"Ma cosa te piace a parte economia? Voglio dire, avrai un hobby, un interesse, qualcosa"
Simone è sul divano di Manuel appoggiato ad un bracciolo coperto solo dal corpo nudo dell'altro ragazzo che gli è sdraiato in mezzo alle gambe con la testa appoggiata al suo petto; ascolta la domanda mentre la sua mano si muove blandamente su e giù sulla pancia del compagno.
Prima di rispondere gli dà un bacio in mezzo ai riccioli.
"Non lo so, quando stavo fuori Roma avevo la finestra che dava su una piccola tettoia, mi piaceva sdraiarmi lì a guardare le stelle e ho imparato anche a riconoscere alcune costellazioni, ho rischiato più volte di addormentarmi lì, mi sentivo in pace in quell'angolino di mondo "
"A chi non piace il cielo stellato?" dice Manuel alzando leggermente la testa per guardarlo.
"È indifferente a più persone di quanto credi"
"Beh, a me no, è poetico" dice dandogli un piccolo bacio sul mento "Poi cos'altro te piace?"
Manuel non lo ammetterà mai, ma stare lì a farsi coccolare ad ascoltare Simone che parla è appena diventata una tra le sue cose preferite, potrebbe anche parlare di quelle materie che odia tanto e lui starebbe lì lo stesso a bearsi di quella melodia.
"Giocavo a rugby alle superiori, è anche l'unico sport che guardo alla tv"
"Te? A rugby?" Ecco perché sotto quegli strati di vestiti orribili non è per niente male.
"Eh io, è sano fare sport. Solo che ho dovuto smettere"
"Perché? Te levava tempo allo studio?"
"No, riuscivo a fare entrambi, ma ecco.. diciamo che io sono sempre stato preso un po' in giro" a Manuel gli si stringe il cuore pensando che anche lui stesso lo aveva fatto, in più di un'occasione "ma quando un mio compagno di classe ha fatto spargere la voce che fossi gay, le prese in giro sono peggiorate"
"Che stronzo e che stronzi!"
"Già.. quando sono stato picchiato nello spogliatoio ho deciso di smettere"
"Non avresti dovuto smettere, così gliel'hai data vinta"
"Lo so, ma io non mi sono mai sentito sbagliato per quello che sono e loro ci erano quasi riusciti a farmi sentire così, non volevo, immagino di aver preso solo la strada più facile"
"Non avresti dovuto, ma ti capisco"
Manuel si volta e gli appoggia delicatamente le labbra sulle sue, Simone di risposta tira fuori la lingua per accarezzare quelle morbide di Manuel, il quale non riesce ad evitare di buttare fuori un mugolio.
"Simo se fai così non mi trattengo""Non ti trattenere" gli sussurra in bocca "non voglio che ti trattenga"
"E cosa vuoi Simò?" Simone porta l'indice sulle labbra di Manuel facendo una leggera pressione così da invitarlo a dischiudere la bocca, si lascia succhiare e leccare il dito aggiungendone un secondo e un terzo, senza mai togliere lo sguardo da quella visione eterea.
"Voglio sentire la tua bocca su di me" Manuel mugola di nuovo con le dita di Simone ancora in bocca, poi si abbassa lasciando una scia di baci e leccate dal collo, al petto, alla pancia.
"Ed io voglio sentirti nella mia bocca" adesso è Simone che non riesce a trattenere un mugolio.
"Non so cosa me stai facendo ma lo voglio da morire" lo dice percorrendo la lunghezza dell'erezione con la bocca e ogni parola lentamente scandita crea un piccolo spostamento di aria che fa girare la testa a Simone.
"Manuel. Adesso. Ti prego."
~~~
"Simo suonano alla porta, credo sia per te" dice Laura bussando alla porta del bagno.
STAI LEGGENDO
Come tu mi vuoi // Simuel Version
FanfictionStoria ripresa e ispirata dal film "Come tu mi vuoi" Due studenti di economia nonostante origini, idee e stili di vita diversi, iniziano a frequentarsi e si innamorano l'uno dell'altro.