Eccoci arrivati al fatidico giorno della partenza.
Aspetto da tantissimo tempo questo giorno e finalmente è arrivato.
Sveglia alle 7.00 mi alzo, finisco di preparare la valigia, ho esagerato con la roba infatti Pablo si è messo sopra la valigia per chiuderla, ma ce l'abbiamo fatta!
Mi sono messa dei jeans corti, la maglietta di Pablo, occhiali da sole, capellino della Spagna, perché ormai sono una fan sfegatata e infine le scarpe, le solite.
Oltre alla valigia porto anche uno zaino sempre della Spagna, con un sacco di altra roba che non ci stava in valigia.
Prendiamo la macchina e siamo andati all'aeroporto io e Pablo, il ritrovo era alle 8.30 la e siamo arrivati puntualissimi."Buongiorno ragazzi, piacere Luis"
"Piacere Azzurra"
"Fan della Spagna?"
"Guardi in realtà non ho mai seguito il calcio, però mi piace il rosso"
"Sei una grande, dammi pure del tu, iniziare pure ad andare così salite sull'aereo"Andiamo a fare i vari controlli, ci abbiamo messo parecchio ma finalmente siamo sull'aereo, inutile dirvi che ho una paura terribile, però vicino a Pablo mi sento sicura perché mi tranquillizza sempre.
Piano piano iniziano ad arrivare tutti i ragazzi, alcuni li conosco come Pau, purtroppo Yamal e altri però tanti altri non li conosco.Tutti mi salutano con un "ciao Azzurra", credo che mio fratello gli abbia detto qualcosa.
Sale anche Yamal e mi guarda, mi saluta e saluta anche mio fratello, ricambio il saluto e finisce lì.
Non voglio parlargli, come ho già detto, ma per quanto mi riguarda, il saluto non si toglie a nessuno."Stai tranquilla ok?" mi dice mio fratello mentre l'aereo sta partendo
"Ho troppa paura" dico stringendo il suo braccio
"Tranquilla abbiamo quasi fatto"
"Sembra infinita la partenza"
"Abbiamo fatto, siamo partiti"
"Ho comunque paura"
"Non guardare il finestrino e appoggiati qui"
"Non abbandonarmi"
"Ma va sei matta? Sto qui, cerca di dormire un po'"Detto fatto, poco dopo sono crollata completamente sulla spalla di mio fratello, ho dormito come un sasso fino all'arrivo.
"Sveglia Azzurrina"
"Pablo ho sonno"
"Pablo mi ha lasciato il posto"
"Dio Lamine sparisci dalla mia vista"
"Eri così bella mentre dormivi"
"Lamine, sparisci prima che ti arrivi uno schiaffo"
"Addirittura"
"Lamine non scherzo, ti odio"
"Tranquilla abbiamo un mese e mezzo"
"Schifoso"
"Sei sempre più bella"
"Lamine, hai avuto la tua opportunità con me, anzi due, le hai sprecate entrambe ora ti fotti"
"Non lo hai lasciato spiegare"
"Non lo farò nemmeno ora, ho paura dell'atterraggio"
"Dammi la mano"Presa dalla paura afferro la sua mano e la stringo.
"È già finito, visto"
"Ho avuto paura, ora sparisci" dico alzandomi e scendendo dall'aereo"Allora com'è andato il viaggio?"
"Pablo non dovevi lasciarmi con quello"
"Me l'ha chiesto così dolcemente"
"Mai più mi lasci da sola con lui chiaro?"
"Va bene scusami"
"Non mi abbandoni con nessuno o prendo il primo aereo e me ne torno a Barcellona"
"Va bene Azzurra calmati scusami"
"Mi fido"Scendiamo dall'aereo e ci aspetta il pullman, mi siedo vicino a Pablo e questa volta sto sveglia per non far succedere inconvenienti.
Poco dopo arriviamo all'hotel e ci assegnano le camere, per fortuna o sfortuna io sarò da sola."Azzù, attenzione"
"Si Pablo sei nella camera di fianco alla mia, se ho bisogno ti chiamo"
"Va bene, io sono con Pau e Pedri"
"Va bene tranquillo" dico prendendo la mia valigia e portandola in camera facendo un po' di fatica perché a momenti pesava più di me e mentre di aprire la porta incontro lo schifoso."Bisogno di una mano?"
"No grazie"
"Dai fatti aiutare questa valigia pesa più di te"
"Fai come vuoi, non ti ho chiesto niente"Mi prende la valigia e me la porta in camera, me l'appoggia sul letto matrimoniale e fa un giro della stanza.
"Adesso te ne puoi andare?"
"Assolutamente no, non starai qui da sola, quindi chiederò al mister di farmi spostare qui"
"Ma che ti sei fumato?"
"Dammi 5 minuti e torno" dice uscendo evitando i miei tentativi di oppormi"Sono tornato, io ho la parte del letto a sinistra"
"Ma io non ci dormo con te, pazzo demente"
"Azzurra e lasciami almeno spiegare"
"Ma manco morta, mi sono bastate quelle poche uscite"
"Guarda che io ho sempre tenuto a te e anzi avrei voluto cercarti ma tuo fratello me l'ha impedito"
"Ma grazie a dio, sono stata io a chiederglielo"
"E ora mi subisci un mese in camera con te"
"Mi faccio spostare" dico uscendo dalla stanza, ma vengo bloccata da un braccio
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Baciami Stupida
RomansaAzzurra, sorella minore di Pablo Gavi, giovane talento del Barcellona, ha 15 anni, vive a Barcellona con la sua famiglia, la spesso i suoi genitori sono via per lavoro o viaggi privati e deve stare sola con il fratello. Non conosce assolutamente nie...