Come ogni giorno da quando è iniziata la scuola mi sveglio alle 6.30, mi alzo mi preparo e per le 7 scendo a fare colazione, dato che ormai i miei non mi accompagnano a scuola dai tempo delle elementari non ho altra scelta di andare con il bus, si potrei anche andare a piedi, ma preferisco l'autobus, prima lo prendevo insieme a Blanca lei saliva la fermata prima della mia, ma ormai è cambiato anche questo.
Mi infilo dunque le cuffiette dopo aver salutato mio fratello con un abbraccio e un bacio sulla guancia, esco di casa e vado a scuola.Oggi tra l'altro giornata pesante perché ho un compiti di matematica però penso già a sta sera che andrò a cena con Lamine. Non chiedetemi perché io stia continuando a pensare a questa cosa dato che la vedo come un'uscita tra amici, o meglio, mi sto auto convincendo che sia così, o ancora meglio, il mio cervello si sta convincendo che sia tra amici il mio cuore no.
Faccio questo benedetto compiti di matematica che aspetto da due settimane e direi che non è stato il miglior inizio di questo bellissimo Giovedì.
Finalmente passa queste 6 ore infinite, riprendo il bus per tornare a casa e mio fratello era già andato agli allenamenti, però come spesso succede mi lascia un bigliettino sul tavolo con qualcosa di pronto da far scaldare per pranzo.
"Buona giornata Azzurrina, ci vediamo alle 5 ti saluto tutti, un bacio e mi raccomando mangia tutto"
Queste sono le parole di mio fratello attaccate sul tavolo, lo amo.
Mangio la pasta che mi ha lasciato e poi mi butto sotto la doccia un po' per smettere di avere ansia, un po' per smettere di pensare a quel compito di matematica, insomma un po' per tutto.
Passo il resto del pomeriggio a studiare, o almeno, ci ho provato. Volevo tanto chiamare Blanca per raccontargli le cose o anche solo ricevere un consiglio, da ragazza a ragazza, ma sono troppo arrabbiata con lei, ho bisogno di altro tempo per metabolizzare la situazione.
"Azzurrina sono a casa"
"Finalmente, sono le 6"
"Lo so scusami mi sono fermato a parlare un po' con gli altri"
"Va bene tranquillo, io tra 2 ore esco"
"Uuuu è vero che vai a cena con Lamine"
"Si, da amici"
"Sai già come vestirti?"
"No, adesso vado a vedere"Corro in camera e apro l'armadio tutto disordinato, di solito sono una che tiene tutto in ordine, ma se ho poco ordine nella mia testa, si riversa anche in tutto il resto.
Come sempre dico a mio fratello di non avere niente da mettere quando sono piena di vestiti che non ho mai messo.
Vorrei mettere dei jeans e una maglietta carina.Alla fine scelgo dei jeans blu chiaro a zampa lunghi, una maglia bianca con dei disegni e per sicurezza sta volta mi ricordo di prendere la felpa e ne scelgo una blu così da abbinarla ai pantaloni.
Presto si fanno le 20.00 e ci eravamo messi d'accordo che Lamine sarebbe venuto a prendermi a casa e a piedi saremo andati al ristorante.
"Pablo io esco"
"Va bene, mi raccomando fai attenzione poi quando volete andare via mi chiami e vengo io a prendervi"
"Agli ordini papà"
"Dai vai va scema" dice salutandomi con un bacio sulla guancia"Ciao Azzurra"
"Ciao"
"Tuo fratello mi ha minacciato poco fa" dice ridendo
"In che senso?"
"Lascia stare, andiamo va"Mentre arriviamo al ristorante abbiamo parlato un po' di calcio e un po' di scuola, insomma cose da amici nulla di più.
Ci vogliono solo 15 minuti a piedi da casa mia al locale per cui arriviamo lì poco dopo le 20.00.Ci fanno sedere in un tavolo in fondo alla sala che si affaccia sulla vetrata che da alla piscina.
È un posto parecchio elegante e tranquillo, esattamente come piacciono a me."Allora Azzurra, cos'è che ti fa stare male del tuo passato?"
"Un po' te l'ho già detto"
"Dici della tua famiglia?"
"Si esatto, ogni tanto mi chiedo solo come sarebbero andate le cose se mi avessero voluta"
"Ma Azzurra, la famiglia che hai ora ti vuole un gran bene e pensa se non avessi trovato un fratello come Pablo"
"Si è vero senza Pablo mi sento persa, però fa anche male pensare che la mia famiglia biologia mi abbia abbandonata"
"Pensa anche al lato positivo" dice prendendomi la mano
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Baciami Stupida
RomansAzzurra, sorella minore di Pablo Gavi, giovane talento del Barcellona, ha 15 anni, vive a Barcellona con la sua famiglia, la spesso i suoi genitori sono via per lavoro o viaggi privati e deve stare sola con il fratello. Non conosce assolutamente nie...