24/12/2008
Ines
In silenzio, contemplo l'albero di Natale che fa spicco in salotto, pensierosa.
<<Buona Vigilia di Natale!!!>>. Una voce squillante alle mie spalle mi fa sussultare.
Mi giro e osservo Hal con indosso un rinomato cappellino natalizio.<<Auguri, Hal!>>, esclamo.
<<Dimmi, come sto?>>, mi chiede, posando, con una strana espressione da ebete in volto.
Ha un vestito elegante, in tinta con il cappello, che le fascia il corpo, evidenziandone le curve.<<Sembri una Diva! Il rosso è proprio il tuo colore >>, mi complimento con lei.
<<Tutti i colori sono i miei colori>>, dice, ironicamente. Alzo gli occhi al cielo e ridacchio. <<Sai, ho un appuntamento con David>>, un leggero rossore le colora le guance.
<<Che romanticoni>>, le sorrido.
Escono insieme il giorno della Vigilia? Cavolo, deve essere una cosa seria. D'altronde, sospettavo che ci fosse qualcosa tra quei due...David sembra un tipo apposto. Sono felice per Haleney. Sarà la volta buona che riuscirà ad avere una relazione sana e duratura?
All'improvviso, il suo cellulare comincia a squillare, e quando controlla da chi proviene la chiamata, le appare sul viso un sorriso a trentasei denti.<<È lui! Devo andare!>>, si precipita verso l'uscita <<Passa una buona serata, cara>>, dice, prima di chiudersi la porta alle spalle.
Che coppia bizzarra. Povero David, sopportare una come Hal non è da tutti.
Decido di affacciarmi sul balcone, con l'intento di prendere una boccata d'aria fresca.
Tuttavia, la puzza di tabacco mi fa storcere il naso.
Mi volto in direzione del fumo, che mi conduce alla figura di Bill. Quest'ultimo è appoggiato al muro, con la sua sigaretta tra le dita, e non sembra essersi accorto di me.Non appena mi salta all'occhio il ridicolo maglioncino verde che indossa, con l'immagine di un grosso pupazzo di neve, scoppio in un irrefrenabile risata, che mi piega in due. <<Ma che cavolo ti sei messo addosso?>>, mi scappa.
<<Buona Vigilia di Natale anche a te, Ines>>, dice lui, quasi infastidito.
<<Scusa ma sei buffo, mi fai ridere>>, dico, sorridendogli.
<<Comunque, che piani hai per oggi? Io e mia madre, ceneremo in un bel ristorantino>>.<<Io resto qui: mi fa male la testa. E poi, non mi è mai piaciuto festeggiare la Vigilia>>.
Ma come? Questo vuol dire che...
<<Ah, capisco. E gli altri?>>
<<In qualche locale a sballarsi>>.
...resterà da solo.
Una vampata di tristezza mi sovrasta.<<Cos'è quella faccia?>>, mi chiede, ridacchiando.
La Vigilia di Natale si festeggia in famiglia. O per lo meno con gli amici. Con qualcuno di importante.
Mi dispiace che lui lo passi in questo modo.Eppure lui non sembra affatto infelice. Anzi, ride, addirittura.
Il clacson dell'autista richiama la mia attenzione <<Oh, è arrivato il taxi>>.
Non vedo l'ora di vedere mia mamma, ma... allo stesso tempo non vorrei andarmene.
<<Ciao>>, lo saluto, fingendo un sorriso.<<Ciao, Ines. Salutami tua madre>>, dice, serenamente.
<<Senz'altro>>.
♪♪♪
Sono circa le 23, e io e mia madre abbiamo appena finito di cenare.
Tutto squisito, è stata di certo un'abbuffata indimenticabile.
Però, la mie mente è invasa da un solo e unico pensiero.
Mentre faccio scorrere delicatamente il polpastrello lungo il bordo del calice, non riesco a smettere di pensare a Bill.
Avrebbe potuto prendersi qualche medicinale. Inoltre, per quanto ad una persona non piaccia festeggiare, non può passare il giorno che precede il Natale da sola.Certo che i tre moschettieri avrebbero potuto restare con lui...
E sua famiglia? I suoi genitori non vengono a trovarlo?
Avrei voluto chiederglielo, ma non volevo sembrare troppo indiscreta.In realtà so molto poco sul suo conto, sulla sua vita privata.
Vorrei esserne più informata, che Bill mi parlasse un po'di più di sé.
<<Qualcuno sembra essere sovrappensiero >>, dice mia madre.
Alzo di scatto la testa dal bicchiere, per guardarla.
<<Ma che dici? Sto alla grande...>>.Mia madre alza un sopracciglio, scettica.
<<Impara ad essere più convincente>>.<<Ho detto che sto bene>>, insisto, rigidamente.
Mia madre alza le spalle e fa un respiro profondo.
<<Sono contenta che tu sia venuta...>>, commenta, a bassa voce.
<<Sebbene il tuo cuore sta soffrendo la mancanza di una persona in particolare>>.Bill.
<<Ines>>, mi richiama <<Va'da lui>>.
La osservo sorpresa, con gli occhi spalancati.
È incredibile, riesce sempre a leggermi l'anima, come se fossi un libro aperto.<<Mamma...>>.
<<Vai>>, le sue labbra si curvano in un sorriso sentito.
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𝙏𝙃𝙀 𝙈𝙐𝙎𝙄𝘾 𝙏𝙃𝘼𝙏 𝘾𝙊𝙉𝙉𝙀𝘾𝙏𝙎 𝙊𝙐𝙍 𝙃𝙀𝘼𝙍𝙏𝙎 [Bɪʟʟ Kᴀᴜʟɪᴛᴢ]
Fanfiction>, dice il cantante. >, commenta seccato ma divertito. Georg si accorge di me e cerca di distogliere lo sguardo, imbarazzato, mentre Tom emette una risatina borbottando: >. >, chiede stranito Bill. Gustav mi indica con l'indice. >. Bill volta legger...