Veste salvavita

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Rientrati nel velario, Imohar servì loro del Tè e distribuì il Mabreh caldo accompagnato da delle tenerissime polpettine di capra. I fratelli gradirono, Ras-dal invece prese solo del Tè: era preoccupato e si chiedeva se sarebbe bastato un lancio unico e ben preciso per abbattere l'enorme verme custode visto prima. Forse ci sarebbe voluto ben altro e serrò forte pugni e mascelle, quest'ultima scricchiolò con un ticchettio sinistro.

Anche Imohar non aveva toccato cibo, se ne stava in piedi con in mano il suo Tè a contemplare le sfumature ambrate, proprie alla miscela. Poi portò le sue attenzioni su Ras-dal e, al vederlo smarrito, si chiese se non si fosse sbagliata sul suo conto. D'altro canto al primo incontro gli era parso un uomo forte e coraggioso. Ora invece titubava incerto sul da farsi. Doveva essere per via di quell'enorme  Glup e, se così era, le cose si complicavano molto. Rivelare agli uomini quel che lei aveva in mente di fare diventava più ostico da digerire. Così quando aprì bocca e ruppe il silenzio che si era venuto a creare nell'attesa, i fratelli trasalirono e lei sorrise per poi tornare seria il momento dopo.

Ma gli uomini l'avevano notato e lei cambiò subito espressione con il comporsi. «Scusate, non ho potuto resistere. Ma veniamo al dunque, signori. Credo sia chiaro a tutti voi il motivo del perché vi trovate al mio cospetto e-» 

Berthold cercava dell'altro cibo e Imohar fu costretta a fermarsi per poi avvicinarsi all'uomo montagna e, alzata la testa, per guardarlo bene in volto, lo ammonì decisa: «Se ha ancora appetito, sul vassoio laggiù ci sono ancora dei datteri, ne approfitti... invece nella caraffa di fianco c'è ancora del latte di Cocco; finisca entrambi e faccia in fretta, non intendo aspettare fino al tramonto.»

«In realtà cercavo delle polpettine, mia regina.» Grosso com'era, quelle servite non erano bastate a riempire il suo enorme stomaco e Imohar, rammaricata con se stessa per non averne fatte portare di più, provò a rabbonirlo: «Deve perdonarmi, non ho avuto molto tempo per organizzare il tutto al meglio. Però la prossima volta le farò portare tante di quelle polpettine da farle dire basta. Lo giuro.»

Ras-dal rivolse a Berthold uno di quegli sguardi di disapprovazione da gelarlo. Gli aveva fatto fare una figuraccia. Non erano andati lì per mangiare e stava per scusarsi al suo posto, quando Imohar gli fece cenno di tacere con un dito sulle labbra. «Lasci stare, suo fratello non deve scusarsi per questo... semmai dovrei farlo io per avervi fatti venire fin quassù senza preavviso.»

«Ma! mia regina, io-»

«Ho capito e non deve. Davvero! E non voglio più ripeterlo. Ci sono cose più importanti a cui pensare. Come abbattere il grande Glup presente in questa oasi. Quindi ascoltatemi tutti, e senza distrazioni questa volta... siamo intesi, Berthold?»

L'omone sembrava aver compreso, pertanto passò al motivo per il quale li aveva fatti chiamare. «Dunque, come vi dicevo poc'anzi, vi trovate tutti qui perché devo parlarvi del Glup presente nelle acque dell'oasi presso la quale intendiamo fermarci. In realtà l'ho deciso io per una ragione ben precisa... però non ve la svelerò subito, quindi mettetevi il cuore in pace. Lo avete visto anche voi il verme custode e concorderete con me sia il più grosso di sempre. Quindi le nostre lance, per quante ne scaglieremo, non basteranno a trafiggere la sua pelle dura come la pietra. Pertanto non potremo abbatterlo con il solito metodo, una lancia ben piazzata nel suo enorme buco del culo.»

Uno dei fratelli rimase a bocca aperta e Imohar, dopo averlo guardato negli occhi, riprese con tono più deciso. Voleva fargli comprendere quanto lei non scherzasse. «Sì! È proprio così, Arthur. La sua maestria con la lancia non servirà... ma non per questo dobbiamo arrenderci. Una possibilità c'è e... però vedo sui vostri volti la perplessità. D'accordo, allora. Ma prima lasciatemi spiegare cosa intendo fare e solo dopo, se non converrete che la mia sia l'unica alternativa, potrete tornare ai vostri velari e dimenticare tutto.»

Saga Eternity - Volume Secondo: Le due regine - © In revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora