.
Vorrebbe davvero dire che la sensazione che lo travolge sia il disgusto o la repulsione o una qualsiasi cosa negativa, ma la verità è che la sensazione che lo ha travolto all'improvviso è tutto tranne che negativa.
Ma ha lavorato troppo per alzare quel muro intorno a lui e per costruirsi tassello dopo tassello la sua vita, per permettere a un ragazzo appena conosciuto con una vita completamente diversa da lui di rovinargli tutti gli sforzi fatti.

Eppure sono così morbide le sue labbra

No Simone!

Il ragazzo, con grande sorpresa di Manuel, si alza di scatto dalla sedia.

"Che pensavi di fare scusa?"

"Te baciavo"

"Grazie per la spiegazione teorica, ma cosa ti ha fatto pensare che potessi farlo?"

"Beh di solito nessuno se lamenta se lo bacio"

"Ma sul serio fai?" Simone lo guarda incredulo, non capisce come sia possibile che una persona sia così sicura di sé da baciare a caso il ragazzo che ti fa ripetizioni, è perfettamente consapevolezze che Manuel sia un bel ragazzo - e bello è riduttivo - ma possibile che a fare così non si sia mai beccato uno schiaffo?

"Eh"

"Tu baci a caso la gente e a loro va bene?"

"Ovviamente"

"Senti io non so che idea ti sei fatto, ma io non sono come tutte quelle persone che cadono inspiegabilmente ai tuoi piedi manco fossi dio, se hai intenzione di impegnarti e studiare bene, altrimenti te ne puoi anche andare adesso"

"Inspiegabilmente" lo dice ammiccando e dandosi una rapida occhiata.

"Manuel dico sul serio"

"Ok ok scusami, puoi sederti e andiamo avanti co' sto arabo?"

Passano le due ore prefissate della lezione e senza troppi saluti Manuel se ne va.

"Se n'è andato?" chiede Laura.

"Sì adesso"

"Maa ti ho sentito alzare la voce prima, ma non sono riuscita a capire"

"Origli Laura?"

"Sempre tesoro, lo dovresti sapere"

"Mi ha baciato"

Il volto della ragazza si accende immediatamente e comincia a saltellare e ad applaudire per tutta la piccola cucina.

"Cioè tu non riuscivi a togliergli gli occhi di dosso l'altra sera, ma è stato lui a baciarti? E tu che hai fatto?"

"Come che ho fatto? Mi sono arrabbiato"

"Uno come lui ti bacia e tu ti arrabbi? Non ti è piaciuto neanche un po'?"

"Sì forse un po' " risponde Simone senza pensare "No! Facciamo che cancelli quello che ho appena detto!"

Laura sorride soddisfatta.

"Io non cancello proprio niente, aspetto questo momento da tutta la vita"

"Ma quale momento e momento? È un bel ragazzo e mi è piaciuto quando mi ha baciato, ma resta il fatto che non doveva farlo e non voglio che lo faccia di nuovo"

~~~

"Quindi? La prima persona al mondo che ti ha detto no?"

Manuel e Matteo sono nel campino da basket sotto l'appartamento del primo, giocano insieme da quando si conoscono, non che siano particolarmente bravi, ma è il loro momento di confidenze, forse quelli sono proprio i momenti in cui sono più sinceri, quando si spogliano di tutti i loro abiti firmati e indossano le canotte, rigorosomante rossa per Manuel e blu per Matteo. Solo loro, senza Chicca, senza altre persone e solitamente vige la regola che ciò che viene detto nel campino rimane nel campino, è il loro momento di completa libertà.

Come tu mi vuoi // Simuel VersionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora